{"id":34193,"date":"2017-02-12T04:37:54","date_gmt":"2017-02-12T04:37:54","guid":{"rendered":""},"modified":"2017-12-18T12:15:24","modified_gmt":"2017-12-18T11:15:24","slug":"dentro-il-restauro-della-basilica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/dentro-il-restauro-della-basilica\/","title":{"rendered":"Dentro il restauro della Basilica"},"content":{"rendered":"
Dopo mesi di intensi lavori, iniziati a settembre 2016, l’avanzamento del cantiere del restauro della Basilica di Gallarate comincia a donare alla vista dei fedeli e dei cittadini gallaratesi la rinnovata veste artistica e le vive cromie<\/strong> della porzione in corrispondenza all’ingresso dell’edificio religioso, finiture e opere che il tempo aveva contribuito ad offuscare. Se n’\u00e8 accorto chi \u00e8 passato in Basilica negli ultimi giorni e ha potuto apprezzare la porzione in corrispondenza all’ingresso dell’edificio religioso, con la volta tornata luminosa, con i colori dell’oro e del blu.<\/div>\n
Il restauro rappresenta un evento eccezionale per la sua portata storica <\/strong>e per la qualit\u00e0 e l’innovazione che ne caratterizzano ogni singolo aspetto tecnico e scientifico. Oltre al restauro di decorazioni, stucchi, affreschi, dorature, materiali lapidei per un totale di 8.500 mq di superfici complessive e 1.000 mq di pavimentazioni, il progetto include la riqualificazione dell’impianto di riscaldamento, la nuova illuminazione a LED e gli impianti audio della Basilica.<\/div>\n
Queste attivit\u00e0, che si protrarranno fino alla primavera del 2018, <\/strong>hanno trasformato l’edificio ecclesiastico in uno dei pi\u00f9 grandi cantieri della provincia con quattro aree di lavoro interessate ed un monte ore di lavoro previsto in circa 30.000 ore (ad oggi per il primo lotto ne sono state lavorate circa 6.000).<\/div>\n
Il progetto, fortemente voluto dal prevosto Mons. Ivano Valagussa, curato da Paolo Gasparoli e da Fabiana Pianezze, con l’ausilio della Direzione Lavori (Angela Baila e Lorenzo Mazza) e dei responsabili della sicurezza (Davide Parolo e Sonia Frulla), si propone all’intera cittadinanza come unica ed irripetibile occasione di crescita, di partecipazione e di coinvolgimento. <\/div>\n
Il lavoro di ripulitura e di restauro mirato hanno consentito, infatti, di recuperare l’impatto scenografico<\/strong> delle colonne che ha acquisito le dominanti rosacee del materiale originale abbandonando la veste grigia<\/strong> risalente a precedenti interventi.<\/div>\n
“Colori e luminosit\u00e0 che ci rallegrano e ci ricordano l’esistenza di un patrimonio per cui dobbiamo ringraziare i gallaratesi che un secolo e mezzo fa scelsero il meglio per la basilica” spiega monsignor Ivano Valagussa “un intervento che \u00e8 stato reso possibile grazie ad un lascito e ora siamo chiamati anche a sostenere questo impegno importante”.<\/div>\n
\nDipinti, stucchi, dorature <\/strong>sono stati oggetto di puntuali interventi di pulitura, riaggregazione, integrazione pittorica. In particolare la pulitura, che \u00e8 una delle operazioni pi\u00f9 delicate, ha previsto una estesa campagna di prove per mettere a punto le metod<\/strong>ologie pi\u00f9 adatte<\/strong>. E’ stata eseguita con differenti tecniche in relazione alle caratteristiche delle superfici. \nInfatti, dopo una iniziale aspirazione delle polveri, la pulitura \u00e8 stata eseguita con impacchi di polpa di carta per estrazione sali solubili, carta giapponese e acqua distillata, gomme wishab o mollica di pane (senza lievito e sale) in relazione al diversificato stato di conservazione dei supporti.<\/div>\n
Un discorso a parte hanno richiesto gli stucchi con dorature, in diverse parti degradate o in fase di distacco. Si \u00e8 provveduto alla integrazione delle parti perdute <\/strong>con nuovi elementi realizzati a calco con gomme siliconiche. Le ripresa delle dorature \u00e8 stata fatta in parte con integrazione pittorica in parte con similoro in foglia su missione.<\/div>\n
“Uno degli aspetti pi\u00f9 complessi negli interventi per lotti e su grandi superfici – spiega Marco Gasparoli<\/strong>, direttore di cantiere della Gasparoli srl – \u00e8 garantire creare una omogeneit\u00e0 d’intervento, con la necessit\u00e0 di armonizzare le capacit\u00e0 e il modo di operare dei singoli restauratori. \u00c8 la difficolt\u00e0 di operare per lotti, una modalit\u00e0 che \u00e8 per\u00f2 necessaria per garantire l’uso dell’edificio”.<\/div>\n
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Oltre ai primi esiti del restauro visibili camminando all’interno della Basilica, sono evidenti anche i risultati di coinvolgimento e di partecipazione al progetto<\/strong> da parte dell’intera comunit\u00e0 cittadina. Seguendo lo slogan coniato per l’iniziativa del restauro (“La Basilica \u00e8 parte di te”) sono state avviate una serie di <\/strong>attivit\u00e0 <\/strong>che coinvolgono il tessuto umano del territorio gallaratese. Un’apposita commissione parrocchiale ha strutturato ed incentivato la partecipazione attiva di studenti, associazioni e cittadini<\/strong> in un vero e proprio cantiere didattico che ha contagiato e stimolato la creativit\u00e0 e la progettualit\u00e0 di tante persone. Per quanto riguarda le scuole si \u00e8 registrata la partecipazione attiva di diversi istituti scolastici cittadini: il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, l’istituto Falcone, l’Isis Andrea Ponti e l’istituto Gadda Rosselli, che hanno avviato alcune attivit\u00e0 di studio e di approfondimento su temi conformi alle linee didattiche e coerenti con il progetto di restauro della Basilica.<\/p>\n
Tra le iniziative gi\u00e0 svolte in questi ultimi mesi occorre evidenziare quella del settore Scuola Educazione Fai, realizzata a inizio dicembre, che sotto la guida degli studenti del Gadda Rosselli ha visto coinvolti 600 studenti delle scuole primarie cittadine nella visita della Basilica. Un’altra attivit\u00e0 degna di menzione \u00e8 la collaborazione degli studenti dell’indirizzo grafico e fotografico dell’istituto Falcone per la realizzazione del materiale di comunicazione destinato a veicolare i lavori di restauro.<\/p>\n<\/div>\n
All’inizio del mese di marzo, inoltre, verr\u00e0 inaugurato il nuovo spazio museale <\/strong>ospitato nei locali ristrutturati di via Postcastello. Un luogo che verr\u00e0 messo a disposizione della cittadinanza per esporre e condividere l’intero progetto del restauro della Basilica. Sar\u00e0 occasione di confronto, di approfondimento non solo degli aspetti storici e culturali legati all’edificio ma anche delle tecniche innovative impiegate quotidianamente dall’azienda Gasparoli s.r.l. (direttore di cantiere dott. Marco Gasparoli). Lo spazio museale di via Postcastello sar\u00e0 poi la sede da cui partiranno le visite organizzate finalizzate a far vivere il restauro al maggior numero possibile di cittadini gallaratesi.<\/div>\n
L\u2019intervento pi\u00f9 complesso e conclusivo di tutto il restauro sar\u00f2 la riqualificazione della nuova area presbiteriale<\/strong> attraverso la progettazione di un nuovo altare, con relativa sede del celebrante e ambone. Ad oggi, infatti, l\u2019altare ha ancora forme provvisorie, assunte a seguito di una certa linea liturgica promossa a seguito del Concilio Vaticano II. Per la progettazione e la realizzazione di queste nuove strutture saranno chiamarti artisti di fama che, in dialogo con una Commissione appositamente costituita, ripenseranno ad una nuova ridefinizione dell\u2019area presbiteriale. Sperando -se proprio si deve spendere milioni per “rinnovare” perch\u00e8 non si vuole utilizzare l’altare esistente- che si giunga ad una soluzione pi\u00f9 sobria possibile<\/strong>, senza intaccare troppo il gi\u00e0 sublime e perfetto presbiterio originale, senza ammiccare a quelle mode contemporanee che allontano da Dio.<\/div>\n