{"id":42495,"date":"2018-01-05T13:35:58","date_gmt":"2018-01-05T12:35:58","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42495"},"modified":"2018-01-05T16:17:41","modified_gmt":"2018-01-05T15:17:41","slug":"lattivismo-ecologico-la-pittura","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/lattivismo-ecologico-la-pittura\/","title":{"rendered":"L\u2019ATTIVISMO ECOLOGICO ATTRAVERSO LA PITTURA"},"content":{"rendered":"
Varese \u2013 Jernej Forbici \u00e8 nato nel 1980 in Slovenia. vicino a Kidri\u010devo, una cittadina industriale dove si produceva alluminio ed \u00e8 oggi circondata da discariche di rifiuti tossici. Forbici ha fatto della sua arte una denuncia contro i danni che l\u2019uomo sta infliggendo alla Natura<\/strong>. Forbici rappresenta la nuova arte slovena<\/strong>, arricchita dalle esperienze fatte nel corso dei suoi studi e viaggi. Dal 1999 le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in diversi stati europei, negli Stati Uniti, in Canada, Argentina e Cina. Ha anche partecipato a numerose Biennali: a Pordenone (2003), Praga (2005) e Venezia (2007, 2011).<\/p>\n <\/p>\n Intrecciando lo stile classico della pittura veneziana con stili e tecniche contemporanee Forbici tocca tematiche importanti. Ogni suo dipinto \u00e8 diverso dall\u2019altro, ma in tutti si percepisce il dolore della Natura<\/strong>. Fiori delicati volteggiano nello spazio, le acque del fiume scorrono luninose – in un richiamo ai paesaggisti dell\u2019Ottocento – e dei graffi incidono la superficie. Squarci, linee e distruzione che coprono come un velo sottile la bellezza. La trama sottile di una barriera che vuole risvegliare la coscienza di chi guarda e il suo senso di responsabilit\u00e0<\/strong>. Spesso Forbici ritrae la regione slovena chiamata Halda<\/strong>, un territorio noto per il profondo inquinamento dovuto alle miniere di bauxite. L\u2019immagine del disastro ecologico<\/strong>. Nei suoi paesaggi lo sguardo viene catturato dall\u2019aria e dallo spazio: si percepiscono volumi e distanze e subito affiora la domanda \u2018\u00e8 tutto vero o solo immaginato?\u2019.<\/p>\n Quello di Jernej Forbici \u00e8 un messaggio forte,<\/strong> al punto che nel 2009 l\u2019Accademia di Belle Arti di Venezia gli ha dedicato una retrospettiva ai Magazzini del Sale, curata dal suo docente Carlo Di Raco. E, ancora, nel 2011, dopo aver pubblicato la sua prima monografia e presentato cinque retrospettive<\/strong> in Italia e Slovenia, \u00e8 stato invitato a partecipare alla mostra \u2018Il fuoco della natura\u2019 a Trieste.<\/p>\n Negli anni successivi tanti sono stati i riconoscimenti internazionali<\/strong> tributati all\u2019artista sloveno, che ha approfondito lo studio dei maestri inglesi e, dal 2013 al 2017, ha presentato interessanti progetti<\/strong> in gallerie private e Istituzioni pubbliche in Italia e all\u2019estero (Venezia, Varese, Milano, Latina, Piacenza, Montesarchio, Vienna, Maribor e Lussemburgo).<\/p>\n <\/p>\n A partire dal 14 gennaio 2018 la galleria Punto sull\u2019Arte di Varese dedica \u00a0a Jernej Forbici la personale dal titolo \u2018Welcome to the final show\u2019<\/strong>, dove le opere, inedite, saranno divise in due spazi espositivi distinti. Narrano infatti, anche cronologicamente, un prima e un dopo: l\u2019attualit\u00e0 del paesaggio – gi\u00e0 compromesso dai comportamenti umani – e un futuro in cui fauna e flora potrebbero esser solo un ricordo visibile \u201csottovetro\u201d.<\/p>\n Sofia Macchi<\/strong>, che ha aperto nel 2011 la galleria di Viale Sant\u2019Antonio, ha iniziato gi\u00e0 allora la sua collaborazione con Forbice, e racconta \u201cho visto per la prima voltail suo lavoro nel 2010 a Milano, nell\u2019ambito della fiiera \u201cAffordable Art\/Arte Accessibile\u201d, a quel tempo era un artista della galleria Bianca Maria Rizzi. Ho visto da lontano la sua opera, immensa, con i fiori in primo piano e un sentiero. Veniva voglia di entrare e passeggiare al suo interno. Ha proprio toccato le mie corde e mi ha comunicato delle emozioni. E\u2019 questo che io cerco nei lavori degli artisti di Punto sull\u2019Arte, quando si esce dalla galleria si deve continuare a pensare a quell\u2019opera, perch\u00e9 ci ha parlato profondamente. <\/strong>Ancora oggi, ogni dipinto di Forbici mi emoziona. E\u2019 un artista che amo profondamente: quando \u00e8 stata aperta la galleria nel 2011 erano esposte delle sue opere insieme con quelle di altri due artisti. \u201cWelcome to the Final Show\u201d \u00e8 la sua quarta personale presentata da Punto sull\u2019Arte\u201d.<\/p>\n \u201cScelgo ogni artista esposto nella galleria a partire dalle emozioni<\/strong> \u2013 spiega ancora la Macchi – cerco sempre qualcosa che esporrei anche in casa mia, qualcosa che mi faccia provare un sentimento particolare. Non mi interessa se l\u2019artista sia conosciuto o no, l\u2019importante \u00e8 che mi abbia colpito. Senza mai dimenticare la tecnica, che \u00e8 molto importante:<\/strong> gli artisti devono sapere quello che fanno, devono sapere dipingere. Non basta solo un pensiero, un\u2019idea. Voglio che quando si entra in galleria e si guardano le opere esposte non ci sia bisogno di una spiegazione. Dev\u2019essere una cosa diretta. L\u2019emozione che \u00e8 arrivata a me deve arrivare anche agli altri\u201d<\/strong>.<\/p>\n JERNEJ FORBICI, Welcome to the final show<\/strong>, 14 Gennaio \u2013\u00a0 17 Febbraio 2018\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 PUNTO SULL\u2019ARTE, Viale Sant\u2019Antonio 59\/61, Varese\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Marted\u00ec – Sabato: h 10-13 e 15-19; Domenica 14 e 21 Gennaio h 15-19\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Catalogo con testo critico di Ermanno Tedeschi <\/strong><\/p>\n Chiara Ambrosioni<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Varese \u2013 Jernej Forbici \u00e8 nato nel 1980 in Slovenia. vicino a Kidri\u010devo, una cittadina industriale dove si produceva alluminio ed \u00e8 oggi circondata da discariche di rifiuti tossici. 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\nDopo aver studiato al \u2018College for Visual Arts\u2019 di Lubiana<\/strong>, si \u00e8 laureato in Pittura e in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Venezia<\/strong>. Oggi vive e lavora tra la sua Kidri\u010devo e Ptuj in Slovenia e Vicenza.<\/p>\n