{"id":34387,"date":"2017-05-03T04:34:01","date_gmt":"2017-05-03T04:34:01","guid":{"rendered":""},"modified":"2017-05-18T15:22:50","modified_gmt":"2017-05-18T15:22:50","slug":"le-stanze-svelate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/le-stanze-svelate\/","title":{"rendered":"Le stanze svelate"},"content":{"rendered":"
Un piccolo tesoro <\/strong>nascosto e disseminato nei diversi ambienti di una Casa a Ligornetto, noto fino ad oggi solo agli amici e frequentatori dell'abitazione. <\/div>\n
"Stanze delle meraviglie" svelate nella mostra che la Pinacoteca Züst<\/strong> di Rancate dedica alla collezione di Ivo Soldini<\/strong> (Lugano, 1951), scultore e pittore molto noto in Svizzera, discendente da una famiglia di professionisti legati al mondo delle arti e da sempre residenti nel comune di Ligornetto. Alla sua attività, Soldini affianca da molti anni quella di collezionista di opere dell'Ottocento e del Novecento. <\/div>\n
Oltre al nucleo di opere provenienti dai suoi antenati<\/strong>, che gravitavano attorno alla famiglia Vela, si annoverano dipinti, sculture e grafiche di artisti ticinesi<\/strong>, ma anche confederati e internazionali raccolti da Soldini nel corso degli anni. <\/div>\n
Si citano per inciso i nomi di Bossoli, Agnelli, Burzi, Pessina, Sartori, Genucchi, Regina Conti, Renzo Fontana, Gonzato, Ubaldo Monico, Felice Filippini, Dobrzanski, Imre Reiner, Marino Marini, Manzù, Remo Rossi e Pierino Selmoni. Fra le voci internazionali Pablo Picasso, con un nucleo di grafiche, Paul Klee, Lucio Fontana e Ossip Zadkine. <\/div>\n
Uomo curioso e vorace, Ivo Soldini ama gli artisti e ama l'arte, e ancor più ama raccontare aneddoti legati a questo mondo<\/strong>. In più di quarant'anni di attività, ha conosciuto e frequentato diverse personalità in Ticino e Oltregottardo, che in alcuni casi sono stati da esempio per il giovane scultore. La prima opera entrata in collezione è un Ritratto<\/em> di Jean Corty che Soldini compera quando è ancora al liceo: da allora non si è più fermato, grazie ad acquisti o scambi fra artisti. Non è possibile quindi tracciare una linea programmatica: la sua è una raccolta sentimentale, nata e alimentata dagli interessi, dalle passioni e dagli entusiasmi che hanno animato la sua vita. <\/div>\n
L'intento della mostra, che si inserisce nel novero delle esposizioni che la Pinacoteca Züst dedica già da qualche anno a collezioni private presenti sul territorio svizzero, è quello di offrire al pubblico la suggestione della casa di Ivo Soldini<\/strong>, l'antica abitazione di famiglia situata nel nucleo di Ligornetto, e in particolare di due ambienti molto caratteristici, la cucina e lo studio, i cui spazi sono interamente ricoperti dalle opere della collezione e da quelle dei suoi antenati.

L'allestimento<\/strong>, curato dall'architetto Rolando Zuccolo con la partecipazione dello stesso Soldini, consentirà al visitatore di scoprire la collezione non attraverso una progressione cronologica ma grazie ad accostamenti che metteranno in luce affinità e differenze all'interno della raccolta. <\/div>\n

Il catalogo<\/strong> si avvale di una presentazione del noto critico d'arte Philippe Daverio e contiene l'albero genealogico della famiglia Soldini di Ligornetto, un saggio che ricostruisce la storia della famiglia e un'intervista al collezionista curati da Simona Ostinelli, alcune fotografie degli interni della casa di Ligornetto e le riproduzioni di gran parte delle opere in mostra.<\/p>\n

Inoltre la Pinacoteca Züst annuncia l'entrata nelle proprie collezioni di un dipinto di Antonio Rinaldi da Tremona <\/strong>(1816-1875), donato dallo stesso Ivo Soldini insieme alle figlie Anna ed Emma<\/strong>. Rinaldi fu forse l'artista che fu più caro a Giovanni Züst, dal momento che proprio con le sue opere iniziò la raccolta che costituisce il nucleo fondante della Pinacoteca. Per molto tempo Rinaldi è stato sottovalutato dai critici d'arte a causa di una sua certa vena popolare, anche se oggi non appare più solo come un pittore locale, legato alla regione in cui visse e lavorò, il Mendrisiotto. Viene oggi considerato invece un artista completo, il più importante della sua generazione nel Ticino. La Pinacoteca Züst conserva attualmente un centinaio di suoi dipinti e circa 250 disegni, che documentano in modo esaustivo la sua produzione artistica. Questo olio va a inserirsi in questo nucleo, arricchendolo e permettendo di istituire nuovi e fecondi confronti.<\/p>\n

LE STANZE SVELATE <\/strong>
La collezione d’arte di Ivo Soldini dai Vela a Marino Marini <\/em>
7 maggio – 27 agosto 2017
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio),
Orari e biglietti di ingresso
Maggio e giugno: da martedì a domenica 9-12 \/ 14-17. Luglio e agosto: da martedì a domenica 14-18. Chiuso: il lunedì. Aperto: tutti i festivi. Intero: CHF\/€ 10.- Ridotto (pensionati, studenti, gruppi): CHF\/€ 8.- Visite guidate su prenotazione, anche fuori orario.<\/div>\n

Un piccolo tesoro nascosto e disseminato nei diversi ambienti di una Casa a Ligornetto, noto fino ad oggi solo agli amici e frequentatori dell'abitazione. 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