{"id":42709,"date":"2018-01-19T13:29:39","date_gmt":"2018-01-19T12:29:39","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42709"},"modified":"2018-01-19T14:32:37","modified_gmt":"2018-01-19T13:32:37","slug":"take-me-im-yours-reinventa-le-regole-con-cui-si-fa-esperienza-di-unopera-darte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/take-me-im-yours-reinventa-le-regole-con-cui-si-fa-esperienza-di-unopera-darte\/","title":{"rendered":"Take Me (I\u2019m Yours) reinventa le regole con cui si fa esperienza di un\u2019opera d\u2019arte"},"content":{"rendered":"
Domenica 14 gennaio all\u2019Hangar Bicocca<\/a> si \u00e8 chiusa l\u2019esposizione Take me (I\u2019m yours)<\/strong> con la giornata evento Generosity che ha visto alternarsi performance e conferenze <\/p>\n Rompendo ogni canone, i visitatori di Take Me (I\u2019m Yours) <\/strong>possono fare tutto quello che \u00e8 di norma vietato in un museo: toccare, usare, modificare, consumare o indossare i lavori<\/strong>; possono perfino comprarli, prenderli gratuitamente o anche portarli via lasciando in cambio cimeli personali.
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\nAlcuni esempi? Or not<\/strong> (2017) di Dominique Gonzalez-Foerster<\/a> \u00e8 un\u2019opera che esiste attraverso il coinvolgimento dei visitatori che sono invitati a sedersi e a iniziare un dialogo fra loro scegliendo quale ruolo assumere: se dispensare consigli oppure riceverli. Francesco Vezzoli<\/a>, invece, ha messo a disposizione un disegnatore per chiunque voglia farsi ritrarre.<\/p>\n