{"id":34044,"date":"2016-11-24T04:53:26","date_gmt":"2016-11-24T04:53:26","guid":{"rendered":""},"modified":"2016-12-14T09:40:08","modified_gmt":"2016-12-14T09:40:08","slug":"guido-reni-ad-albizzate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/guido-reni-ad-albizzate\/","title":{"rendered":"Guido Reni ad Albizzate"},"content":{"rendered":"
Guido Reni<\/strong> si forma a Bologna nella bottega del pittore fiammingo Denijs Calvaert insieme al giovane Domenichino e aderisce all'Accademia degli Incamminati, detta poi dei Desiderosi, la scuola di pittura, scultura e incisione fondata dai Carracci nel 1582.<\/p>\n In tutto il primo ventennio del Seicento l'artista si divide tra la sua Bologna e l'Urbe, sempre più richiesto da nobili, papi e cardinali, con due brevi tappe anche a Napoli nel 1614 e nel 1622.<\/p><\/div>\n Partendo dallo studio della realtà, dalla natura e dallo stile dei grandi maestri del primo Cinquecento, Reni inizia a dar vita ad interpretazioni autonome: la sua ricerca costante del bello ideale<\/strong>, ricavato dal classicismo raffaellesco e mediata dallo stile dei Carracci, sfiora appena il naturalismo di Caravaggio per poi allontanarsene, spinto dalla necessità di ingentilire ed aggraziare.<\/p>\n