{"id":42517,"date":"2018-01-12T13:27:58","date_gmt":"2018-01-12T12:27:58","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42517"},"modified":"2018-01-12T12:17:45","modified_gmt":"2018-01-12T11:17:45","slug":"salgado-quel-deserto-fiamme-25-anni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/salgado-quel-deserto-fiamme-25-anni\/","title":{"rendered":"SALGADO: QUEL DESERTO DI FIAMME 25 ANNI DOPO"},"content":{"rendered":"
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Il mese di Febbraio del 1991 segn\u00f2 la fine della guerra del Golfo<\/strong>; secondo un piano\u00a0prestabilito, i soldati iracheni in ritirata diedero fuoco a 600 pozzi di petrolio creando una catastrofe ambientale apocalittica. A\u00a0testimoniare la tragicit\u00e0 di quell’evento e i disperati tentativi di porre argine alla fuoriuscita di petrolio e ai conseguenti incendi, fu la documentazione fotografica di Salgado<\/strong>.<\/p>\n Nato nel 1944 in Brasile a Aimor\u00e9s Minas Gerais, Salgado \u00e8 considerato uno dei pi\u00f9 grandi fotografi in attivit\u00e0. Prima di fondare con la moglie, L\u00e8ila Wanick, Amazonas Images<\/strong><\/em>, ha lavorato per molti anni per la Magnum<\/em>. Sebastiao Salgado<\/strong> – “Kuwait, un deserto di fiamme<\/em>“, Milano Galleria Forma Meravigli, via Meravigli 5. Mauro Bianchin<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il mese di Febbraio del 1991 segn\u00f2 la fine della guerra del Golfo; secondo un piano\u00a0prestabilito, i soldati iracheni in ritirata diedero fuoco a 600 pozzi di petrolio creando una catastrofe ambientale apocalittica. A\u00a0testimoniare la tragicit\u00e0 di quell’evento e i disperati tentativi di porre argine alla fuoriuscita di petrolio e ai conseguenti incendi, fu […]<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":42519,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nNel 2013 dalla pubblicazione del volume “Dalla mia terra alla terra<\/strong>“<\/em> Wim Wenders ha tratto il film “Il sale della terra<\/em>” che ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in tutto il mondo.
\nAttualmente Salgado ricopre il ruolo di Ambasciatore dell’UNICEF<\/strong>, \u00e8 membro onorario dell’Accademia of Arts and Sciences<\/strong> negli Stati Uniti e nel 2016 gli \u00e8 stata conferita la Legion d’Onore<\/strong> in Francia.
\nAttualmente vive e lavora a Parigi.
\nCon uno scarto temporale di venticinque anni, il fotografo brasiliano<\/strong> \u00e8 tornato su quelle immagini proponendo 35 lavori<\/strong>, tra cui alcuni inediti, rafforzati dalla severit\u00e0 del bianco e nero.
\nCome fossilizzati dalla violenza delle fiamme e dall’impasto di petrolio e terra, gli uomini impegnati nell’impresa dello spegnimento, sono colti in momenti di esasperato lavoro ma anche in condizioni di resa e sfinimento<\/strong>.
\nNella pregnante mescolanza materica composta da fisicit\u00e0 e elementi naturali emergono le drammatiche proporzioni di quell’evento epocale<\/strong>, tra i limiti umani e la violenza messa in atto nei confronti della natura.<\/p>\n
\nFino al 28 Gennaio<\/strong>. Orario: mercoled\u00ec – domenica 11 – 20.<\/p>\n