{"id":42161,"date":"2017-12-19T13:00:08","date_gmt":"2017-12-19T12:00:08","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42161"},"modified":"2017-12-19T10:13:03","modified_gmt":"2017-12-19T09:13:03","slug":"larte-la-scuola","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/larte-la-scuola\/","title":{"rendered":"L\u2019ARTE E LA SCUOLA"},"content":{"rendered":"
\u201cLa Scuola deve insegnare ai giovani cos\u2019\u00e8 la Bellezza<\/b><\/span><\/span>\u201d. E\u2019 uno dei compiti importanti del nostro Sistema dell\u2019Istruzione, che dev\u2019essere assunto con grande consapevolezza e anche con orgoglio. Lo sottolinea <\/span><\/span>Claudio Merletti, dirigente amministrativo dell\u2019Ufficio scolastico Territoriale di Varese e dirigente reggente dell\u2019UST di Como e di Monza e Brianza<\/b><\/span><\/span>. <\/span><\/span><\/p>\n \u201cPer parlare d’Arte rispetto alla scuola dovremmo considerare i differenti linguaggi usati per affrontare le diverse espressioni. <\/span><\/span>Il nostro territorio \u00e8 un universo di storia dell’arte viva<\/b><\/span><\/span>, \u00e8 ricchissimo di elementi artistici sia antichi, sia moderni: si va dalla Civilt\u00e0 di Golasecca a tutti i suoi sviluppi, dove \u00e8 sempre centrale la testimonianza delle rappresentazioni artistiche connesse alla storia complessiva, a quella religiosa e all\u2019analisi del senso della vita. Le varie generazioni si sono espresse in modi sempre nuovi, fino ad arrivare al Maga di Gallarate, dove la sedimentazione di una serie di opere del design italiano e pittoriche \u00e8 di una rilevanza assoluta\u201d.<\/span><\/span><\/p>\n \u201cPer la nostra Scuola il grande libro di testo dell’Arte \u00e8, prima di tutto, un libro vivo, concreto, legato al nostro ambiente<\/b><\/span><\/span>. Il <\/span><\/span>Sacro Monte<\/b><\/span><\/span> \u00e8 il centro, l\u2019ombelico, di questo tipo di ragionamento ed \u00e8 qui, utilizzabile, a portata di mano\u201d. <\/span><\/span><\/p>\n VALENZA DEL TERRITORIO E DEL \u2018MADE IN ITALY\u2019<\/b><\/span><\/span><\/p>\n \u201cUn <\/span><\/span>primo elemento<\/b><\/span><\/span>, quindi, \u00e8: <\/span><\/span>apparteniamo al nostro territorio e alla sua storia<\/b><\/span><\/span>. <\/span><\/span>La Scuola non pu\u00f2 che essere un rifornitore d’identit\u00e0 e di attenzione, di utilizzo di presa di possesso materiale, percettiva e fisica di questo territorio<\/b><\/span><\/span>. Ritengo che moltissime scuole lavorino in questa direzione. Negli ultimi decenni si \u00e8 forse un po\u2019 persa un’abitudine antica del sistema dell\u2019istruzione italiana, cio\u00e8 quella di muoversi nei nostri paesi, nelle nostre citt\u00e0, sul nostro territorio. E\u2019 come se, in questa civilt\u00e0 virtuale, mancasse la percezione dell\u2019importanza di una realt\u00e0 fisica che dovrebbe riprendere consistenza in quanto fase non eludibile. <\/span><\/span>Bisognerebbe tornare sul territorio: assaggiarlo, fruirne, cibarsene\u201d<\/b><\/span><\/span>. <\/span><\/span><\/p>\n \u201cUn <\/span><\/span>secondo elemento<\/b><\/span><\/span>,<\/span><\/span> <\/b>pi\u00f9 generale, \u00e8 l’enormit\u00e0 della nostra Storia. Il \u201c<\/span><\/span>made in Italy<\/b><\/span><\/span>\u201d non \u00e8 una casuale successione di personaggi geniali. La stessa qualit\u00e0 e capacit\u00e0 di rappresentazione di abiti, piuttosto che di modelli automobilistici, o di elementi di arredo e quant’altro, prende il via da motori storici rilevanti.<\/span><\/span> Nasce dal Rinascimento, dalla ricostruzione di una Visione del Mondo che ha saputo rimettere insieme i nostri valori e le nostre tradizioni giudaico-cristiane e una capacit\u00e0 assoluta, unica di configurazioni in termini nuovi: architettonici, pittorici, scultorei<\/b><\/span><\/span>. Basti pensare all\u2019opera di artisti come Michelangelo, Leonardo, Raffaello …\u201d.<\/span><\/span><\/p>\n \u201cSono le <\/span><\/span>nostre importanti radici<\/b><\/span><\/span>, che ci permettono di muoverci con consapevolezza nel mondo del mercato e della comunicazione. Ci danno la possibilit\u00e0 e l\u2019obbligo di attingere a queste lezioni enormi che sono nel nostro DNA, sono nella nostra cultura, piuttosto che nel nostro territorio\u201d. <\/span><\/span><\/p>\n \u201cSe manca questa consapevolezza non andiamo da nessuna parte.<\/span><\/span> E\u2019 un elemento espressamente previsto entro l’articolazione dei nostri curricula<\/b><\/span><\/span>; <\/span><\/span>credo vada giocato sull’estensione orizzontale dell’intero fronte della nostra formazione<\/b><\/span><\/span>. Non riguarda solo i licei artistici, riguarda tutti: licei e istituti tecnici e professionali. <\/span><\/span>Il Bello e la Bellezza come dimensioni irrinunciabili di una visione della vita e del lavoro<\/b><\/span><\/span>\u201d.<\/span><\/span><\/p>\n NUOVI OBIETTIVI FOTMATIVI ARTISTICI<\/b><\/span><\/span><\/p>\n \u201cIn questo periodo <\/span><\/span>la scuola sta attivando due Poli della Creativit\u00e0 e dell’Arte<\/b><\/span><\/span> – spiega il dirigente Merletti – che sono collocati uno presso gli Istituti Comprensivi Maino e Dante, con la dirigenza di Daniele Chiffi, per la Zona Sud delle scuole, e uno presso l\u2019IC Dante di Varese di Mariarosa Rossi per la Zona Nord.<\/span><\/span><\/p>\n Si tratta di uno strumento che non \u00e8 stato ancora formalizzato, ma che stiamo animando e costruendo proprio su delega dei dirigenti, quindi con una consegna diretta di guardare a tutte le attivit\u00e0 artistiche gi\u00e0 in movimento e ai possibili raccordi con le centrali pi\u00f9 specialistiche, come i due Licei Musicali Malpiero e Manzoni di Varese o il Liceo Coreutico Bausch di Busto Arsizio e i Licei Artistici. Si potranno cos\u00ec <\/span><\/span>scambiare comunicazioni, informazioni e anche formazione rispetto ai docenti, dove chi pi\u00f9 specializzato aiuta il sistema nel suo insieme<\/b><\/span><\/span>. <\/span><\/span><\/p>\n <\/a>Uno degli elementi su cui si sta ragionando \u00e8 quello della <\/span><\/span>ricollocazione dell’Orchestra Giovanile Studentesca<\/b><\/span><\/span>, quella che una decina di anni fa fu all’origine di un percorso meritorio. Ora che ci sono i due Licei Musicali l\u2019idea dell\u2019orchestra va ripensata nella logica di portare creativit\u00e0 attiva in particolare nelle scuole del primo ciclo. Oggi abbiamo tredici scuole con indirizzo musicale \u2013 conclude con orgoglio Merletti – solo qualche anno fa erano due. E\u2019 importante, purch\u00e9 questo percorso non venga inteso come specializzante, ma come <\/span><\/span>Formazione al Bello<\/b><\/span><\/span>\u201d.<\/span><\/span><\/p>\n https:\/\/www.danteweb.gov.it\/cms\/i-nostri-plessi\/dante-alighieri\/<\/a><\/p>\n