{"id":42839,"date":"2018-01-27T13:25:11","date_gmt":"2018-01-27T12:25:11","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42839"},"modified":"2018-01-26T19:34:59","modified_gmt":"2018-01-26T18:34:59","slug":"giornata-della-memoria-riscoprire-primo-levi-un-libro-immagini-testi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giornata-della-memoria-riscoprire-primo-levi-un-libro-immagini-testi\/","title":{"rendered":"Giornata della memoria: riscoprire Primo Levi in un libro di immagini e testi"},"content":{"rendered":"
Milano – Si intitola \u201cAlbum Primo Levi\u201d il volume realizzato da Einaudi con il contributo di Roberta Mori e Domenico Scarpa, consulenti del Centro internazionale di Studi Primo Levi<\/strong> e presentato qualche giorno fa alle Gallerie d\u2019Italia in piazza della Scala.<\/p>\n Un lavoro che non \u00e8 biografia n\u00e9 saggio monografico ma quasi un documentario<\/strong> che, grazie al ricco materiale iconografico (oltre 400 immagini e documenti, spesso inediti), vuole far conoscere il percorso intellettuale e <\/strong>la dimensione poliedrica della personalit\u00e0 di Levi<\/strong>, senza seguire una sequenza cronologica lineare, ma cogliendo la dimensione pi\u00f9 stimolante dei suoi interventi e delle sue citazioni, tra letteratura e cronaca, poesia e ricordo, testimonianza storica e fantasia.<\/p>\n Il libro, inoltre, \u00e8 completato da una graphic novel di Yosuke Taki, intitolata \u201cCarbonio\u201d<\/strong> e ispirata all\u2019omonimo racconto dello scrittore torinese.<\/p>\n Non \u00e8 stato facile per i due curatori inquadrare una personalit\u00e0 poliedrica come Primo Levi, chimico, scienziato, appassionato di montagna, vittima della deportazione, scrittore, traduttore, artista e, per finire, anche giocatore di scacchi<\/strong>. Roberta Mori<\/strong> considera il volume come un prototipo editoriale perch\u00e9 si pu\u00f2 leggere pagina dopo pagina ma anche sfogliare a caso, quasi come \u201cpasseggiando\u201d nel paesaggio che \u00e8 stato ricostruito attorno a Levi, facendosi coinvolgere dai numerosi stimoli, visivi e concettuali disseminati un po\u2019 ovunque.<\/p>\n Domenico Scarpa<\/strong>, ad esempio, ha estrapolato dal libro diversi spunti che riguardano l\u2019interesse di Levi per il gioco degli scacchi<\/strong> che di volta in volta rappresenta memoria, ragionamento, invenzione, responsabilit\u00e0; in una poesia li definisce come i \u201clari \u201c della casa e le mosse sono simili alle scelte che compiamo nella vita: i pezzi che muoviamo all\u2019inizio sono determinanti e da loro dipenderanno le conseguenze delle successive mosse che saremo costretti a compiere<\/strong>. Ecco perch\u00e9 in un articolo, intitolato \u201cGli scacchisti irritabili\u201d del 1981, sottolinea il fatto che ognuno dovrebbe \u201cpagare per le mosse sbagliate che ha fatto in passato\u201d. L\u2019orrore dei campi di concentramento e l\u2019indifferenza Anche Ernesto Ferrero, scrittore e Presidente del Centro Internazionale Studi Primo Levi<\/strong>, ha sottolineato la forza di Levi che ha saputo guardare l\u2019orrore senza tremare<\/strong>, che non si \u00e8 lasciato contagiare dal materiale infetto che era costretto a manipolare. Un libro importante per i giovani<\/strong> che certe volte si lasciano andare ad atteggiamenti di odio tribale, che amano esibire la propria ignoranza come un trofeo, e che dovrebbero, invece, ascoltare la voce sommessa ma onesta di chi ci ha fatto capire che il genere umano \u00e8 capace \u201cdi costruire una mole infinita di dolore<\/strong>; e che il dolore \u00e8 la sola forza che si crei dal nulla, senza spesa e senza fatica. Basta non vedere, non ascoltare, non fare\u201d.<\/p>\n Levi, in altri termini, fa emergere la drammaticit\u00e0 e l\u2019assurdit\u00e0 dell\u2019atteggiamento di indifferenza che \u00e8 ancora oggi l\u2019aspetto pi\u00f9 desolante della tragedia dell\u2019olocausto<\/strong>, perch\u00e9 porta a distruggere la memoria<\/strong> che invece \u00e8 un vaccino prezioso che pu\u00f2 aiutarci, in un mondo cos\u00ec pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la pu\u00f2 e<\/strong>, soprattutto, la deve, usare<\/strong>.<\/p>\n E l\u2019indifferenza \u00e8 anche il nemico contro il quale si \u00e8 sempre battuta Liliana Segre, internata nel campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz, recentemente nominata senatrice a vita, che da anni testimonia il valore della memoria; perch\u00e9 dare testimonianza non \u00e8 un atto spontaneo ma una scelta, un gesto di responsabilit\u00e0.<\/p>\n Album Primo Levi, a cura di Roberta Mori e Domenico Scarpa, Edizioni Einaudi, Saggi, pp.342, \u20ac 60,00.<\/p>\n Ugo Perugini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – Si intitola \u201cAlbum Primo Levi\u201d il volume realizzato da Einaudi con il contributo di Roberta Mori e Domenico Scarpa, consulenti del Centro internazionale di Studi Primo Levi e presentato qualche giorno fa alle Gallerie d\u2019Italia in piazza della Scala. Un lavoro che non \u00e8 biografia n\u00e9 saggio monografico ma quasi un documentario che, […]<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":42872,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,13,45],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nPer Levi gli scacchi<\/strong>, infatti, sono un gioco che non si pu\u00f2 fare con leggerezza<\/strong>, come sostiene in una sua poesia: \u201cIl nostro \u00e8 un gioco serio, non ammette contratti, confusioni e contrabbandi\u201d.<\/p>\n
\n<\/strong>Molto sentita anche la presentazione del Presidente Emerito di Banca Intesa Giovanni Bazoli<\/strong> che descrive Levi come uno scrittore che cercava una forma, un ordine per raccontare il male, la disumanit\u00e0 assoluta entro la quale era finito, senza volerne fare una celebrazione ma, aspirando a trarne un valore pedagogico. Descrivere l\u2019indescrivibile, era per Levi anche il modo di spiegare l\u2019atroce sensazione che lo attanagliava, quasi la colpa di essere sopravvissuto<\/strong>, come scrive in \u201cI sommersi e i salvati\u201d: \u201cHai vergogna perch\u00e9 sei vivo al posto di un altro?\u201d<\/p>\n
\nLevi non si \u00e8 mai considerato scrittore a tutti gli effetti (si definiva semplicemente scrittore della domenica), piuttosto un chimico prestato alla letteratura. E, invece, \u00e8 diventato, suo malgrado, il miglior inviato speciale sui campi di concentramento che si potesse immaginare<\/strong>, senza atteggiarsi a vittima, senza lasciarsi andare a invettive, capace di ricordare che il lager non era un mero accidente della storia ma un aspetto terribile e concreto della vera natura degli uomini.<\/p>\n