{"id":35654,"date":"2011-04-21T19:08:00","date_gmt":"2011-04-21T19:08:00","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-07-07T13:24:43","modified_gmt":"2011-07-07T13:24:43","slug":"due-meglio-che-uno-al-teatro-chebanca-due-artisti-di-fama-mondiale-in-pochi-giorni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/due-meglio-che-uno-al-teatro-chebanca-due-artisti-di-fama-mondiale-in-pochi-giorni\/","title":{"rendered":"Due \u00e8 meglio che uno: al Teatro \u201cCheBanca!\u201d due artisti di fama mondiale in pochi giorni"},"content":{"rendered":"
Van De Sfroos –<\/strong> Ha dimostrato che la musica dialettale possa coinvolgere un pubblico ampio, lo ha fatto portando un suo pezzo – rigorosamente in vernacolo – sul palcoscenico del Festival di Sanremo. Davide Bernasconi<\/strong>, in arte Van De Sfroos<\/strong>, ha fatto tappa al Teatro di Varese<\/strong>, gli scorsi venerdì 15<\/strong> e sabato 16 aprile<\/strong>, per presentare il suo ultimo disco, "Yanez"<\/strong> (che prende il nome proprio dal brano arrivato quarto all’ultima edizione della kermesse sanremese). Un pubblico numeroso ad applaudirlo al Teatro "Che Banca!", un pubblico di tutte le età che – con lui – ha cantato tutti i suoi brani. Davide Bernasconi nasce e Monza 45 anni fa. Inizia la sua carriera musicale negli Anni Novanta con i "De Sfroos", con i quali sperimenta la scrittura di testi in lombardo. Una sperimentazione che porta presto i suoi frutti: Davide non abbandonerà mai il dialetto che, anzi, diverrà la costante di ogni suo brano. Nel 1999 vince il Premio SIAE\/Club Tenco come migliore artista emergente. Nel 2002 riceve la Targa Tenco per il miglior disco in dialetto. Nel 2008c il suo album "Pica!"<\/em><\/em> arriva al 4° posto tra i più venduti in Italia. Collabora con Francesco Baccini ed Enrico Ruggeri. Scrive libri, li rappresenta in teatro, fino ad arrivare – quest’anno – a Sanremo. Di Van De Sfroos e del suo indiscutibile talento ne abbiamo parlato insieme a Mario Ermini Burghiner<\/strong>, anch’esso cantautore dialettale che – nel passato – ha avuto "l’onore" (come lui afferma) di suonare ad un concerto del noto artista monzese. Per ascoltare l’intervista concessa ai microfoni de La6Tv da Burghiner e per vedere alcune immagini del concerto di Van De Sfroos portato in scena lo scorso venerdì 15 al Teatro Che Banca di Varese, cliccate qui. <\/p>\n <\/p>\n Massimo Ranieri – Massimo Ranieri<\/strong> a Varese<\/strong>. Ancora una volta, per raccogliere l’ennesimo successo. L’artista di origini napoletane ha calcato il palcoscenico del Teatro "Che Banca"<\/strong> lo scorso martedì 19.<\/strong> Più di 850 persone ad assistere allo spettacolo "Canto perchè non so nuotare.. da 40 anni".<\/strong> Sono i brani che hanno fatto la storia della musica a raccontare il suo trascorso. "Perdere l’amore", canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 1988. "Accussi Grande", "Ti voglio bene assai" e altre melodie napoletane danno forma all’anima partenopea dell’artista. Calda e passionale. È poi la volta dei successi di altri grandi nomi della musica: Mina e Battiato, per esempio. Il tutto fuso con estrema cura. Con passione ed equilibrio. Ranieri non è solo ad incantare il pubblico: con lui numerose artiste, tutte donne. Danzano, cantano, recitano con lui. Il risultato finale è strabiliante, il successo di Ranieri e di questo spettacolo (che ha superato la soglia delle cinquecento repliche) lo testimonia.<\/p>\n La musica dialettale e il fascino dell’espressività partenopea: Van De Sfoos e Massimo Ranieri ospiti, negli scorsi giorni, al Teatro "CheBanca!" di Varese. GUARDA IL VIDEO