{"id":40014,"date":"2017-11-17T10:24:05","date_gmt":"2017-11-17T09:24:05","guid":{"rendered":"http:\/\/varesearte.it\/?p=40014"},"modified":"2017-11-24T11:32:31","modified_gmt":"2017-11-24T10:32:31","slug":"confronto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/confronto\/","title":{"rendered":"CONFRONTO"},"content":{"rendered":"
CONFRONTO opere di ALFREDO CALDIRON<\/strong> Associazione Culturale “ATELIER CAPRICORNO”, Via FIUME 6, COCQUIO TREVISAGO (VA);\u00a0<\/strong><\/p>\n CONFRONTO opere di ALFREDO CALDIRON a cura del dottor Franco Piglia Associazione Culturale “ATELIER CAPRICORNO”, Via FIUME 6, COCQUIO TREVISAGO (VA);\u00a0 18 novembre – 3 dicembre 2017 Orari e giorni di apertura: luned\u00ec, venerd\u00ec, sabato e domenica 15,00 – 18.30 Alfredo Caldiron nasce a Conca d’Albero di Correzzola in provincia di Padova nel 1939, si […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":40016,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,64,15,51],"tags":[279],"yoast_head":"\n
\na cura del dottor Franco Piglia<\/p>\n
\nOrari e giorni di apertura: luned\u00ec, venerd\u00ec, sabato e domenica 15,00 – 18.30<\/strong><\/div>\n
\npromossi in numerose citt\u00e0 italiane. Da questo momento la sua attivit\u00e0 espositiva diventa regolare cos\u00ec come continua \u00e8 la sua ricerca di nuove modalit\u00e0 espressive.
\nNel 1964 realizza la sua prima esposizione personale presso la Galleria San Rocco di Varallo Pombia (Novara) gestita dalla dinamica associazione culturale EMAV (ente manifestazioni artistiche varalpombiesi). Nello stesso anno inizia la partecipazione a numerosi concorsi nazionali tra cui sono da segnalare: nel 1964 il Premio citt\u00e0 di Varese; nel 1967 la “Rassegna nazionale di pittura Premio Usellini” di Arona; nel 1968 il “Premio Gaudenzio Ferrari” di Santhi\u00e0; nel 1971 la 1\u00b0 Edizione della “Biennale dei giovani” di Novara. In questi anni la sua pittura si avvicina agli stilemi e alla poetica dell’arte informale, tendenza che dai suoi esordi negli anni ’50, proprio negli anni ’70, si era affermata internazionalmente come una delle realt\u00e0 artistiche pi\u00f9 significative del secondo dopoguerra. La mostra (con presentazione di G. Franco
\nMaffina) tenutasi nel 1970 presso la “Galleria Arona” di Arona \u00e8 stata l’occasione per la presentazione pubblica di questa svolta.
\nNegli anni settanta e ottanta l’artista continua la sua ricerca pittorica modificando frequentemente il registro espressivo muovendosi tra un informale lirico e un informale pi\u00f9 strutturato che non arriva mai, per\u00f2, all’astrazione geometrica pura. L’intensa partecipazione a concorsi nazionali e collettive si configurava
\nproprio come una modalit\u00e0 per confrontarsi fattivamente con gli altri artisti contemporanei. La realizzazione di esposizioni personali riprende, dopo una lunga voluta interruzione, nel 1995 con la mostra ” Racconti” tenutasi presso la Biblioteca Civica di
\nVilladossola (Verbania). Mostra che ri-definisce lo stile personale situabile pi\u00f9 propriamente in una figurazione non accademica con innesti informali. Nel 1998 fonda lo “Spazio arte” nel proprio comune di residenza, Borgoticino, un’entit\u00e0 fortemente
\nvoluta per diffondere la conoscenza delle arti plastiche a tutti i livelli sociali attraverso esposizioni di artisti contemporanei di ogni tendenza e appartenenza. Nel 2007 entra a far parte dell'”Associazione liberi artisti della provincia di Varese”, fondata da
\nSilvio Zanella nel 1977, diventando un membro del direttivo. Ha partecipato a tutte le mostre organizzate dall’associazione nelle principali realt\u00e0 museali della provincia (cito solo: il Castello
\nMonteruzzo, Castiglione Olona; Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate; il Civico Museo d’Arte Moderna nel Castello di Masnago; il Museo Internazionale del Design Ceramico di Cerro di Laveno; il Civico Museo Villa Mirabello-Giardini Estensi di Varese; il Civico Museo Parisi-Valle di Maccagno.
\nNel 2011 viene invitato a esporre a Palazzo Nervi di Torino nell’ambito del Padiglione Italia “esteso” della 54 Biennale di Venezia, voluto dal curatore Vittorio Sgarbi,. Nello stesso anno, con la mostra personale presso Palazzo Bellini a Oleggio, Alfredo Caldiron compie un’ulteriore svolta stilistica presentando opere in cui il colore diventa puro e dominante interrotto solo da interventi pittorici rarefatti che coabitano, in alcuni casi, con inserti di tela altrettanto
\nmonocromi. Questa volont\u00e0 di sintesi ha poi dato origini alle opere recenti in cui la superficie \u00e8 come strutturata da fitte tessere dai colori decisi che raccontano, ancora una volta, tra l’astratto e il figurativo, scene e paesaggi della vita reale. Sono da segnalare anche le cseguenti recenti esposizioni personali: Segni della memoria, Fondazione Achille Marazza, Borgomanero (NO); Alfredo Caldiron,
\nCasa della Cultura Famiglia Artistica Milanese, Milano; I colori della donna, Galleria Borgo Arte, Borgomanero (NO); Silenzi di forme, Galleria Spazio Zero, Gallarate (VA); Opere scelte, Galleria San Marco, (NO); Concretamente, Il salotto dell’Arte – Gallery,
\nCannero Riviera (VB); Il Colore, Villa Picchetta, Cameri (NO); I colori della sua terra, Palazzo Civico, Tornaco (NO). (F.P.)<\/div>\n