{"id":35041,"date":"2010-02-19T11:36:10","date_gmt":"2010-02-19T11:36:10","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-02-19T15:00:30","modified_gmt":"2010-02-19T15:00:30","slug":"la-prospettiva-katakl-sbarca-a-gallarate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-prospettiva-katakl-sbarca-a-gallarate\/","title":{"rendered":"La prospettiva Katakl\u00f2 sbarca a Gallarate"},"content":{"rendered":"
Verticali Energie –<\/strong> Una prospettiva che permetta di osservare la natura, percependone forza e mistero. Una prospettiva che mostri il profilo “altro” della vita, quello che non conosce caos e smog ma che trova la sua espressione nel fruscio dell’acqua e nel sibilo del vento – nell’imponenza di una montagna e nell’infinità del cielo. Una prospettiva, ancora, che ridisegni il ruolo dell’uomo: non più dominatore del mondo, attraverso la tecnologia e il progresso, ma semplice elemento del tutto che lo circonda. Con una sua collocazione e, soprattutto, con un’innata capacità di fondersi all’ambiente, completandolo e completandosi.<\/p>\n Non una prospettiva qualunque, ma quella dei Kataklò<\/strong>. Compagnia stabile e indipendente fondata a Milano nel 1995 da Giulia Staccioli<\/strong> e conosciuta in tutto il mondo per i suoi spettacoli, dove l’esercizio fisico si fonde all’arte in maniera perfetta.<\/p>\n “Up”<\/strong> il titolo dell’ultimo lavoro approdato, lo scorso fine settimana, al Teatro Condominio<\/strong> di Gallarate<\/strong>. Sopra, in alto, in cima alla vetta: questo il messaggio, questa il filo conduttore di tutto lo spettacolo. Perché “Up” non è altro che un viaggio, magico ed emozionante, alla scoperta della montagna. Gelide foreste, valli innevate, laghi ghiacciati. Queste le coreografie che fanno da sfondo a passi di danza perfettamente coordinati e a movimenti sinuosi che costringono lo spettatore a riflettere sulle potenzialità del corpo umano. Sulla capacità di quegli artisti di muovere ogni muscolo del proprio corpo, in maniera armoniosa e del tutto controllata.<\/p>\n Scena dopo scena, i Kataklò raccontano di come il fisico umano possa amalgamarsi completamente alle forze della natura e come, ancora, possa trovarsi in perfetto equilibrio con altri corpi, altrettanto armoniosi e flessibili.<\/p>\n Intrecci di gambe e braccia capaci di creare forme fantasiose e armoniose, coreografie create su strutture metalliche dove gli artisti restano appesi senza nessuna fatica, corde tese e saldamente legate agli arti dei ballerini, per un movimento apparentemente forzato ma – in realtà – libero e sciolto.<\/p>\n Sono tanti i personaggi portati in scena dai Kataklò: guerrieri e ninfee, folletti e fate.<\/p>\n Sono gli abitanti del bosco che si svelano in tutta la loro magia, per incantare e per permettere il ritorno alle origini dell’uomo, al suo primordiale contatto con le forze della natura.<\/p>\n Uno spettacolo, quello dei 10 giovani talenti della compagnia Milanese, che va oltre alla danza per scuotere ed emozionare, per stupire e raccontare.<\/p>\n Sul palcoscenico tutto è studiato nei dettagli: luci, musica, movimenti e perfino silenzi.<\/p>\n Tutto trova la giusta collocazione, per mostrare quella prospettiva, così naturale – così magnifica, dalla quale osservare il mondo.<\/p>\n La compagnia si è esibita in Austria, in Germania, in Belgio, in Olanda, in Lussemburgo, in Svizzera e – ovviamente – in Italia.<\/p>\n A rendere ancor più perfetta e armoniosa l’opera, il sottofondo musicale – interamente composto dall’artista Ajad<\/strong>.<\/p>\n Colori, movimenti e note per un capolavoro di espressività.<\/p>\n Nati dall’impulso creativo di Giulia Staccioli, campionessa di ginnastica ritmica, i Kataklò hanno fatto tappa nella Città dei due Galli per presentare il loro ultimo lavoro, dove l’energia dirompente del gesto atletico sposa la coinvolgente intensità della danza.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Verticali Energie – Una prospettiva che permetta di osservare la natura, percependone forza e mistero. Una prospettiva che mostri il profilo “altro” della vita, quello che non conosce caos e smog ma che trova la sua espressione nel fruscio dell’acqua e nel sibilo del vento – nell’imponenza di una montagna e nell’infinità del cielo. Una […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38,262,109],"tags":[],"yoast_head":"\n
Nel nome della creatività –<\/strong> Giulia Staccioli<\/strong>, ex componente della compagnia dei Momix e Jessica Gandini<\/strong> sono le due abili creative che, con duro lavoro, hanno allestito lo spettacolo che ha già riscosso successo nei principali teatri del mondo.<\/p>\n