{"id":34244,"date":"2017-03-08T09:27:35","date_gmt":"2017-03-08T09:27:35","guid":{"rendered":""},"modified":"2017-12-18T10:33:19","modified_gmt":"2017-12-18T09:33:19","slug":"sacro-monte-e-baroffio-giallo-museale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/sacro-monte-e-baroffio-giallo-museale\/","title":{"rendered":"Sacro Monte e Baroffio, giallo museale"},"content":{"rendered":"
La Parrocchia ringrazia Laura Marazzi e prende atto, a malincuore, delle sue improvvise dimissioni, precisando di non aver mai messo in discussione il suo ruolo di Conservatore. Resta il fatto che la svolta c’\u00e8 stata e che, al momento, il Museo Baroffio, che dal 2011 vanta ufficialmente uno status regionale, rimane orfano di una figura fondamentale. I vertici parrocchiali non hanno dubbi: “Quel posto non rester\u00e0 a lungo vacante<\/strong>“. Parole che rassicurano. Ma non spiegano.<\/p>\n *** AGGIORNAMENTO***<\/strong><\/p>\n “So che il mio passo indietro, a ridosso del varo del “polo museale”, potrebbe sembrare sembrare un gesto di reazione, ma non \u00e8 cos\u00ec. Ho comunicato a Parrocchia e Fondazione alcune perplessit\u00e0 <\/strong>ma mi sono resa conto di non aver pi\u00f9 la possibilit\u00e0 di incidere sull’organizzazione culturale del Museo: le ultime decisioni sono state prese prescindendo dal mio ruolo di conservatore, cosa che non era mai successa. <\/strong>Ho capito di non essere pi\u00f9 al servizio di un ideale, ma di logiche che mi superavano”.<\/p>\n Marazzi quindi va a fondo della questione, e spiega: “Ho avanzato proposte che non sono state accolte<\/strong>: l’ultima \u00e8 stata di mantenere la gestione interna dei percorsi didattici, condotti da me e dai volontari: offerta sempre apprezzata per qualit\u00e0 e variet\u00e0, oltretutto priva di costi (perch\u00e8 attuata con i volontari, tutte persone di grande cultura e con tanta esperienza)”.<\/p>\n<\/div>\n Motivazioni economiche, probabilmente, nonostante il trend fosse in crescita: “Mi \u00e8 stato spesso fatto notare che il museo incassava meno rispetto a quanto costava<\/strong>: preoccupazione legittima, ma un museo non \u00e8 un supermercato, i suoi scopi sono diversi. Certo non mi ha fatto piacere che venisse azzerato lo staff precedente: eravamo una squadra affiatata ed efficiente, come dimostrano i tanti commenti positivi. Ma la Fondazione afferma che in questo modo risparmier\u00e0… desiderio legittimo”.<\/p>\n C’\u00e8 inoltre chi le ha rimproverato l’ assenza durante i fine settimana, ma Marazzi ribatte<\/strong>: “Spesso ho tenuto conferenze o ho svolto attivit\u00e0 nel fine settimana. Non ero la bigliettaia, per cui non era indispensabile che fossi presente ogni ora d’apertura. Infatti in generale il contratto da conservatore (oltretutto ero part-time) prevede lavoro in settimana. Pu\u00f2 aver pensato cos\u00ec solo chi \u00e8 ignorante e confonde il conservatore con la figura del custode. Comunque non \u00e8 mai stato preteso ufficialmente che ci fossi anche nel weekend. Quando sono stata presente di sabato o domenica l’ho fatto di mia volont\u00e0”.<\/p>\n<\/div>\n