{"id":41850,"date":"2017-12-16T10:00:07","date_gmt":"2017-12-16T09:00:07","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=41850"},"modified":"2017-12-18T10:25:33","modified_gmt":"2017-12-18T09:25:33","slug":"larte-liberta-enrico-baj-alla-fondazione-marconi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/larte-liberta-enrico-baj-alla-fondazione-marconi\/","title":{"rendered":"L’ARTE E’ LIBERTA’. ENRICO BAJ ALLA FONDAZIONE MARCONI"},"content":{"rendered":"
Tre sono i motivi che autorizzano i visitatori a muoversi liberamente nel visitare la retrospettiva \u201cL\u2019Arte \u00e8 libert\u00e0\u201d dedicata a Enrico Baj presso la Fondazione Marconi in collaborazione con l\u2019Archivio Baj di Vergiate.
\nTale indipendenza \u00e8 concessa dall\u2019allestimento non cronologico delle opere, dall\u2019indole anarchica dell\u2019artista e dall\u2019invito alla libert\u00e0 presente nel titolo.
\nLiberi quindi.
\nVi sono opere d\u2019arte che hanno, a fronte di autorevoli saggi, identica pregnanza storica e politica.
\nCos\u00ec \u00e8 \u201cI funerali dell\u2019anarchico Pinelli\u201d (1972) tela di 12 x 6 capace di concentrare in s\u00e9, oltre al tenore creativo, una pagina di storia dove tensioni politiche e sociali portarono a quella che venne definita \u201cStrage di stato\u201d, che vide nella bomba alla Banca dell\u2019Agricoltura in Piazza Fontana l\u2019implicazione di frange d\u2019estrema destra, affiancate da\u00a0 parti deviate dei servizi segreti.<\/p>\n
L’opera, strutturata come un piano teatrale pone gli uni di fronte agli altri operai e forze dell\u2019ordine, un attimo prima che scocchi la scintilla che porter\u00e0 agli scontri di piazza e agli anni di piombo.<\/p>\n
Ma quell\u2019\u2019opera, ai cui piedi giacciono brandelli di stoffa come dopo uno scontro di piazza, racchiude anche l\u2019impegno militante e creativo di chi l\u2019ha concepita; a quel lavoro non poteva che seguire il ciclo dell\u2019 Apocalisse.<\/p>\n
Baj (Milano 1924 \u2013 Vergiate 2003) fu sempre uomo e artista contro l\u2019anacronismo e l\u2019opportunistica arbitrariet\u00e0 di ogni potere costituito mettendo in atto, con dissacrante ironia, opere come Dame e Generali: personaggi infiocchettati e stracolmi di medaglie, accompagnati da nobildonne tronfie nel portamento e cariche di orpelli d\u2019ogni tipo. Sceneggiata resa ancora pi\u00f9 evidente dalla serie Cornici e Parate militari.<\/p>\n
Mai sazio intellettualmente, Baj fonda nel 1951 con Sergio Dangelo, il Movimento Nucleare.<\/p>\n
Alcuni anni dopo conosce Asger Jorn con il quale fonda Il Movimento Internazionale per Bauhaus Immaginista.<\/p>\n
Dopo importanti mostre in Francia e a New York, Andr\u00e9 Breton lo invita a esporre con i surrealisti dedicandogli, nel 1963, un saggio pubblicato sulla prestigiosa rivista L\u2019Oeil, sino ad arrivare nel \u201967 alla collaborazione con lo Studio Marconi.<\/p>\n
Divertita e surreale la parentesi dedicata alla Patafisica.<\/p>\n
Lo spazio al secondo piano della Fondazione \u00e8 riservato al periodo Nucleare, quale preoccupato monito nei confronti di tale deriva, descritto con opere come \u201cPiccolo bambino con i suoi giochi\u201d del 1952 e \u201cDue personaggi notturni\u201d, a dimostrazione di quanto Enrico Baj fosse profondamente calato nella realt\u00e0 del suo tempo.<\/p>\n
Chi con l\u2019anagrafe \u00e8 sino a oggi riuscito a stipulare un contratto lungo alcuni decenni e abita sulle rive del Ticino ha un netto di ricordo di Enrico Baj, seduto al Bar Commercio di Sesto Calende, in amichevole compagnia di alcuni artisti locali.<\/p>\n
Enrico Baj \u2013 \u201cL\u2019Arte \u00e8 libert\u00e0\u201d, Milano, Fondazione Marconi, Via Tadino 15. Fino al 27 gennaio 2018.<\/p>\n
Orario: marted\u00ec \u2013 sabato 10-13\/15-19 (chiuso dal 23 dicembre all\u20198 gennaio). Ingresso libero<\/p>\n
Mauro Bianchini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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