{"id":42964,"date":"2018-02-07T13:25:46","date_gmt":"2018-02-07T12:25:46","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42964"},"modified":"2018-02-07T12:11:22","modified_gmt":"2018-02-07T11:11:22","slug":"un-pentagramma-di-successi-vivendo-la-musica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/un-pentagramma-di-successi-vivendo-la-musica\/","title":{"rendered":"Un pentagramma di successi vivendo la musica"},"content":{"rendered":"
Rescaldina, Milano – Nota dopo nota, sono passati vent’anni…… “Due decenni volati, scanditi da tante soddisfazioni, successi e crescendo sempre con lo stesso entusiasmo e passione<\/strong>“. “Fin dall’inizio abbiamo fatto dello slogan ‘La grande musica per tutti’ il nostro modo di essere<\/strong>. – racconta Raimondi – Crediamo che la musica sia un fattore importante per la crescita della persona, una forma di esperienza umana indispensabile<\/strong>. Grazie ai consensi del pubblico, che negli anni aumentava e sosteneva l’associazione, nel 2008 nasce l’Accademia musicale<\/strong>. “Fondamentale poi in questa nostra storia, – precisa Raimondi – il passaggio che ci ha visto affrontare le grandi Opere<\/strong>. Non \u00e8 facile trovare formazioni che abbiano nel proprio repertorio la Nona sinfonia di Beethoven, lo Stabat Mater di Rossini, La Messa dell’Incoronazione di Mozart, Le stagioni di Vivaldi, la Messa da Requiem di Verdi. Ecco quindi che lo slogan ‘La Grande musica per tutti’ diventa il motivo per avvicinare la gente non solo e <\/strong>genericamente all’arte dei suoni, ma anche all’opera dei grandi compositori<\/strong>. “Ed \u00e8 proprio pensando a chi ci segue che vorremmo realizzare un nuovo obiettivo. Assecondare le esigenze del pubblico, \u00e8 una nostra prerogativa in quanto non facciamo mai musica fine a se stessa ma ne spieghiamo il contesto<\/strong>, calandolo nella realt\u00e0 e questo coinvolgimento piace alle persone”.<\/p>\n Sin qui i primi 20 anni dell’Associazione…. E per quanto riguarda il futuro?<\/strong> “Affronteremo musiche diverse passando dalla classica, all’opera lirica, dalla Oggi infatti la musica cambia a velocit\u00e0 incredibile<\/strong>. Ogni anno c’\u00e8 un nuovo talento, una stella nasce e subito viene sostituita… Gli stessi talent, in Tv lo confermano e ‘Amadeus’, tenendo il passo, propone anche musica contemporanea come nell’appuntamento ‘Millenials Music’ (17 marzo a Busto Garolfo) nel quale verranno proposti arrangiamenti su brani di Adele<\/strong> (Adele Laurie Blue Adkins) e di OneRepublic,<\/strong> autori e interpreti che in questo momento sono sulla cresta dell’onda.<\/p>\n Molti i bambini iscritti ai vostri corsi<\/strong>. Da quale strumento sono attratti in particolare?<\/strong> E.Farioli<\/p>\n
\nA pronunciare queste parole, con orgoglio ed insieme emozione, \u00e8 il maestro Marco Raimondi<\/strong>, direttore dell’Associazione musicale Amadeus<\/strong>, una realt\u00e0 nota
\nnell’Altomilanese (e non solo), che ha visto nascere il gruppo contribuendo ai cambiamenti e all’evoluzione: il coro, l’Accademia e l’orchestra.<\/p>\n
\nTutti dovrebbero avvicinarsi a questo mondo, a livello professionale o amatoriale, da spettatore o da musicista, da interprete o autore, non importa. Nel nostro gruppo ci sono
\nprofessionisti, dilettanti,studenti e amatori che insieme, facendo musica sono cresciuti”.
\nIn questo ventennio infatti “Amadeus” ha realizzato oltre 750 concerti<\/strong>, molti dei quali eseguiti in prestigiosi contesti in ambito nazionale e all’estero. Un risultato di spessore se si considera che i primi 4 anni sono stati dedicati alla preparazione..”.<\/p>\n
\n“Quella \u00e8 stata la grande sfida! Sempre in quegli anni \u00e8 stato fondamentale anche l’appoggio di aziende, banche e fondazioni che hanno creduto in noi. La stagione dei concerti iniziava cos\u00ec ad essere strutturata e a espandersi su un territorio pi\u00f9 ampio<\/strong> abbracciando le provincie di Milano, Varese, Como, Monza Brianza, Lecco, Novara, e la vicina Svizzera<\/strong>. Anche gli appuntamenti tradizionali stanno diventando incontri fissi negli anni, come i concerti classici di Natale e Capodanno”.<\/p>\n
\nUn’iniziativa che sta riscuotendo ampi consensi di critica e pubblico”.<\/p>\n
\n“Il Filo conduttore che legher\u00e0 il ventennio passato al futuro sar\u00e0 appunto la nuova Stagione Musicale<\/strong>, per la prima volta non condizionata dalle scelte degli organizzatori ma creata dal pubblico. Abbiamo captato le sue preferenze, traducendoli in una proposta musicale.
\nTramite il nostro sito internet raccogliamo le opinioni, i commenti e i suggerimenti degli interlocutori e da questo importante dialogo rileviamo indicazioni<\/strong>. Negli ultimi anni le nostre esibizioni hanno spaziato anche su generi diversi. La nuova stagione, che partir\u00e0 il 9 febbraio e si concluder\u00e0 12 maggio, affronta infatti 5 temi importanti<\/strong>: “Grandi concerti”, “Capolavori Classici”, “Over the pop”, “Autori e interpreti” e “Passione opera”.<\/p>\n
\ncontemporanea fino al gospel e al soul. Un repertorio aperto, ampio che intende approcciarsi anche ai classici di oggi, come John Lennon<\/strong>, che ormai appartiene a questa categoria”.<\/p>\n
\n“Innanzitutto cerchiamo di offrire l’opportunit\u00e0 di affrontare e conoscere la musica gustandola a tutto tondo- precisa il Maestro-. Sar\u00e0<\/strong> poi il bambino, con la propria sensibilit\u00e0, a scegliere<\/strong>. Cos\u00ec anche per gli strumenti. Anni fa si viveva il boom dei pianisti e dei chitarristi. Oggi questa mentalit\u00e0 \u00e8 cambiata infatti da circa due anni abbiamo fondato l’Orchestra dell’Accademia, fatta da ragazzi che suonano archi, violino, violoncello viola ai quali presto si aggiungeranno nuovi elementi che gi\u00e0 si stanno dedicando ai legni e ai fiati.
\nE’ un’orchestra composta da 15 persone, tra docenti e ragazzi. Una soddisfazione arrivata dopo 7 anni di duro lavoro ma che ci rende orgogliosi. Gli apprezzamenti<\/strong>, anche autorevoli, non mancano come quello di Riccardo Chailly<\/strong> (direttore musicale della Scala di Milano) presente ad uno dei nostri ultimi concerti. Questo, grazie alla passione che i
\nnostri ragazzi esprimono vivendo la musica come esperienza di vita”.<\/p>\n