{"id":33618,"date":"2016-05-06T08:42:45","date_gmt":"2016-05-06T08:42:45","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-05-12T14:47:26","modified_gmt":"2016-05-12T14:47:26","slug":"peiretti-pittore-della-musica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/peiretti-pittore-della-musica\/","title":{"rendered":"Peiretti, pittore della musica"},"content":{"rendered":"
Davide Peiretti rientra a pieno titolo in questa augusta schiera di fortunati creativi. Nasce infatti in una famiglia di liutai, intesi questi nel senso più tecnico della parola, cioè di fabbricatori di strumenti ad arco e in parallelo di strumenti a tastiera per i quali la tavola armonica presenta problematiche analoghe a quelle della tavola del violino. Poi se ne va a Parigi e torna convertito alla pittura, e dipinge nel periodo nel quale le sperimentazioni astratte diventano in Italia un banco di prova reale per la creatività. Ma mentre il dibattito in generale dell'astrazione si articolerà fra sperimentazioni geometriche e ricerche di materia, sarà proprio la mente musicale ad offrigli una strada di ricerca autonoma e particolare. <\/p>\n
La musica, per definizione, non può essere statica; richiede, per esistere, il senso profondo del tempo e perciò del dinamismo e del movimento. Ed è in questa direzione, che non è solo di equilibri ma invero di pulsioni, che andrà a ricercare una sua personale cifra. La sua pittura fugge e corre, si articola, si torciglia; non riesce ad evitare il fascino del movimento che del percorso sonoro è la base necessaria. Dell' onda sonora prende addirittura l' immagine sinusoidale che viene usata per raffigurala nei trattati di fisica. E intanto continua a restaurare e a produrre strumenti, i quali ulteriormente lo stimolano alla linea curva, alla sovrapposizione delle campiture, ai ritmi che sfuggono e corrono. <\/p>\n
Ciò che nel suo percorso è di particolare e curioso interesse è proprio questa commistione fra musica e strumenti, fra forme mentali e forma fisica, che gli servono da introduzione ad un cosmo estetico dove delicatezza e vigore entrano in perfetto contrappunto. Ciò che lo rende unico è, oltre la sensibilità, l'esperienza di vita vissuta, di lavoro realizzato, di poesia percepita. La leggerezza è infatti eleganza. E l'eleganza garbata è motto dell'anima.<\/p>\n
Il tributo al pittore durerà fino al 22 maggio<\/strong> e la mostra sarà aperta dalle ore 14 alle 18 dei giorni venerdì, domenica e festivi, mentre al sabato l'orario proseguirà fino alle ore 22. Sabato 21 maggio alle ore 19, "Violoncello", prima suite per violoncello solo; Johann Sebastian Bach e improvvisazioni da immagini Davide Peiretti. Al violoncello, Christophe Daverio. <\/p>\n
Durante la mostra sono in programma momenti musicali:<\/strong> sabato 14 maggio alle ore 19 ci sarà infatti un altro tributo con "Variazione a Vienna", temi e variazioni di Mozart e Schubert con Aline Jaussi al fortepiano.
Fortepiano Bizzi Clavicembali S.A.S.<\/div>\n