{"id":40051,"date":"2017-11-03T10:41:00","date_gmt":"2017-11-03T09:41:00","guid":{"rendered":"http:\/\/varesearte.it\/?p=40051"},"modified":"2018-08-22T09:41:50","modified_gmt":"2018-08-22T07:41:50","slug":"il-genio-di-salvador-dali-a-gavirate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-genio-di-salvador-dali-a-gavirate\/","title":{"rendered":"IL GENIO DI SALVADOR DALI\u2019 A GAVIRATE"},"content":{"rendered":"
Salvador Dal\u00ec ci ha donato una nuova lettura del mondo. In un percorso del tutto personale e suggestivo, seppur legato al movimento Surrealista del Novecento, il grande artista spagnolo ha stupito e incantato con l’essenzialit\u00e0 del tratto, con la forza del colore e dei simboli, con la capacit\u00e0 di comunicare con potenza un messaggio.<\/span><\/p>\n “Il Genio di Dal\u00ec”<\/strong>\u00a0torna oggi a sorprenderci grazie al progetto di\u00a0Historian Gallery<\/strong>. Al centro dello spazio luminoso che ospiter\u00e0 fino al prossimo mese di agosto le tavole di Salvador Dal\u00ec, il direttoreLuca Verzelloni\u00a0<\/strong>spiega che “Historian Gallery \u00e8 una realt\u00e0 svizzera che opera nell’Arte da quasi trent’anni e ha gi\u00e0 realizzato mostre, tra l’altro, alla Reggia di Caserta,a Villa Litta a Lainate, a Perugia e a Lugano. Quest’anno ha scelto Gavirate per intrecciare l’Arte con la A maiuscola con la bellezza del territorio. Il varesotto \u00e8 infatti una realt\u00e0 geografica pittoresca che coinvolge Piemonte, Svizzera italiana, Milano e tutta la Lombardia e permetter\u00e0 a tanti appassionati la visione di opere normalmente custodite in collezioni private. Abbiamo un obiettivo prestigioso – continua Verzelloni – Il livello elevato di questa mostra verr\u00e0 mantenuto anche in quelle successive. Il pubblico sta scoprendo un’esibizione eccezionale in un luogo che non ha mai ospitato nulla di questo tipo. Possiamo dire, con soddisfazione, che gli ospiti de “Il Genio di Dal\u00ec” hanno ben compreso il nostro intento: quando lasciano la mostra, dopo un’ora e mezzo di visita, sono tutti incantati!”. Un incanto spiegato dal fatto che lo spazio di Gavirate presenta 205 litografie e xilografie originali che non sono mai state esposte prima tutte insieme. Si tratta di due cicli con una storia del tutto particolare, realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta e legati a due monumenti della storia, della cultura e dell’editoria italiana:\u00a0la Bibbia e la Divina Commedia<\/strong>. “Sono forse le opere pi\u00f9 intime che Dal\u00ec abbia mai realizzato – aggiunge il direttore dell’Historian Gallery -, quelle che meglio rappresentano un percorso interiore inedito di questo artista”. Elena Verzelloni, al lavoro con il padre e il fratello Alex nell’allestimento della mostra e nella sua presentazione, sottolinea che “la Sacra Biblia<\/strong>\u00a0\u00e8 stata commissionata a Dal\u00ec con un intento molto personale da Giuseppe Albaretto. Albaretto, oltre che un amico personale dell’artista e un facoltoso collezionista ed editore d’arte, era un uomo profondamene religioso. Voleva riavvicinare Dal\u00ec alla religione cattolica. Gli chiese quindi di illustrare 105 passaggi della Vulgata, la Bibbia latina per eccellenza, tradotta da san Girolamo alla fine del IV secolo. Il risultato fu stupefacente e, tra il 1963 e il 1964, Dal\u00ec realizz\u00f2 100 opere tra acquerelli e guazzi – per i quali viene usata una tempera pi\u00f9 pastosa – applicando inchiostri metallizzati, tratti a matita e penna, e una nuova tecnica a spruzzo. “In alcune tavole compare infatti un’esplosione di colore sulla tela che \u00e8 il frutto di un’invenzione dell’artista, una sorta di catapulta, un archibugio, grazie al quale Dal\u00ec sparava le cartucce di pittura direttamente sulla tavola, creando un effetto esplosivo di grande efficacia simbolica. Per consentire ripetuti passaggi di colore e l’utilizzo di vernici metallizzate, inusuali per il tempo, vennero infine usate delle tele molto spesse”. Le 100 tavole della “Sacra Biblia” furono edite da Rizzoli nel 1967 in oltre 1700 esemplari. Gli acquirenti potevano anche richiedere un mobile in legno realizzato proprio per accogliere i 5 imponenti volumi e consentirne la lettura. Un mobile personalizzato, con le rilegature in bianco, venne donato alla Santa Sede, che aveva autorizzato la realizzazione dell’opera. Un mobile realizzato in un legno chiaro si trova all’interno dell’Historian Gallery, a fianco dell’esposizione. Le litografie sono splendide: esprimono momenti di potenza e di riflessione, esplosioni di luce, il bene, ma anche la forza del male, in una potente fusione di rosso e nero. Devono essere guardate a lungo per poterne cogliere tutti i particolari. “In queste litografie non si riconosce subito la mano di Dal\u00ec – prosegue Erica Verzelloni -. Non compaiono i suoi tratti classici e simboli come gli elefanti, le stampelle, le ossa volanti. Molte di queste tavole sono inedite, oltre che del tutto personali nell’abbinamento dei colori e delle linee”. L’avventura dell’Historian Gallery a Gavirate<\/strong>\u00a0prende quindi il via con una mostra di grande bellezza, aperta a lungo per consentire ai visitatori di raggiungerla comodamente e osservare le opere con la concentrazione necessaria. “Stanno cominciando a muoversi anche le scuole – afferma con entusiasmo il direttore Verzelloni – persino le scuole elementari! E’ una cosa molto bella. Solitamente, la Bibbia si studia alla scuola media, ma alcuni docenti hanno visitato la mostra e hanno deciso di portare le loro classi”. Una mostra davvero per tutti.<\/p>\n |