{"id":35846,"date":"2011-09-09T11:39:39","date_gmt":"2011-09-09T11:39:39","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-09-09T14:25:32","modified_gmt":"2011-09-09T14:25:32","slug":"varese-impari-dagli-errori-di-gallarate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/varese-impari-dagli-errori-di-gallarate\/","title":{"rendered":"Varese impari dagli errori (di Gallarate)"},"content":{"rendered":"
Parola d’ordine, collaborazione – <\/strong>Punto primo: fare rete. Ne è convinto Gaetano Oliva<\/strong> , Direttore del Centro di Ricerche Teatrali di Fagnano Olona<\/strong> e docente della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore <\/strong>che – negli studi de La6Tv <\/strong>– spiega quali siano, secondo lui, gli elementi indispensabili per favorire lo sviluppo culturale della nostra Provincia e non solo. "Troppo spesso" – spiega – "la gestione dei cartelloni teatrali e delle attività ludiche viene gestita dalle singole istituzioni in modo completamente autonomo e senza nessuna apertura, non si dà alcuna rilevanza all’ipotesi di collaborazione. Quest’ultima, invece, è la sola che permetta di diversificare l’offerta, di rafforzare la qualità e di soddisfare un pubblico più ampio". Da qui il secondo elemento fondamentale: ascoltare coloro alle quali tali proposte culturali siano destinate. "Il pubblico non è certo elemento passivo. Siamo noi, operatori tecnici, che dobbiamo ascoltarli. Ogni teatro deve saper rispondere alle esigenze di un platea in continuo cambiamento, in continua evoluzione. Non dobbiamo dimenticare" – continua Oliva – " che la prima priorità deve essere quella di produrre cultura<\/em>. I giovani devono essere spronati ad amare il teatro, la recitazione, il sapere. Per farlo non possiamo che ascoltarli, assecondando le loro richieste e dando voce ai loro pensieri". <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Dalle parole ai fatti – <\/strong>Arrivando alla situazione concreta che caratterizza la nostra Provincia oggi, Oliva afferma: "Gallarate possiede prestigiose strutture. Ripartire significa saper rendere ognuna di queste unica nella sua programmazione. Non solo in Città. Quelli gallaratesi, sono edifici strutturalmente adatti ad accogliere spettacoli e attività di prestigio. Se si ragionerà in questa direzione, vedendo il teatro come struttura polifunzionale, capace di ospitare eventi di vario genere, che finiscano per caratterizzarla e renderla nota nell’intera Provincia, allora anche il bilancio vanterà il segno più. Varese" – prosegue il Professore – "dovrà vedere in Gallarate e nelle altre proposte teatrali del territorio, degli alleati. Questo le permetterà di pensare oltre: di percepire quello che ancora non c’è e che il pubblico richiede".<\/p>\n Nell’epoca della globalizzazione uscire dai confini cittadini è indispensabile, a livello economico e culturale. Diceva Bertolt Brecht: "siete venuti a fare teatro, adesso diteci a cosa serve<\/em>". Trovare il significato, la funzione, il senso della proposta teatrale è la sola strada da percorrere, per permettere alla cultura di crescere.<\/p>\n <\/p>\n Info – <\/strong>Per ascoltare l’intera intervista concessa a La6Tv da Gaetano Oliva, cliccate qui.<\/p>\n Gaetano Oliva, Direttore del C.R.T. di Fagnano Olona, spiega ai microfoni de La6Tv quali siano le scelte da compiere per tutelare il sistema culturale provinciale, permettendogli di crescere. Malgrado la crisi economica. VIDEO