{"id":33947,"date":"2016-10-09T14:37:52","date_gmt":"2016-10-09T14:37:52","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-10-13T14:19:27","modified_gmt":"2016-10-13T14:19:27","slug":"4-donne-4-artiste-una-corte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/4-donne-4-artiste-una-corte\/","title":{"rendered":"4 Donne, 4 Artiste, una Corte"},"content":{"rendered":"
Quattro donne, quattro artiste<\/strong>, quattro provenienze, quattro mostre, quattro visioni. Un solo contesto. La Corte dei Brut <\/strong>di Gavirate, sempre più cercata da pittori e scultori che alle gallerie e ai centri espositivi preferiscono contesti vivi, scenografie dotati di vita propria, luoghi che respirano, amano, diffondono calore. <\/div>\n
Come l'antica cascina di Groppello, che in questi giorni ospita le sculture di Isabel, le installazioni di Angela, i dipinti di Yve e Shelley Bogaard<\/strong>. Quest'ultima, sudafricana, opra per le diverse declinazioni di rosso, colore che imprime nelle tele, nei capelli, nella passione delle danzatrici. <\/div>\n
I dipinti della belga Yve Policet<\/strong> sono invece ispirati agli anni trascorsi negli Stati Uniti: una dichiarazione d'amore alla Natura e dal mare, specchio amniotico dove i corpi fluttuano nella leggerezza dell'essere. <\/div>\n
Colpisce, poi, la sbalorditiva installazione floreale della neozelandese Angela Jane<\/strong>, un tripudio di colori e di dolcezza, in bilico tra immortalità della Natura e caducità umana. <\/div>\n
Infine le sculture della spagnola Isabel Canaves Bertos<\/strong>, opere di maestria geometrica, che sfida le simmetrie per farsi beffa dell'Infinito.<\/div>\n
Il consiglio è di non perdere queste quattro mostre<\/strong> in una sola cornice. Suggestioni audaci, che osservano, conturbano… e indicano la via. O meglio, quattro vie verso la femminilità. <\/div>\n