{"id":41403,"date":"2017-08-18T23:40:45","date_gmt":"2017-08-18T21:40:45","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=41403"},"modified":"2017-11-30T23:43:08","modified_gmt":"2017-11-30T22:43:08","slug":"gentile-nel-segno-e-impetuosa-nel-gesto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gentile-nel-segno-e-impetuosa-nel-gesto\/","title":{"rendered":"GENTILE NEL SEGNO E IMPETUOSA NEL GESTO"},"content":{"rendered":"
Qualcuno la chiama \u201cPelle\u201d, altri\u00a0 \u201cLa fata porpora\u201d ma, dietro ad entrambi gli pseudonimi c\u2019\u00e8 solo lei,\u00a0 Stefania Pellegatta, che ha scelto di assumere due differenti firme dedicando la prima alla produzione pittorica e la seconda alla linea decorativa. Le su opere sono caratterizzate da una forte carica\u00a0 materica, spessori in cui affonda la spatola, strumento da lei prediletto, con la quale incide e modella\u00a0 le campiture di fibra ben sostenuta. Fin dai tempi dell\u2019accademia, ancor prima del pennello l\u2019uso della spatola \u00e8 stato il mezzo ideale per esprimere, con risoluta soddisfazione,\u00a0 l\u2019indomabile carica creativa del suo racconto pittorico. \u201cHo iniziato il mio percorso artistico dedicandomi al genere figurativo \u2013 precisa Stefania – senza mai trascurare la decorazione che considero un abbellimento dell\u2019opera. Lo stesso colpo di spatola \u00e8 ornamento, soprattutto nei miei lavori. Gli strati, gli spessori, sono volumi, movimento,\u00a0 parlano, ti chiamano… Per questo, quando capita che durante le mie mostre, qualcuno tocca un mio quadro, sono contenta. Significa che \u00e8 scattata la molla di quel meccanismo di richiamo, di attrazione e di invito alla conoscenza. Il quadro deve essere toccato, la sensazione che si avverte \u00e8 \u201cmagica\u201d.\u00a0 La tua produzione \u00e8 in evoluzione continua. La bellezza creativa dei tuoi lavori e l\u2019incessante ricerca dei materiali sono evidenti. Prima i tessuti poi le resine, il cemento e ultimamente le nuove sperimentazioni. \u201cDa\u00a0 circa sei anni uso le resine, un materiale affascinante con il quale ottengo degli effetti sorprendenti- continua \u201cPelle\u201d –\u00a0 Inglobo oggetti, legni portati dal mare, immagini abbandonati o comunque scartati che trovo in luoghi diversi ma che in comune hanno la destinazione finale tra i rifiuti. Ho lavorato su meravigliosi pezzi arrugginiti, come frammenti di scatole o barattoli in latta. Tutte forme del \u201cpresente\u201d che raccontano un misterioso passato, modellati dal tempo, dalle intemperie e dalla natura in modo straordinario, impensabile per noi umani. Veri capolavori!\u201d. Li raccolgo e offro loro una seconda possibilit\u00e0. Una nuova vita all\u2019interno dei miei quadri.\u00a0 Della ruggine mi affascinata\u00a0 il colore, il micro spessore, la\u00a0 fragile stratificazione che\u00a0 fermo e \u201csalvo\u201d inglobando l\u2019oggetto nella resina dove inizia la famosa seconda vita… Mi piacerebbe poter ascoltare cosa raccontano questi oggetti, la loro storia, da dove arrivano..\u00a0 Un altro materiale che lavoro con soddisfazione \u00e8 il cemento; recentemente sto sperimentando un particolare tipo di calcestruzzo, che mi consente di plasmare sempre con l\u2019obiettivo finale di immortalare il tempo o custodirne le impronte\u201d. Il grande amore per il maestro Alberto Burri\u00a0 non pu\u00f2 che attirarla e provocarla nei reticoli crepati, (i famosi \u201cCretti\u201d ndr), superfici corrose dal tempo dalle quali sembra affiorare una sorta di \u201csofferenza\u201d della materia.\u00a0 \u201cMi piace la decadenza,\u00a0 ha un suo fascino. Sono attirate dalle cose antiche, consumate, vissute…\u00a0 Ho una forte attrazione per alcuni elementi decorativi come ad esempio i bassorilievi\u00a0 che vedo su alcuni palazzi, purtroppo sempre posizionati in angoli bui o ad altezze scomode. Mi piace scoprirli e riprodurli, questa volta con matite e acquerelli, per farli tornare a vivere e dar loro maggior visibilit\u00e0\u201d. Hai uno stile inconfondibile: ricco,barocco. Pare che gli artisti ad un certo punto della vita vogliano tutti trovare l\u2019essenza. Tendono a togliere forme, colore. La sintesi insomma…. Sacrificare la materia quel giorno sar\u00e0 una sofferenza per te? \u201cIn realt\u00e0 devo dire che questa esigenza di \u201cpulire\u201d, togliere e rimpicciolire, mi sta accadendo proprio con un lavoro al quale mi sto dedicando. Vecchie ante di mobili cinesi, naturalmente corrose, tarlate, trovate da un rigattiere, sulle quali dipingo piccoli quadri. Un discorso un po\u2019 pi\u00f9 essenziale rispetto a prima .Quindi posso dire che sto cercando anch\u2019io la sintesi ma….. quando vedo portali gotici,\u00a0 decorazioni barocche ricche d\u2019oro e di forme… beh… mi ribolle il sangue… Mi piace troppo!\u201d.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Qualcuno la chiama \u201cPelle\u201d, altri\u00a0 \u201cLa fata porpora\u201d ma, dietro ad entrambi gli pseudonimi c\u2019\u00e8 solo lei,\u00a0 Stefania Pellegatta, che ha scelto di assumere due differenti firme dedicando la prima alla produzione pittorica e la seconda alla linea decorativa. 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