{"id":43555,"date":"2018-03-12T13:30:21","date_gmt":"2018-03-12T12:30:21","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=43555"},"modified":"2018-03-12T12:13:11","modified_gmt":"2018-03-12T11:13:11","slug":"le-mappe-cristina-volpi-invadono-lo-spazio-96-metri-cubi-gallarate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/le-mappe-cristina-volpi-invadono-lo-spazio-96-metri-cubi-gallarate\/","title":{"rendered":"Le mappe di Cristina Volpi invadono lo spazio 96 Metri Cubi di Gallarate"},"content":{"rendered":"
Entrare da Il Corniciaio<\/strong><\/a>, la bottega artigiana di Via Parini 6 a Gallarate, significa fare l\u2019ingresso in un ambiente accogliente<\/strong>, dominato dalla tinta ottanio<\/strong>, colore scelto dai proprietari Lisa e Marco Borgomaneri<\/strong><\/a>. Proprio Lisa \u00e8 l\u2019anima del luogo: mi spiega con pazienza e soprattutto amore come \u00e8 nata anni fa l\u2019idea di affiancare all\u2019attivit\u00e0 di famiglia uno spazio espositivo.<\/p>\n <\/p>\n E mi racconta della nuova mostra allestita nei 96 metri cubi dedicati alle esposizioni temporanee. <\/strong><\/p>\n Confrontandosi con l\u2019artista Cristina Volpi, formatasi a Brera e residente a Milano, Lisa ha scelto di ricostruire un ambiente di lavoro<\/strong> all\u2019interno di una casa. Nello spazio, infatti, campeggia un tavolo di lavoro degli Anni Venti<\/strong>, una sedia antica<\/strong> che apparteneva proprio alla famiglia Borgomaneri, le matassine<\/strong> usate dall\u2019artista nella sua produzione. \u00a0Interessante anche la scelta di amplificare la stanza grazie all\u2019uso degli specchi, in particolare grazie alla specchiera da terra<\/strong>.<\/p>\n La mostra dal titolo Ethos e Mappature: entro ed oltre il confine <\/em><\/strong>raccoglie tre Mappe <\/strong>cucite su tessuti, tra cui ad esempio una camicia. Cosa rappresentano i tessuti <\/strong>per l\u2019artista saronnese? Sono i testimoni degli incontri, dei legami, delle interconnessioni, delle presenze, degli addii, della coscienza e del\u2019inconscio<\/strong>. Potentissima anche l\u2019opera Penelope \u00e8 Ulisse\/Mappature recto verso<\/em><\/strong> (2012, filo di seta cucito su lino grezzo), costituita da grandi pezze<\/strong> che possono essere sfogliate a mo\u2019 di libro. I fili che le compongono da entrambi i lati sembrano quasi cedere, ricordano ragnatele. Quelle ragnatele che tessiamo ogni giorno, rielaborando e recuperando continuamente il passato e i rapporti.<\/p>\n <\/p>\n Questa mostra \u00e8 da un lato un viaggio nell\u2019inconscio<\/strong>, in un territorio intimo descritto con estrema delicatezza, dall\u2019altro una riflessione sull\u2019essere artisti<\/strong>, sul portare avanti minuziosamente un lavoro di ricerca. Come? Con ago e filo nel caso di Cristina Volpi. Con quegli attrezzi del mestiere, che diventano parte integrante dell\u2019opera gioiello Laboriosa\/ Sette su sette<\/em><\/strong> (2017).<\/p>\n Anche Lisa e Marco Borgomaneri<\/strong> sono laboriosi come l\u2019artista in mostra: le loro menti e le loro mani lavorano sempre per offrirci delle mostre di grande livello.<\/p>\n http:\/\/artinpills.blogspot.it\/<\/a><\/p>\n Eleonora Manzo<\/p>\n