{"id":33759,"date":"2016-07-11T08:16:57","date_gmt":"2016-07-11T08:16:57","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-07-14T14:50:38","modified_gmt":"2016-07-14T14:50:38","slug":"bickler-tra-corpi-famelici-e-voglia-di-bere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/bickler-tra-corpi-famelici-e-voglia-di-bere\/","title":{"rendered":"Bickler, tra corpi famelici e voglia di bere"},"content":{"rendered":"
Alla carrellata di personaggi felliniani<\/strong>, corpi sfatti, figure che sembrano uscite da un antico cabaret e facce degne della migliore vignetta evocativa, si alternano quadri deserti, campi spaziosi, cancelli desolati affacciati sul mare, case minuscole, geometrie apparentemente rassicuranti, ma in gravide di sesolazine. <\/p>\n Forse perché troppo semplici per poter accogliere quella stravagante e frastagliata umanità. E quindi ansiose di sfogare i piaceri più semplici. Quelli che portano Bickler e tutti noi ad amare la vita. Il calore degli affetti, il tintinnio di un calice, le risate in compagnia.<\/p><\/div>\n