{"id":33535,"date":"2016-03-26T10:20:15","date_gmt":"2016-03-26T10:20:15","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-04-07T13:02:55","modified_gmt":"2016-04-07T13:02:55","slug":"ungheresi-e-polacchi-in-mostra-a-voltorre","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/ungheresi-e-polacchi-in-mostra-a-voltorre\/","title":{"rendered":"Ungheresi e polacchi in mostra a Voltorre"},"content":{"rendered":"
Il ponte culturale tra Varese e l'Est dell'Europa, avviato qualche anno fa, prosegue anche in questo 2016, anno dell'amicizia tra Ungheria e Polonia<\/strong>, nonché l'anniversario della rivoluzione ungherese del 1956. Le parole del grande rivoluzionario polacco Stanisaw Worcell riassumono in modo eccellente le ragioni della decisione: "L'Ungheria e la Polonia sono due querce antiche, con due tronchi distinti, ma le loro radici si distendono ampiamente e s'intrecciano sotto la superficie, collegandosi invisibilmente. Per questo l'esistenza e vigore di uno è la condizione della vita dell'altro".<\/div>\n
La mostra «Da mimesis all'astrazione. Od mimesis do abstrakcji. A mimézist\u0151l az absztrakcióig<\/strong>», titolo declinato nelle tre lingue dei paesi coinvolti, accoglie infatti, a cura di Maddalena Stanek, pitture e sculture di artisti contemporanei <\/strong>dall'Ungheria e dalla Regione Pomerania Occidentale della Polonia, invitati dalla provincia di Varese con la collaborazione dei rispettivi consolati e commissari Expo.<\/div>\n
«In mostra ci sono le opere di 12 eccellenti artisti – spiega Alberto Tognola<\/strong>, assessore alla cultura della Provincia – In loro parlano anime e le anime non hanno nazionalità. Poiché nell'arte vera il personale confluisce nell'universale, il concreto nel generale, l'ungherese, il polacco e l'italiano nell'europeo».<\/div>\n
L'esposizione "Da mimesis all'astrazione" diventa dunque occasione preziosa per apprezzare la possibilità di dialogo, di scambio e di arricchimento tra artisti<\/strong> di diverse nazioni.<\/div>\n
Un grande poeta ungherese, traduttore di Dante in magiaro, scrisse così nella sua storia della letteratura europea: "molti tipi di alberi formano la foresta, ma un unico vento li attraversa"<\/strong>. Un vento che noi possiamo interpretare come lo spirito, lo spirito europeo che oggi aleggia tra le colonne di un chiostro millenario, divenuto ponte culturale tra Varese e l'Est dell'Europa. <\/div>\n
Espongono:<\/strong> DorotaTo\u0142\u0142oczko-Femerling, El\u017cbieta Wasy\u0142yk, Leszek Zebrowsk (nella foto «Gemelli azzuri»), Jaros\u0142aw Eysymont, Leonia Chmielnik, , Ma\u0142gorzata Kopczyska, Przemys\u0142aw Cerebie\u017c-Tarabicki, Stanis\u0142aw Bi\u017cek, Sylwia Godowska, Wojciech Zieli\u0144ski, Wanda Szyksznian e István Orosz.<\/p>\n
DA MIMESIS ALL'ASTRAZIONE<\/strong> Artisti contemporanei dall'Ungheria e dalla Regione Pomerania Occidentale della Polonia<\/em> dal 18 marzo al 17 aprile 2016 Chiostro di Voltorre – Gavirate da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18<\/div>\n