{"id":41160,"date":"2017-09-01T17:17:11","date_gmt":"2017-09-01T15:17:11","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=41160"},"modified":"2017-12-22T11:01:55","modified_gmt":"2017-12-22T10:01:55","slug":"enrica-velati-ricordi-zio-pandolfi-il-mio-artista-di-casa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/enrica-velati-ricordi-zio-pandolfi-il-mio-artista-di-casa\/","title":{"rendered":"ENRICA VELATI RICORDI ZIO PANDOLFI: \u201cIL MIO ARTISTA DI CASA\u201d"},"content":{"rendered":"
Conosciamo Enrica Velati, nipote dell’artista Alessandro Pandolfi,
\nattivo durante il ventennio e artefice di molte opere, tutte da riscoprire<\/p>\n
Generoso, premuroso, goloso di dolci, attento alle regole. E’ il ritratto di un uomo come tanti, umile e onesto, quello tracciato da Enrica Velati per raccontare Alessandro Pandolfi. Pittore, incisore, ceramista, autore dell’imponente dipinto realizzato nel salone d’onore di Palazzo Minoletti a Gallarate, durante il ventennio. Semplicemente “lo zio Sandro”, come lei affettuosamente ancora oggi lo chiama.<\/p>\n
Sono tante le opere di Pandolfi che la signora Enrica custodisce gelosamente, dalla copia dell’uovo al tegamino (l’originale \u00e8 stato donato dalla famiglia Velati al Castello Sforzesco di Milano), a cui l’artista teneva particolarmente poich\u00e9 – come da lui pi\u00f9 volte spiegato – assolutamente realista, al dipinto realizzato per la moglie Lina e a lei donato con una dedica.<\/p>\n
Un legame forte quello tra Pandolfi e la famiglia Velati, come dimostrato anche dal dipinto realizzato dall’artista nel salone di Palazzo Minoletti, dove – tra i volti disegnati – spiccano anche quelli dei suoi cari. Dalla amata moglie Lina al piccolo nipote, tenuto ancora in braccio dalla madre.<\/p>\n
Debora Banfi<\/p>\n