{"id":43538,"date":"2018-03-08T13:25:21","date_gmt":"2018-03-08T12:25:21","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=43538"},"modified":"2018-03-07T10:31:26","modified_gmt":"2018-03-07T09:31:26","slug":"afi-concorso-fotografico-silenzi-della-citta-workshops","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/afi-concorso-fotografico-silenzi-della-citta-workshops\/","title":{"rendered":"AFI: Concorso Fotografico “I silenzi della citt\u00e0” e workshops"},"content":{"rendered":"
In una societ\u00e0 \u2018liquida\u2019 come quella contemporanea<\/strong>, in cui i legami sociali e umani sono sempre pi\u00f9 rapidi, volatili e il rapporto con le cose istantaneo e transitorio, conservare sembra un paradosso. O, forse, l\u2019espressione di un bisogno profondo. In questo senso, pi\u00f9 che semplice collezione, un archivio pu\u00f2 rivelarsi luogo dell\u2019identit\u00e0<\/strong>.<\/p>\n L\u2019Archivio Fotografico Italiano <\/strong>nasce nel 2006, tra Castellanza e Busto Arsizio, per tutelare i materiali ricevuti in donazione<\/strong> e diffondere la cultura fotografica<\/strong>. Claudio Argentiero<\/strong>, fotografo e presidente dell\u2019AFI, ne tratteggia i confini: \u201cE\u2019 un progetto partito dal nostro territorio e approdato in Europa e Asia. Abbiamo attivato scambi di fotografie con gli archivi di Francia, Belgio, Giappone e Cina. Ad oggi, con un patrimonio di 500.000 immagini, siamo riconosciuti come archivio nazionale\u201d.<\/p>\n <\/p>\n Forte di queste collaborazioni, dal 17 marzo al 22 aprile<\/strong>, l\u2019Archivio organizzer\u00e0 uno dei pi\u00f9 importanti festival fotografici europei<\/strong>, con 42 mostre<\/strong> e workshops <\/strong>dislocati in 8 comuni tra Varese e Milano.<\/strong> Vi saranno, inoltre, spazi pubblici, gallerie e pi\u00f9 di 20 serate con visioni, proiezioni e beneficienza. \u201cTrattiamo reportage sociale, ma anche fotografia creativa grazie al contributo di grandi artisti coi quali abbiamo prodotto 38 volumi fotografici\u201d osserva Argentiero.<\/p>\n I workshops<\/strong> in programma recano grandi firme. Se Onishi<\/strong> sceglie Milano perch\u00e9 ama osservare le metropolitane e le persone che vi transitano, i workshops di Redares<\/strong> sul ritratto e quello di Mereghetti<\/strong> sul nudo artistico si terranno a Busto. <\/p>\n L\u2019invito \u00e8 quello di prendere la macchina fotografica, scegliere una prospettiva e realizzare lo scatto. In questo senso, il concorso Legnano, i silenzi della citt\u00e0 – <\/em><\/strong>novit\u00e0 di quest\u2019anno – \u201c\u00e8 un invito a guardare la citt\u00e0 da una prospettiva inusuale, quella del silenzio. A scovare una Legnano pi\u00f9 intima. Magari al mattino presto, di sera o nei cortili, dove sembra che, malgrado tutto, la vita scorra ancora lenta sottraendosi al frastuono\u201d.<\/p>\n Dopo aver ricordato, inoltre, che in premio ci sono dei libri e una stampante<\/strong>, Argentiero si sofferma proprio sulla questione della stampa<\/strong> . “Non si stampa pi\u00f9. – afferma – All\u2019epoca del rullino tutti si cimentavano e aspettavano con trepidazione lo sviluppo delle foto del matrimonio, delle vacanze per avere un album di ricordi tangibile. C\u2019era la meraviglia di guardare i provini, di selezionare gli scatti da far stampare. Oggi si scatta in serie, non si seleziona n\u00e9 si stampa. Tutto resta stivato nel computer dove, se dimentichi di effettuare ll backup, sparisce\u201d.<\/p>\n <\/p>\n Alla domanda se quella fatta col telefonino sia ancora fotografia, Claudio Argentiero risponde che \u00e8 \u201cmassografia, condivisione veloce di tante immagini che, poi, vengono cancellate per far spazio a quelle nuove e cos\u00ec via. Svanisce tutto, anche la partecipazione emotiva<\/strong>. Ci sono autori che con questi mezzi hanno realizzato progetti eccellenti perch\u00e9 erano guidati da un\u2019idea, non dal caso\u201c. Pur riconoscendone l\u2019utilit\u00e0 per documentare fatti o per riprendere senza esser notati, ritiene che l\u2019assenza del mirino renda tutto poco meditativo: \u201cGuardare nel mirino consente di concentrarsi sul soggetto e di isolarsi dalla realt\u00e0, anche se si hanno milioni di persone intorno<\/strong>. Il problema \u00e8 che la gente brucia subito quello che scatta, cos\u00ec svanisce la memoria di ci\u00f2 che siamo.\u201d<\/p>\n WORKSHOP Oltre il ritratto<\/em> con Hermes Mereghetti, WORKSHOP Nudo d\u2019arte <\/em>con Bruno Redares, CONCORSO FOTOGRAFICO legnano, i silenzi della citt\u00e0. <\/em><\/p>\n WORKSHOP Klosek\/Galimberti 7\/8 aprile,\u00a0 Milano – Ex Fornace<\/p>\n WORKSHOP Onishi\/Galimberti 24\/25 marzo, Milano – Ex Fornace<\/p>\n RASSEGNA DI FOTOGRAFIA URBANA City Tales, <\/em>con Galimberti, Klosek e Onishi Per bandi, informazioni e iscrizioni contattare l\u2019Archivio Fotografico Italiano:\u00a0 afi.fotoarchivio@gmail.com \/\u00a0 tel: 347 5902640 solo sms<\/p>\n Michela Sechi<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" In una societ\u00e0 \u2018liquida\u2019 come quella contemporanea, in cui i legami sociali e umani sono sempre pi\u00f9 rapidi, volatili e il rapporto con le cose istantaneo e transitorio, conservare sembra un paradosso. 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\nIl fulcro \u00e8 sempre l\u2019essere umano<\/strong>: \u201cRiproponiamo il tema del nudo d\u2019arte da anni e le fabbriche abbandonate sono sempre le locations ideali. Il tema da sviluppare attraverso il nudo \u00e8 quello della condizione di solitudine umana e questi ambienti in disuso consentono di non scadere nella banalit\u00e0 dello studio” precisa il presidente dell\u2019AFI.<\/p>\n
\n7 aprile ore 10\/18, Busto Arsizio. Iscrizioni entro il 31 marzo<\/strong><\/p>\n
\n31 marzo, localit\u00e0 comunicata ai partecipanti. Iscrizioni entro il 13 marzo 2018<\/strong><\/p>\n
\n<\/em>Castello di Legnano 17 marzo \u2013 22 aprile<\/p>\n