{"id":41876,"date":"2017-12-22T12:36:10","date_gmt":"2017-12-22T11:36:10","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=41876"},"modified":"2017-12-22T12:45:39","modified_gmt":"2017-12-22T11:45:39","slug":"n-a-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/n-a-2\/","title":{"rendered":"L’ALBERO DI NATALE, CHE ORIGINI HA?"},"content":{"rendered":"
Quando si pensa all\u2019albero della vita nelle sue rappresentazioni artistiche<\/strong>\u00a0viene subito in mente il celebre pannello di\u00a0Gustav Klimt\u00a0<\/strong>ideato per il fregio della sala da pranzo di\u00a0palazzo Stoclet<\/strong>, a Bruxelles tra il 1905 e il 1909.<\/p>\n E perch\u00e9 non citare l’imponente Ultima Cena<\/strong> realizzata ad affresco da Taddeo Gaddi<\/strong> nel refettorio della Basilica di Santa Croce<\/strong> a Firenze nel 1340, ove il corpo del Cristo in Croce<\/strong> diventa sorgente di vita<\/strong>?<\/p>\n Si \u00e8 abituati alle raffigurazioni fortemente simboliche dell’albero, cariche di significati spesso\u00a0esoterici<\/strong>\u00a0(come nel caso della Cabala) o\u00a0religiosi<\/strong>\u00a0(come nell\u2019Ebraismo o nel Cristianesimo), cos\u00ec come si \u00e8 abituati alla presenza dell’albero nell’immaginario pagano.<\/p>\n E in questo periodo di feste a quale albero si potrebbe pensare se non a quello di Natale? Sembra che sia stata la citt\u00e0 di Tallin<\/strong>, nel lontano 1441, la prima a far erigere nella Piazza del Municipio un grande abete, attorno al quale, secondo una bizzarra usanza, giovani scapoli ballavano alla ricerca dell’anima gemella. Anche Riga<\/strong> per\u00f2 concorre al titolo di citt\u00e0 sede del primo vero albero di Natale, l\u00ec addobbato nel 1510 e ricordato da una targhetta che cita “Il primo albero di Capodanno<\/em>”\u00a0in otto lingue diverse.<\/p>\n <\/p>\n Quasi certamente l’albero di Natale trae le sue origini da un antico rito pagano che consisteva nel portare in casa, prima dell’arrivo dell’anno nuovo, un ramo d’abete beneaugurante. In Germania<\/strong> nel Medioevo<\/strong> si diffuse poi la tradizione degli Adam und Eva Spiele<\/em>\u00a0– letteralmente il\u00a0Gioco di Adamo ed Eva<\/em> –\u00a0una sorta di rappresentazione scenografica del Paradiso Terrestre allestita nelle chiese per la Vigilia di Natale. Si decise di utilizzare, per questa messa in scena, grandi abeti sempreverdi che, nel folclore tedesco, assumo il significato di\u00a0albero cicogna<\/em> (l’albero della vita cristiano, dal quale la levatrice scuote i neonati.) In letteratura il primo a citare l’albero di Natale fu Johann Wolfgang Goethe<\/strong> ne “I dolori del giovane Werther”<\/strong> e nell’epoca del Romanticismo nacque la famosa canzona “Oh Tannenbaum, oh Tannenbaum”<\/strong>.<\/p>\n <\/p>\n Nel XX secolo la tradizione dell’albero di Natale, considerato spregevolmente protestante, prende piede anche nel mondo cattolico. E oggi, a distanza di pi\u00f9 di un secolo, non potremmo immaginarci un Natale senza uno splendido albero addobbato a festa.<\/p>\n <\/p>\n Un Buon Natale a tutti voi!<\/p>\n Giulia Lotti<\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Quando si pensa all\u2019albero della vita nelle sue rappresentazioni artistiche\u00a0viene subito in mente il celebre pannello di\u00a0Gustav Klimt\u00a0ideato per il fregio della sala da pranzo di\u00a0palazzo Stoclet, a Bruxelles tra il 1905 e il 1909. E perch\u00e9 non citare l’imponente Ultima Cena realizzata ad affresco da Taddeo Gaddi nel refettorio della Basilica di Santa Croce […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":42015,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1],"tags":[],"yoast_head":"\n