{"id":34323,"date":"2017-04-07T04:43:15","date_gmt":"2017-04-07T04:43:15","guid":{"rendered":""},"modified":"2017-04-07T08:24:37","modified_gmt":"2017-04-07T08:24:37","slug":"al-cuore-del-cenacolo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/al-cuore-del-cenacolo\/","title":{"rendered":"Al cuore del Cenacolo"},"content":{"rendered":"
Incontrarsi, collidere, osservarsi. E poi, finalmente, riconoscersi. Ecco "Al cuore del Mistero", la serata sul Cenacolo vinciano<\/strong> nella chiesa parrocchiale di San Maurizio, a Vedano Olona. <\/div>\n
Una meditazione<\/strong> che vuole far riflettere sull'incontro per antonomasia, quello tra Dio e l'uomo. Nelle sapienti pennellate di Leonardo si cela tutto il mistero del divino, tutto il miracolo di Gesù che durante l'ultima cena si sorprende e si riconosce straordinariamente umano: echi, gesti e sguardi, che rendono il Cenacolo un capolavoro che, come la fede, attraversa il tempo e colpisce nella sua umana straordinarietà. <\/div>\n
Ne parliamo con Luca Frigerio<\/strong>, giornalista e critico d'arte, autore del volume Cene Ultime – Dai mosaici di Ravenna al cenacolo di Leonardo. "Un'opera che parla ai nostri giorni e ai nostri cuori. – afferma lo scrittore – Leonardo rappresenta il mistero cristiano, ma penso che questo capolavoro possa dire qualcosa all'umanità intera. Bisogna esplorarlo livello per livello, entrarci dentro per capire il suo significato: è un'opera d'arte che può essere letta a diverse profondità, la più importante delle quali è indubbiamente il motivo eucaristico." <\/div>\n
Giochi di luci e ombre, simboli e tratti ci guidano alla scoperta del cuore della fede. Uno sguardo che come "una cosa di un attimo" ci riconosce. Uno sguardo che ci invita: "Voi siete il sale della terra" (Matteo 5, 13).<\/div>\n
"È un segno che ci supera – continua Frigerio – e che probabilmente, come la fede, non riusciremo mai a comprendere del tutto. È un mistero, un miracolo. Il Cenacolo è sopravvissuto a tante peripezie, alla guerra, alle bombe; è moribondo, come lo ha definito la restauratrice Pinin Brambilla Barcilon<\/strong>, ma ha attraversato i secoli per parlarci ancora". <\/div>\n
Appuntamento il prossimo 13 aprile<\/strong>, giovedì santo, al convento dei Frati Cappuccini di Varese per una replica della meditazione, in vista del triduo Pasquale. <\/div>\n