{"id":33974,"date":"2016-10-25T08:50:48","date_gmt":"2016-10-25T08:50:48","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-10-27T14:17:07","modified_gmt":"2016-10-27T14:17:07","slug":"c-la-mano-di-leonardo-nel-monumento-a-charles-d-amboise","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/c-la-mano-di-leonardo-nel-monumento-a-charles-d-amboise\/","title":{"rendered":"C\u2019\u00e8 la mano di Leonardo nel monumento a Charles d\u2019Amboise?"},"content":{"rendered":"
Anche lui concorda sul fatto che il viso del cavaliere sia molto simile a quello di Charles d'Amboise, visto il confronto con altri ritratti miniati del governatore di Milano. La sua postura farebbe, al contrario, sorgere qualche dubbio. Il cavallo sembra spaventato, quasi a volersi liberare del cavaliere, sgroppa, si impenna alla rovescia, mentre il cavaliere ha una espressione serena, con gli occhi chiusi, non coerente con quanto gli sta accadendo.<\/p>\n
Cardini ipotizza, allora, che possa trattarsi piuttosto di un monumento funebre, inteso cristianamente: il cavallo nero che porta agli inferi, in un terreno in declivio e scivoloso, confermato dalla mano del cavaliere che non tiene le briglie in un momento tanto delicato ma è posta sul cuore in segno di commiato. Cardini in più ha intravisto sulla coscia del cavaliere la cosiddetta "conchiglia di Santiago", simbolo dell'ultimo viaggio terreno. La Mostra, comunque, è un evento interessante e curioso da non perdere. Il fascino di Leonardo da Vinci e del suo genio, che sia o meno lui l'autore della scultura, agisce sempre come formidabile catalizzatore di attenzione nei confronti del pubblico.<\/p>\n LEONARDO SCULTORE – HORSE AND RIDER<\/strong> Leonardo torna a far parlare di sé. E lo fa attraverso una piccola opera in bronzo, intitolata "Horse and Rider", che un esperto di studi leonardeschi, Carlo Pedretti, ha attribuito al genio Vinciano fin dal 1985 e che il prof. Ernesto Solari, che ne cura la mostra, convalida, portando ulteriori prove. Ma di cosa stiamo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":33975,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,17],"tags":[],"yoast_head":"\n
Quindi, un'opera forse realizzata per la morte di Charles d'Amboise e non come monumento in suo onore da esporre nella sua villa da vivo.
La verità, come dice ancora Cardini, sull'attribuzione di quest'opera non verremo mai a saperla con certezza. <\/strong>E' noto lo scetticismo dello storico medievista che tra l'altro ha voluto definire, con la solita graffiante ironia fiorentina, la storia di ogni tempo, anche quella più vicina a noi, come una sorta di formaggio "gruviera" pieno di buchi, che, per vari motivi, più o meno intenzionali, spesso prevalgono sui pieni.<\/p>\n
Institut Francais, Palazzo delle Stelline, corso Magenta 63, Milano
25 novembre – 23 dicembre 2016
Orari di apertura: martedì-domenica, 10-19<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"