{"id":33741,"date":"2016-07-04T08:26:56","date_gmt":"2016-07-04T08:26:56","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-07-08T03:35:13","modified_gmt":"2016-07-08T03:35:13","slug":"restituzioni-arte-che-torna-a-vivere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/restituzioni-arte-che-torna-a-vivere\/","title":{"rendered":"“Restituzioni”, arte che torna a vivere"},"content":{"rendered":"
Un viaggio nella storia dell'arte lungo più di tremila anni<\/strong>. Difficile scrivere le proprie emozioni, quando si ha la possibilità di ammirare insieme dipinti di Caravaggio, Rubens e Perugino, oltre a manufatti artistici di importanti maestri che ripercorrono la storia dell'arte in oltre trenta secoli.<\/p>\n
In questa sinfonia di sentimenti non mancano note di speranza e gratitudine verso un progetto che tutela e restaura il patrimono del nostro Paese<\/strong>.<\/p>\n
Al programma "Restituzioni<\/strong>", che va avanti dal 1989, hanno beneficiato oltre 200 siti archeologici, chiese e musei, con oltre un centinaio di laboratori qualificati interessati e altrettanti studiosi coinvolti nella redazione dei cataloghi. <\/p>\n
I numeri sono stati resi noti da Intesa Sanpaolo<\/strong> in occasione della XVII edizione intitolata "La bellezza ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto e altri 140 capolavori restaurati" a cura di Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti, in programma alle Gallerie d'Italia di Milano, fino al prossimo 17 luglio.<\/div>\n
"Si tratta delle opere restaurate nel biennio appena trascorso – spiega Giovanni Bazoli<\/strong>, presidente del Consiglio di sorveglianza del Gruppo – che porta a oltre mille il totale delle opere da noi restituite al territorio di appartenenza e alla pubblica fruizione". <\/div>\n
All'interno di "Restituzioni" si trovano quadri e mosaici appartenenti a musei pubblici, privati o ecclesiastici, a siti archeologici e chiese di tutta Italia<\/strong> individuate insieme a consulenti scientifici sulla base di proposte presentate dagli enti ministeriali competenti in materia di tutela. <\/p>\n
"La scelta delle opere segue un unico criterio – spiegano alle Gallerie – ascoltare le esigenze dei territori per valorizzarne l'identità attraverso interventi<\/strong> che privilegino l'effettiva necessità e urgenza del restauro. L'obiettivo è sempre quello di recuperare oggetti dimenticati<\/strong> o senza possibilità di recupero rappresentativi della varietà del patrimonio storico-artistico italiano, sia in termini cronologici sia in termini di materiali e tecniche: pittura su tavola e tela, affreschi, mosaici, scultura in marmo o pietra, in bronzo, manufatti tessili, oreficeria, etc. Non deve trattarsi solo di capolavori, ma anche di opere che sono vicine a noi e contribuiscono a costruire il vissuto del territorio".<\/p>\n<\/div>\n
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La XVII edizione ha numeri da record<\/strong>: ha sostenuto il restauro di 54 nuclei di opere d'arte, per un totale di 145 singoli manufatti, provenienti da Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto, nonché dalla Repubblica Slovacca. Sono stati coinvolti 36 enti ministeriali preposti alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio nazionale e 46 proprietà. I restauratori impegnati sono stati 60 e altrettanti gli studiosi che hanno contribuito alle schede del catalogo.<\/div>\n
Tra le tante opere<\/strong>, si potranno ammirare reperti archeologici come il cosiddetto Cavaliere Marafioti, grande statua in terracotta del V secolo a.C. rinvenuta in pezzi a inizio Novecento nella Locride, appartenente al Museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, o il grande mosaico pavimentale<\/strong> del I secolo a.C. proveniente da una domus di Ravenna. E ancora capolavori del Medioevo, come la famosa Croce di Chiaravalle <\/strong>del Museo del Duomo di Milano. A livello pittorico, saranno presentate al pubblico opere rinascimentali <\/strong>di autori quali Francesco del Cossa, Vittore Crivelli e un'eccezionale Adorazione del Bambino di Lorenzo Lotto nonché la Crocifissione tra la Vergine e san Girolamo, grande pala d'altare del Perugino<\/strong>. Dei secoli successivi vanno citati Il Cristo risorto<\/em>, uno dei capolavori di Rubens, il Ritratto di Cavaliere di Malta<\/em> di Caravaggio, le opere di Luca Giordano, Sebastiano Ricci e Francesco Valaperta, per arrivare al primo Novecento, rappresentato da un dipinto del futurista e poi metafisico Carlo Carrà.<\/p>\n
La bellezza ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto e altri 140 capolavori restaurati<\/strong> Fino al 17 luglio 2016 Milano, Gallerie d'Italia, Piazza della Scala 6<\/div>\n