{"id":42976,"date":"2018-02-01T13:30:15","date_gmt":"2018-02-01T12:30:15","guid":{"rendered":"http:\/\/artevarese.com\/?p=42976"},"modified":"2018-02-01T16:01:09","modified_gmt":"2018-02-01T15:01:09","slug":"ginetto-piatti-si-spento-aver-dedicato-la-sua-vita-alla-famiglia-al-lavoro-allarte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/ginetto-piatti-si-spento-aver-dedicato-la-sua-vita-alla-famiglia-al-lavoro-allarte\/","title":{"rendered":"Ginetto Piatti si \u00e8 spento dopo aver dedicato la sua vita alla famiglia, al lavoro e all\u2019arte"},"content":{"rendered":"
Luigi Piatti, chiamato con affetto Ginetto, \u00e8 stato un dirigente dell\u2019Ignis, un padre presente e affettuoso e un competente storico dell’arte varesina, critico, \u00a0polemista con il sorriso<\/strong>. Amava molto l\u2019arte, furono suoi amici Ferriani, Vangi, Pedretti, Bertolio, Aldo Alberti, Marco Costantini e Floriano Bodini. Alla sua paziente opera di ricercatore<\/strong> aggiunse un importante sguardo al futuro<\/strong>, alle giovani generazioni. Basti pensare alla scultrice \u00a0Paola Ravasio<\/strong> – \u00a0allieva di Pietro Scampini \u2013 o alla restauratrice Emanuela Bertoni<\/strong>.<\/p>\n Ginetto Piatti ha sempre unito alla sua grande passione per l\u2019Arte l\u2019amore per l\u2019Uomo e la sua quotidianit\u00e0<\/strong>, seguendo con interesse le politiche culturali della nostra Varese e le complesse evoluzioni della politica cittadina.<\/p>\n A partire dal 1998 aveva pubblicato dei volumi dal titolo \u201cSchegge<\/strong>\u201d, che lui stesso presentava come \u2018cronache, critiche, intemperanze, commenti buttati gi\u00f9 con amore per l\u2019Arte e per continuare, salvo proprio dove non si pu\u00f2, a riderci su\u2019. Un\u2019idea ricca di quella ironia e quella simpatia che lo caratterizzavano. Le sue \u2018Schegge\u2019 sono precedute da un\u2019introduzione dello stesso Piatti, che ben tratteggia la sua personalit\u00e0: \u00abSono Luigi Piatti, per gli amici Ginetto. Dopo la nascita feci diverse cose, compreso il dirigente industriale<\/strong>: fu una casualit\u00e0. Infatti stavo andando in stazione per salire su un treno per Milano- dove avrei cominciato l\u2019attivit\u00e0 di giornalista- quando, proprio fuori casa, incrociai un\u2019automobile che si ferm\u00f2 e dal conducente fui invitato a salire. Era il Gran Giovanni Borghi e, ispo facto, mi trovai alla IGNIS di Comerio. Era l\u2019inizio del 1951. Ginetto Piatti, capace di legare la Cultura all\u2019Amicizia, mancher\u00e0 a Varese.<\/p>\n
\nSempre utilizzai l\u2019Arte per spiritualmente vivere al meglio<\/strong>. Il mio impegno, con scritti e organizzazione di mostre, \u00e8 ancor oggi un piccolo atto dovuto, di riconoscenza. All\u2019Arte, ovviamente\u00bb.<\/p>\n