{"id":33755,"date":"2016-07-11T05:39:26","date_gmt":"2016-07-11T05:39:26","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-07-14T15:08:02","modified_gmt":"2016-07-14T15:08:02","slug":"rinasce-l-ex-chiesa-sar-un-auditorium","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/rinasce-l-ex-chiesa-sar-un-auditorium\/","title":{"rendered":"Rinasce l’ex chiesa, sar\u00e0 un auditorium"},"content":{"rendered":"
La vecchia parrocchiale di Cairate, dedicata ai santi Ambrogio e Martino, è salva e diventerà entro fine anno un auditorium<\/strong> e sala convegni. <\/div>\n
Abbandonata negli anni Cinquanta<\/strong>, nel 2010 è stata acquisita dalla Provincia di Varese, che nel 2013 ha partecipato ad un bando di Fondazione Cariplo riuscendo ad ottenere un milione e mezzo di euro per dare il via all'operazione di messa in sicurezza e valorizzazione dell'edificio che si trovava in condizioni davvero compromesse.<\/p>\n
"Un restauro complesso – ha illustrato l'architetto Matteo Scaltritti<\/strong> che cura la direzione artistica dell'intervento – L'edificio era in condizioni davvero compromesse, sia dal punto di vista strutturale che sotto l'aspetto della conservazione delle decorazioni interne, e abbiamo dovuto affrontare le molte questioni legate al cambio di destinazione<\/strong>, dalla collocazione degli impianti elettrici ed antincendio all'illuminazione, fino alla necessaria sostituzione dei serramenti. Tutti interventi da integrare nell'edificio storico rispettandone l'estetica, le caratteristiche e dove possibile anche con l'uso dei materiali, il più possibile vicini a quelli originali".<\/div>\n
"Dopo il consolidamento strutturale che ha riguardato tutta la chiesa e la torre campanaria, e che ha visto in opera anche soluzioni tecnologiche innovative curate dal professor Lorenzo Jurina del Politecnico di Milano<\/strong>, si è scelto di fare un restauro conservativo, per salvare quanto ha resistito all'azione del tempo e dell'abbandono ma senza ricostruire quanto è andato distrutto. Non sarà un restauro facile da leggere e interpretare – ha concluso l'architetto Scaltritti – perché la storia di questo edificio è stata lunga e travagliata e ha lasciato molti segni".<\/div>\n