{"id":33614,"date":"2016-05-02T04:50:05","date_gmt":"2016-05-02T04:50:05","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-05-05T13:45:20","modified_gmt":"2016-05-05T13:45:20","slug":"varese-si-veste-di-design-e-vince","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/varese-si-veste-di-design-e-vince\/","title":{"rendered":"Varese si veste di design. E vince"},"content":{"rendered":"
Sono tutti ingredienti della settimana del Design<\/strong>, che si è chiusa con grande successo in una Varese resa diversa dall'iniziativa di Nicoletta Romano e Silvia Giacometti, che grazie al supporto di tanti spazi, negozi, locali e atelier, hanno trovato il modo di legare a doppia mandata un'artistica e sofisticata virtù varesina con una sua più quotidiana e risaputa vocazione del territorio, quella al commercio e alla piccola impresa. <\/p>\n Connubio impresso magnificamente in quel corpo che giace vestito solo di scontrini fiscali, ricevute e fatture. Ed ecco allora che nella storica pescheria del centro, in mezzo a branzini e crostacei, spicca un misterioso e agile marcingegno. In libreria un assortimento di volumi riposa sulla superficie impalpabile di un grande tavolo trasparente. E mentre due noti parrucchieri provvedono a tagli e messe in piega, nel loro negozio spuntano lampade molleggiate e tavolette luminose. <\/p>\n Buona la prima, insomma, per un'idea nata come una sfida<\/strong> e subito abbracciata e stretta al cuore da una città che ama le cose belle, purché siano vive, pulsanti, accessibili agli occhi e alle emozioni. E purché ci sia il tempo di farsi il vuoto intorno, anche in un affollato sabato pomeriggio, anche in pieno centro, anche nel caos dei clacson e del chiacchiericcio, anche solo per un secondo. Stare lì e dire al Mondo intero: zitti. Sto sognando. <\/div>\n