{"id":34720,"date":"2009-03-27T13:16:59","date_gmt":"2009-03-27T13:16:59","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-10-12T18:25:49","modified_gmt":"2009-10-12T18:25:49","slug":"la-preghiera-rap-dei-giovani-di-mimmo-sorrentino-in-scena","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-preghiera-rap-dei-giovani-di-mimmo-sorrentino-in-scena\/","title":{"rendered":"La preghiera rap dei giovani di Mimmo Sorrentino in scena"},"content":{"rendered":"
Ultimo appuntamento con la rassegna di teatro di narrazione e di ricerca “Bussole” al Teatro Fratello Sole di Busto Arsizio.<\/strong><\/p>\n Uno spettacolo che parla soprattutto ai giovani, ma che vuole anche parlare al pubblico della realtà giovanile d’oggi, una provocazione nei confronti degli adulti e di coloro che per la professione che esercitano sono loro maggiormente vicino. Dopo il grande successo di pubblico e critica, che lo spettacolo sta riscuotendo (finalista al Premio Riccione), anche Busto Arsizio vuole chiudere la rassegna “Bussole” lanciando riflessioni e domande, tensioni e preoccupazioni che si fanno scena, e come dice Sorrentino «ciò che più ci preme è che arrivi l’ urlo di dolore e di emergenza sociale e culturale che lo spettacolo vuole rappresentare».<\/p>\n <\/p>\n «Padrenostro dacci oggi i nostri cento sms quotidiani, rimetti a noi le nostre ricariche Fedele al linguaggio degli adolescenti è proprio sui loro drammi inascoltati, e sulla necessità di renderli visibili al mondo adulto, che lo spettacolo punta. Il testo indaga l’universo giovanile, svelando una realtà confusa, depressa, <\/p>\n Lo spettacolo:<\/p>\n Sabato 28 marzo 2009 – ore 21.15 L’ultimo lavoro di Mimmo Sorrentino in scena al teatro Fratello Sole di Busto Arsizio, per la rassegna di teatro di ricerca "Bussole", porta in scena il disagio giovanile e lancia riflessioni e provocazioni al mondo adulto<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Ultimo appuntamento con la rassegna di teatro di narrazione e di ricerca “Bussole” al Teatro Fratello Sole di Busto Arsizio. Uno spettacolo che parla soprattutto ai giovani, ma che vuole anche parlare al pubblico della realtà giovanile d’oggi, una provocazione nei confronti degli adulti e di coloro che per la professione che esercitano sono loro […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[37,262],"tags":[],"yoast_head":"\n
Stiamo parlando dell’ultimo lavoro teatrale di Mimmo Sorrentino “Ave Maria per una gattamorta<\/strong>”, che sarà in scena al Fratello Sole sabato 28 marzo alle ore 21,15<\/strong> con una produzione Crt.<\/strong><\/p>\n
quotidiane come noi le rimettiamo ai nostri gestori telefonici», è la preghiera rap che i
ragazzi del laboratorio di Mimmo Sorrentino recitano in “Avemaria per una gatta morta”,<\/strong>
curioso titolo dello spettacolo, frutto dell’indagine condotta dal regista tra
migliaia di ragazzi delle scuole medie superiori.
“AveMaria per una gattamorta” racconta di una banda di adolescenti di quartiere
che apre un proprio sito su Internet e per renderlo appetibile ai visitatori
vi scarica materiale pornografico auto prodotto.<\/p>\n
Per scenografia una panchina, quella dove si riunisce la banda di adolescenti del quartiere, per colonna sonora l’ ossessivo squillo dei telefonini che usano i ragazzi per parlarsi nel loro linguaggio crudo e violento, come il malessere che vivono sulla loro pelle. <\/p>\n
complessa, problematica, contraddittoria, ma anche piena di umanità, di
incosciente bellezza, di energia che come un fiume in piena invade e sommerge
gli spazi cronici del malessere con una preghiera che suona come un pianto
scomposto, come una bestemmia e come una richiesta di supplica, di perdono,
di comprensione, di riconciliazione.
Avemaria per una gatta morta è pertanto
un racconto di un dolore e di una emergenza sociale e culturale. <\/p>\n
AVE MARIA PER UNA GATTAMORTA
di Mimmo Sorrentino
Produzione Crt
con Adriana Busi, Simone Tiraboschi, Claudia Santrolli, Redi
Mali, Laura Sambruno, Anna Ajmone
musiche di Andrea Taroppi
regia di Mimmo Sorrentino
disegno luci e oggetti di scena di Rosanna Monti<\/strong><\/p>\n