{"id":33533,"date":"2016-03-26T10:00:06","date_gmt":"2016-03-26T10:00:06","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-03-31T13:42:50","modified_gmt":"2016-03-31T13:42:50","slug":"i-muri-da-abbattere-sono-tanti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-muri-da-abbattere-sono-tanti\/","title":{"rendered":"“I muri da abbattere sono tanti”"},"content":{"rendered":"
Prima o poi ogni muro cade.<\/strong> E' una delle tante scritte apparse sul muro di Berlino: parole profetiche impresse quando ancora il muro faceva paura. Una frase che colpisce per quel germoglio di speranza che contiene.<\/div>\n
Riflette su questi temi la mostra ospitata alla Scuola superiore per mediatori linguistici di Varese<\/strong> dal titolo "Der Weg zur deutschen Einheit<\/strong>", promossa dal Ministero degli Esteri Tedesco e dalla Fondazione Federale per la Rielaborazione critica della dittatura della SED, che si focalizza sui passi che hanno portato alla riunificazione tedesca e mostra gioia e dolore di questo lungo cammino. <\/div>\n
Il 3 ottobre 2015 la Germania ha festeggiato i 25 anni dalla Riunificazione.<\/strong> L'obiettivo della mostra è quello di celebrare questa ricorrenza, mostrando il percorso non sempre facile che il Paese ha affrontato, e sta tuttora percorrendo, per creare una nuova identità nazionale.<\/div>\n
"Oltre a illustrare le vicende storiche – si legge nella presentazione – in quanto mediatori linguistici e culturali vogliamo avvicinare il visitatore al concetto di "Vergangenheitsbewältigung", una rielaborazione critica del passato<\/strong>, tesa non alla rimozione bensì a una consapevole accettazione di quanto accaduto. Iniziative come la presente non hanno solo lo scopo di festeggiare la ricorrenza, ma anche di offrire l'occasione per riflettere sui problemi rimasti irrisolti nella nazione tedesca, poiché gli anni di divisione hanno lasciato segni che non si cancellano in poco tempo".<\/div>\n
La mostra è costituita da una serie di 23 pannelli che raffigurano le tappe più importanti<\/strong> dalla rivoluzione pacifica, che nel 1989 ha portato alla caduta del muro, illustrando anche le reazioni degli altri paesi europei, così come della Unione sovietica e degli USA.<\/div>\n
"In un periodo in cui assistiamo con molto sconcerto all'innalzamento di nuovi muri all'interno dell'Europa – spiega la coordinatrice del progetto Verena Bachmann<\/strong> – questa mostra, che ci fa vedere che un muro non si abbatte in un giorno solo, è più attuale che mai. Abbattere muri è stato anche il mio intento con la creazione di un gruppo di lavoro formato da 12 studenti<\/strong> del primo, secondo e terzo anno del corso di tedesco. Il coinvolgimento attivo nell'organizzazione della mostra ha permesso agli studenti di esplorare ciò che è al di là dei muri che li circondano. Hanno avuto modo di contattare il mondo vero, di scrivere testi non per i propri docenti, ma per destinatari concreti: giornali, siti web, scuole, insegnanti e compagni di studio. Hanno sperimentato una nuova libertà, si sono spinti al di là dei propri muri, ne hanno incontrati altri e abbatterli o superarli non sempre è stato facile o possibile. Ma hanno capito anche che la soddisfazione di avercela fatta è tanto più intensa quanto più grande è l'ostacolo superato".<\/p>\n
Der Weg zur deutschen Einheit <\/strong><\/div>\n<\/div>\n
fino all'8 aprile<\/div>\n
sede della SSML in Via Cavour 30<\/div>\n
dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 17.00, ingresso gratuito.<\/div>\n