{"id":42623,"date":"2018-01-13T13:30:13","date_gmt":"2018-01-13T12:30:13","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42623"},"modified":"2018-01-13T14:59:35","modified_gmt":"2018-01-13T13:59:35","slug":"arte-fede-tradizione-la-festa-santantonio-varese","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/arte-fede-tradizione-la-festa-santantonio-varese\/","title":{"rendered":"ARTE, FEDE E TRADIZIONE: LA FESTA DI SANT\u2019ANTONIO A VARESE"},"content":{"rendered":"
Ogni anno lo stesso affascinante copione<\/strong> \u2013 possibile grazie all\u2019attenta organizzazione del Sant\u2019Antonio<\/strong>, cui si attribuiscono poteri taumaturgici<\/strong>, \u00e8 descritto dall\u2019agiografia (la letteratura relativa ai santi) come un combattente contro i demoni e le malattie<\/strong>.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Il suo dies natalis coincide per la Chiesa Cattolica con il giorno della sua morte, il 17 gennaio 356<\/strong>.<\/p>\n Invocato a protezione della peste, di morbi contagiosi e dell\u2019omonimo fuoco, \u00e8 sempre raffigurato con un maiale al suo fianco<\/strong>. La storia narra che a seguito del trasporto delle sue reliquie nella chiesa di Saint-Antoine de Viennois<\/strong> l\u2019incessante pellegrinaggio di malati bisognosi di cure costrinse gli Antoniani a erigere, nei pressi della chiesa, un vero e proprio ospedale e ad utilizzare i maiali come fonte di sostentamento.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Da qui la nomina di Sant\u2019Antonio Abate quale protettore degli animali domestici<\/strong>.<\/p>\n La chiesa dedicata a Sant\u2019Antonio a Varese<\/strong>, edificata sull’antica piazza del mercato del bestiame (oggi Piazza della Motta), su ci\u00f2 che rimaneva di un antico oratorio, risale al XVI secolo<\/strong>.<\/p>\n In netto contrasto con la sobria facciata esterna, l\u2019interno<\/strong> conserva una ricca decorazione ad Basti pensare alla decorazione a soggetto mitologico dell\u2019ex Casa Alemagna<\/strong>, una serie di affreschi strappati dal restauratore Lotti sul finire degli anni \u201960 del secolo scorso e oggi conservati al Castello di Masnago; al vasto ciclo di Villa Bossi Tettoni Castellani Benizzi e Villa Bossi Zampolli<\/strong>, entrambe ad Azzate; a quello di Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno<\/strong>, alla chiesa parrocchiale di Castello Cabiaglio<\/strong>\u2026<\/p>\n I due si ispirarono, per la decorazione della volta<\/strong>, oggetto di un recente restauro (2008), allo schema iconografico tradizionale della cupola aperta verso il cielo, con un tripudio di colori e <\/strong>un apparato architettonico dipinto di tutto rispetto<\/strong>.<\/p>\n Collocata nell\u2019abside della chiesa, la statua lignea del Santo<\/strong> risulta essere coeva al pregevole coro, opera dell\u2019intagliatore Marco Antonio Bernascon<\/strong>i (1604). Nelle nicchie laterali fanno capolino, invece, i quattro santi anacoreti in terracotta<\/strong> (1613-1623) attribuiti alla mano di Francesco Selva<\/strong>.<\/p>\n Festa di Sant\u2019Antonio<\/strong> Giulia Lotti<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Ogni anno lo stesso affascinante copione \u2013 possibile grazie all\u2019attenta organizzazione del comitato promotore dei Monelli della Motta capitanati da Giuseppe Redaelli con la collaborazione del Gruppo alpini di Varese \u2013 si ripete: la catasta di legna preparata il giorno prima dai Monelli al centro di Piazza della Motta, il bancone gastronomico di fianco alla […]<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":42625,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1,51],"tags":[400,399],"yoast_head":"\n
\ncomitato promotore dei Monelli della Motta<\/strong> capitanati da Giuseppe Redaelli<\/strong> con la
\ncollaborazione del Gruppo alpini di Varese<\/strong> \u2013 si ripete: la catasta di legna preparata il giorno
\nprima dai Monelli al centro di Piazza della Motta, il bancone gastronomico di fianco alla
\nchiesa, le bancarelle lungo la Via Carrobbio, la benedizione del Prevosto e l\u2019accensione del fal\u00f2
\nda parte del Sindaco e di altre autorit\u00e0 cittadine, i \u2018bigliettini\u2019 colmi di speranze e buoni
\npropositi, la tradizionale benedizione degli animali sul sagrato della chiesa il giorno
\nsuccessivo.
\nLa tradizionale festa di Sant\u2019Antonio Abate<\/strong> rappresenta per la citt\u00e0 di Varese un
\nimportante bagaglio culturale, un rito tramandato di generazione in generazione<\/strong>, un
\nvero e proprio tesoro che rientra a pieno nella definizione di Patrimonio Culturale<\/strong>
\nImmateriale<\/strong> (Convenzione del 2003 art. 2).<\/p>\n
\naffresco di mano di Giovanni Battista Ronchelli e Giuseppe Baroffio<\/strong> datata 1756. Un\u2019accoppiata vincente quella dei due artisti, il Ronchelli pittore e il Baroffio quadraturista, <\/strong>molto attiva in questi anni nella Provincia di Varese<\/strong>.<\/p>\n
\nDomenica 14 gennaio<\/strong> ore 16.00 concerto del vocal ensemble \u201cThe Blossomed Voice\u201d \u2013
\nChiesa di Sant\u2019Antonio Abate
\nMarted\u00ec 16 gennaio<\/strong>: 10.30 celebrazione eucaristica e benedizione delle candele, alle
\n18.00 celebrazione eucaristica, mentre alle 21.00 accensione del Fal\u00f2 di Sant\u2019Antonio \u2013
\nChiesa di Sant\u2019Antonio Abate\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Mercoled\u00ec 17 gennaio<\/strong> \u2013 Festa patronale della comunit\u00e0 pastorale.
\nAlle 12.00 : benedizione degli animali e dei pani e lancio dei palloncini<\/p>\n