{"id":34619,"date":"2008-12-04T14:44:10","date_gmt":"2008-12-04T14:44:10","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-10-30T13:06:33","modified_gmt":"2009-10-30T13:06:33","slug":"giovanni-sollima-sul-palco-del-condominio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giovanni-sollima-sul-palco-del-condominio\/","title":{"rendered":"Giovanni Sollima sul palco del Condominio"},"content":{"rendered":"
Violoncellista e compositore, autore e interprete in grado di muoversi a proprio agio tra i grandi della classica (lo scorso 22 giugno Riccardo Muti ha diretto una sua nuova composizione commissionata da Ravenna Festival), Giovanni Sollima<\/strong>, accompagnato per l’occasione dalla violoncellista Monika Leskovar e dal gruppo berlinese Solistenensemble Kaleidoskop,<\/strong> è il grande protagonista<\/strong> dello spettacolo in programma al Teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate venerdì 12 dicembre alle 21.00<\/strong>, come unica data 2008 in Lombardia, <\/strong>inserito nella stagione della Fondazione Culturale “1860 Gallarate Città” onlus.Lo spettacolo di musica contemporanea prende il titolo “When We Were Trees”<\/strong> dall’ultimo album di Sollima (“We Were Trees”), uscito il 9 maggio scorso per SonyBmg, che raccoglie quattro “racconti” formati da 13 brani musicali, dal celebrerrimo “Violoncelles, vibrez!”, composto nel 1993 ed eseguito in tutto il mondo dai più grandi interpreti, utilizzato anche in contesti quali colonne sonore, lavori di danza, documentari, remix di dj, a “L.B. Files, Yet Can I Hear” – nato da un’improvvisazione con Patti Smith<\/strong>, che è una delle grandi rock star con cui il musicista collabora – da “Tree Raga Song” a “When We Were Trees”.Violoncellista e compositore, ma anche attore, Giovanni Sollima è apparso nella duplice veste appunto di attore e compositore delle colonne sonore di due film che hanno partecipato a maggio al Festival di Cannes (“The Palermo Shooting” di Wim Wenders e il cortometraggio “Sogno ad occhi aperti\/Daydream” del norvegese Lasse Gjertsen). Nato a Palermo nel 1962 da una famiglia di musicisti, fin da giovanissimo Giovanni Sollim<\/strong>a ha intrapreso una brillante carriera internazionale di violoncellista, collaborando con grandi musicisti come Franco Ferrara, Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jorg Demus e Martha Argerich. Le sue composizioni sono quasi contaminazione esplorative fra generi diversi, dal rock al jazz, electric, minimalismo anglosassone e musica etnica di tutta l’area mediterranea. Il suo è uno stile inconfondibile, che nasce sulla base di una profonda preparazione classica e si avvale dell’utilizzo di strumenti acustici occidentali e orientali, di strumenti elettrici ed elettronici e di altri di sua invenzione o di sua ricostruzione. In campo teatrale ha scritto ed eseguito musiche di scena per registi quali Bob Wilson, Alessandro Baricco, Peter Stein, Lamberto Puggelli.Definito sul “Newsday” da Justin Davidson (premio Pulitzer per la critica nel 2002) “Il Jimi Hendrix del violoncello”, dispiega la sua carriera fra sedi prestigiose e ambiti alternativi, vicini anche a un pubblico giovane. Nel febbraio 2007 si cimenta in un teatro-igloo in Alto Adige, a 3500 metri a -20°, con un violoncello di ghiaccio costruito appositamente per lui. <\/p>\n Al teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate è accompagnato dalla violoncellista Monika Leskovar- vincitrice di numerosi e rinomati concorsi a livello mondiale, nonché di ambiti premi e riconoscimenti, che ha all’attivo esibizioni in Europa, Israele, Giappone – e dalla giovane orchestra da camera berlinese Solistenensemble Kaleidoskop, suoi compagni nella nuova incisione. <\/p>\n Biglietti in prevendita al costo compreso tra i 23 e i 32 euro al teatro del Popolo in via Palestro 5 il lunedì dalle 17.00 alle 19.00, da martedì a venerdì dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 19.00; al teatro Condominio Vittorio Gassman di via Sironi il sabato dalle 17.00 alle 19.00. Prenotazioni telefoniche da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 17.00 al numero 0331.784140.<\/strong><\/p>\n Con l’unica tappa in Lombardia il compositore e violoncellista siciliano è in scena a Gallarate il 12 dicembre alle 21, accompagnato per l’occasione dalla violoncellista Monika Leskovar e dal gruppo berlinese Solistenensemble Kaleidoskop<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Violoncellista e compositore, autore e interprete in grado di muoversi a proprio agio tra i grandi della classica (lo scorso 22 giugno Riccardo Muti ha diretto una sua nuova composizione commissionata da Ravenna Festival), Giovanni Sollima, accompagnato per l’occasione dalla violoncellista Monika Leskovar e dal gruppo berlinese Solistenensemble Kaleidoskop, è il grande protagonista dello spettacolo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38,262,109],"tags":[],"yoast_head":"\n
Nel 1993 Sollima si mette in luce con la composizione “Agnus Dei” per il “Requiem per le vittime della mafia”, messa composta da diversi autori si testo di Vincenzo Consolo e presentata nella Cattedrale di Palermo a un anno esatto dall’attentato di Capaci. Da allora le sue composizioni sono eseguite in tutto il mondo e tra i maggiori interpreti, oltre al già citato Riccardo Muti e a Yo-Yo Ma, figurano Gidon Kremer con la Kremerata Baltica, Yuri Bashmet con i Solisti di Mosca, Daniele Gatti con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Ivan Fischer con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Mischa Maisky, Viktoria Mullova, Mario Brunello, Bruno Canino, Katia Lebeque, Enrico Dindo, Julius Berger, David Geringas, Larry Coryell, Mauro Pagani, ma anche interpreti vocali – oltre a Patti Smith, anche Vinicio Capossela, Ruggero Raimondi, Morgan, Edoardo Bennato, Elisa – e coreografi come Karole Armitage, Bebe Miller, Frabrizio Monteverde, Micha van Hoecke e Carolyn Carlson.Numerose le sue collaborazioni anche con cinema e televisione: con Marco Tullio Giordana per “I cento passi” e “La meglio gioventù”, con Peter Greenaway – che ha tra l’altro utilizzato la sua musica per la grande installazione allestita ad Amsterdam nel 2006 in occasione del quarto centenario rembrandtiano -, con Maurizio Zaccaro (“Il bell’Antonio” su Rai Uno), con Franco Battiato (“Bitte keine Reklame” su Rai Due).<\/p>\n