{"id":40438,"date":"2017-12-01T10:25:55","date_gmt":"2017-12-01T09:25:55","guid":{"rendered":"http:\/\/varesearte.it\/?p=40438"},"modified":"2021-02-02T09:57:49","modified_gmt":"2021-02-02T08:57:49","slug":"porte-aperte-a-villa-bernasconi-a-cernobbio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/porte-aperte-a-villa-bernasconi-a-cernobbio\/","title":{"rendered":"PORTE APERTE A VILLA BERNASCONI A CERNOBBIO"},"content":{"rendered":"
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E\u2019 un Museo quello aperto a Villa Bernasconi<\/strong> a Cernobbio<\/strong>? Qualche dubbio pu\u00f2 legittimamente venire a chi lo visita perch\u00e9 a prima vista sembra una villa come ce ne sono tante l\u00ec intorno. In realt\u00e0, \u00e8 la stessa villa, con la sua storia ultracentenaria, le sue stanze, l\u2019atmosfera che si respira, ricostruita attraverso arredi, musiche, esperienze multisensoriali e multimediali, che si mette in mostra. E\u2019, come dicono gli organizzatori, \u201cuna casa che ti parla\u201d<\/strong> e che, senza reticenze, mostra i suoi segreti.<\/p>\n Quando il visitatore entra \u00e8 accolto proprio come un ospite. Qui sta la novit\u00e0 rispetto ad altre esperienze museali forse un p\u00f2 troppo paludate. E come un ospite, la persona che visita la villa pu\u00f2 muoversi liberamente: pu\u00f2 passeggiare nel grande giardino, e, una volta all\u2019interno, entrare nelle varie stanze – non ci sono itinerari prestabiliti –\u00a0 curiosare nei cassetti, ammirare le opere esposte e rispondere al telefono (\u00e8 una trovata originale che non riveleremo ma che non mancher\u00e0 di stupire i visitatori).<\/p>\n Villa Bernasconi<\/strong> \u00e8 pi\u00f9 piccola delle monumentali e splendide villa vicine, come Villa Erba e Villa Este, ma non ha nulla da invidiare loro, soprattutto perch\u00e9 \u00e8 un piccolo gioiello dello stile Liberty<\/strong>. Fu costruita nel 1906 da Campanini, noto architetto, con una struttura innovativa, ricorrendo a forme, volumi, decori e materiali inediti che davano alla costruzione, arricchita di stucchi, ferri battuti, vetrate dai mille riflessi, una leggerezza\u00a0 e una eleganza incredibile che risentiva dello spirito nuovo che aleggiava a quell\u2019epoca (la Belle Epoque), tra spinte sociali, innovazioni culturali e l\u2019afflato modernista che spirava dall\u2019Art Noveau.<\/p>\n La villa \u00e8 appartenuta a Davide Bernasconi<\/strong>, che fond\u00f2 le Tessiture che portano il suo nome e che contribuirono allo sviluppo del distretto della seta, dando lavoro a migliaia di persone, con le quali aveva un rapporto che andava oltre un certo stile paternalistico, dando importanza al valore del lavoro e al rispetto delle persone. Lo stanno a testimoniare la societ\u00e0 di mutuo soccorso per gli operai che lui fond\u00f2, l\u2019asilo per i figli dei dipendenti, le abitazioni per le maestranze.<\/p>\n La Villa da casa di famiglia divenne in seguito sede della Guardia di Finanza, poi del municipio e location per mostre ed eventi. Oggi<\/strong>, come abbiamo visto, \u00e8 un museo \u201csui generis\u201d.<\/strong><\/p>\n Qualche accenno alle sale che troverete al suo interno<\/strong>. All\u2019ingresso, \u00e8 esposta un\u2019istallazione di arte contemporanea a firma di Gramazio Kohler Research che \u00e8 uno sguardo verso il futuro, considerato che il lavoro, una maglia digitale, \u00e8 prodotto da un robot e realizzato con una stampante 3D in verticale. Nella veranda vi \u00e8 la prima Wikistazione in Italia, una postazione per collegarsi a Internet e collegarsi a Wikipedia.<\/p>\n C\u2019\u00e8 poi un salottino d\u2019epoca in stile Liberty, la sala del pianoforte con l\u2019esposizione di alcuni quadri provenienti dalla Pinacoteca Civica di Como e la sala da pranzo dove in un filmato \u00e8 stata ricostruita una cena in villa del passato. Al primo piano, vi sono installazioni che illustrano l\u2019attivit\u00e0 lavorativa delle industrie Bernasconi. Il ciclo di vita del baco da seta e un telaio, sul quale ognuno potr\u00e0 contribuire – muovendo la navetta sull\u2019ordito – alla realizzazione di un manufatto lunghissimo. Nelle altre stanze continuer\u00e0 la storia delle Tessiture Bernasconi con le testimonianze di numerosi operai che vi hanno lavorato e che potranno essere ascoltate e viste, solo\u2026 aprendo i cassetti \u201cmagici\u201d della memoria che questa grande azienda ha voluto conservare e condividere.<\/p>\n Il museo nasce dal progetto “Liberty Tutti”<\/strong>, sviluppato dal Comune di Cernobbio<\/strong> in partenariato con la Cooperativa Sociale Mondovisione<\/strong> e cofinanziato da Fondazione Cariplo<\/strong>. L\u2019iniziativa \u00e8 stata inoltre realizzata con il contributo di Regione Lombardia e il coinvolgimento, a vario titolo, di numerose e importanti istituzioni museali e culturali del territorio.<\/p>\n Museo Villa Bernasconi,\u00a0<\/strong>Largo Campanini 2<\/strong><\/p>\n Orari: lun.-ven. 14 \u2013 18; sab. dom 10-18<\/strong><\/p>\n Biglietto intero: 8 euro; ridotto: 5 euro<\/strong><\/p>\n Ugo Perugini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" E\u2019 un Museo quello aperto a Villa Bernasconi a Cernobbio? Qualche dubbio pu\u00f2 legittimamente venire a chi lo visita perch\u00e9 a prima vista sembra una villa come ce ne sono tante l\u00ec intorno. 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