{"id":33835,"date":"2016-08-29T10:00:48","date_gmt":"2016-08-29T10:00:48","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-09-01T10:43:55","modified_gmt":"2016-09-01T10:43:55","slug":"daniele-compagnone-vince-il-gran-premio-dell-arte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/daniele-compagnone-vince-il-gran-premio-dell-arte\/","title":{"rendered":"Daniele Compagnone vince il Gran Premio dell’Arte"},"content":{"rendered":"
Un premio che valorizza talenti emergenti e dal consolidato percorso artistico. Per il secondo anno consecutivo, la PassepARTout Unconventional Gallery<\/strong> ha organizzato il Gran Premio dell'arte<\/strong>, al fine di promuove l'arte contemporanea. Riunite nelle prestigiose sale dell'Atahotel Business & Resort Varese<\/strong>, le opere di oltre cento artisti candidati, provenienti da tutta Europa.<\/div>\n
"Tra gli artisti in mostra – commenta Elena Ferrari<\/strong>, direttore artistico della galleria PassepARTout – ho il piacere di aver tenuto a battesimo Umberto Zive<\/strong>, un ragazzo di 14 anni, che è riuscito a portare la street art indoor<\/em>, quindi a realizzare delle opere, che usualmente vengono viste su edifici e quindi non fruibili dagli estimatori, su tela e quindi chiunque può portare in casa queste opere e goderne appieno".<\/p>\n<\/div>\n
Come ogni premio che si rispetti, anche per il Gran Premio dell'Arte sono stati selezionati 3 vincitori<\/strong>.<\/div>\n
"Per la tecnica dal tratto deciso e ben delineato e l'uso del colore capace di rendere vibranti le atmosfere e le luci celate in immaginari racconti dagli accessi impenetrabili", vince il terzo posto Bruno Greco<\/strong>, con l'opera "Ritmo vibrato". A lui la possibilità di realizzare una mostra della durata di un mese presso la prestigiosa sedeAta Hotel Expo Fiera di Milano, dove potrà esporre 15 opere. <\/div>\n
Il secondo classificato<\/strong> si aggiudica una mostra della durata di un mese dove potrà esporre 15 opere e la permanenza espositiva di un anno con due opere agli eventi organizzati da PassepARTout presso le sedi Atahotel Expo Fiera Milano e Atahotel Business & Resort Varese. "Per lo stile coloristico che evidenzia il senso di straniamento, dando immagine immediata della propria abilità di sintesi e ritmo compositivo dalle evocazioni crepuscolari", vince il secondo posto con l'opera "Les flueurs du mal" Concetta Masciullo<\/strong>.<\/div>\n
Ad aggiudicarsi il podio del Gran Premio dell'Arte 2016 l'artista milanese Daniele Compagnone<\/strong>, con "Sotto pelle", "per l'interessante ricerca sui temi della percezione di una realtà venata di contrasti che è al centro della nostra contemporaneità. Per l'equilibrio tra citazioni storiche e punti di forza ricchi di implicazioni metaforiche e concettuali cucite magistralmente tra loro". Ricco il premio vinto: una mostra personale dove potrà esporre fino a 40 opere, la permanenza espositiva di un anno con due opere agli eventi organizzati da PassepARTout presso le sedi Atahotel Expo Fiera Milano e Atahotel Business & Resort Varese e la partecipazione gratuita con due opere a Vernice Art Fair Forlì 2017 Mostra mercato dell'arte moderna e contemporanea.<\/div>\n
L'artista<\/strong>. Daniele Compagnone nasce a Milano l'11 luglio 1989. Data la sua forte passione per il disegno e l'arte in generale frequenta un istituto d'arte, che lo porterà presto a sviluppare e ad alimentare la sua forza creativa. Dopo essere passato per la pittura, la fotografia e la scultura nella lavorazione della vetroresina, l'artista trova la sua strada in un mix di tecniche che comprende in un modo o nell'altro sia il lavoro digitale che quello manuale. I suoi lavori digitali partono da fotografie e immagini, scattate, pescate, poi frammentate, sezionate e riassemblate in una sorta di collage digitale, che vuole ricreare l'errore di lettura di un file, la distorsione di un'immagine, il danneggiarsi di una composizione. Ed è proprio sull'errore che ruota il lavoro dell'artista, che modificando e stravolgendo la realtà, da vita a un'immagine compromessa, una distorsione visiva. Al di là dell'aspetto tecnico, il contenuto espressivo delle opere non tende mai alla ricerca della bellezza e del buon gusto, ma piuttosto ricerca "il disturbo", e si abissa in una spirale cupa e fredda che cela sempre un animo tetro e inquieto, perverso e malato, un lavoro spinto dalla curiosità di suscitare una sensazione di disturbo appunto, quel tormento a cui l'artista, in una relazione d'amore e odio, sente di appartenere. Tutto sommato un lavoro "Romantico", poichè il disturbo ricercato è il semplice tentativo di esternare le paure, le angosce, le pulsioni animali celate dietro la maschera dell'artista. <\/div>\n