{"id":43592,"date":"2018-03-16T13:25:36","date_gmt":"2018-03-16T12:25:36","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=43592"},"modified":"2018-03-16T13:31:27","modified_gmt":"2018-03-16T12:31:27","slug":"un-ricco-menu-parole","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/un-ricco-menu-parole\/","title":{"rendered":"Un ricco men\u00f9 di parole"},"content":{"rendered":"
Piatto ricco, mi ci ficco. E il piatto, ai giorni nostri, \u00e8 proprio quello, meno che metaforico, della cucina<\/strong>. Un settore che invade anche in maniera assillante, se non molesta (ma di \u201cmolestie gastronomiche\u201d ancora non si pu\u00f2 parlare) la vita di ogni giorno, dopo aver occupato con una certa arroganza quasi tutti i media.<\/p>\n <\/p>\n E allora anche l\u2019Universit\u00e0, nel caso specifico la Statale di Milano, ha pensato di cogliere il momento propizio \u2013 in realt\u00e0 il progetto parte dall\u2019Expo 2015 \u2013 per entrare in questo ambito, sfruttando i giacimenti letterari di tipo culinario che sono sparsi un po\u2019 in tutta la letteratura mondiale<\/strong> con esiti vari, anche se non sempre di qualit\u00e0, \u00e8 giusto dirlo.<\/p>\n <\/p>\n Nel libro appena pubblicato, ci si \u00e8 soffermati in particolare sugli scrittori italiani del Novecento<\/strong>, recuperando dalle loro opere 101 ricette<\/strong> con alcuni nomi di Autori che spiccano, come i Nobel Grazia Deledda e Giuseppe Ungaretti<\/strong>.<\/p>\n <\/p>\n Il volume \u00e8 diviso in due parti<\/strong>: un menu alla carta<\/strong> in cui le ricette sono raggruppate per portate (aperitivi, sughi, salse, farciture, dolci), introdotti da racconti, ricordi, divagazioni di autori contemporanei, tra gli altri, Andrea Vitali, Hans Tuzzi, Michele Mari, Walter Siti<\/strong>. Vi \u00e8 poi il Menu di soli primi in versi<\/strong>, con le poesie in dialetto di Biagio Marin e Arrigo Boito<\/strong>, il Metamenu che termina con la Ricetta per far ricette<\/strong> di Giuseppe Prezzolini<\/strong>, tutti corredati di letture di meditazione finali.<\/p>\n Tra le ricette pi\u00f9 particolari e intriganti, quella della siciliana Giuseppina Torregrossa<\/strong> \u201cSpaghetti cu\u2019 l\u2019ova di rizzi\u201d<\/strong>, tratta dal libro \u201cPanza e prisenza\u201d semplicissima – se non fosse per quell\u2019ingrediente particolare, cio\u00e8 le uova di riccio, femmina naturalmente, che si trovano all\u2019interno del suo corpo, soltanto quando la luna \u00e8 piena – ma capace di incredibili effetti erotici. O il \u201cRisotto romagnolesco\u201d di Giovanni Pascoli<\/strong> del 1905, che corregge la ricetta classica del risotto alla milanese del suo amico giornalista Augusto Bianchi del \u201cCorriere della Sera\u201d, che gli aveva scritto, con l\u2019aggiunta di qualche fegatino di pollo e un funghetto\u2026 Il tutto sempre in rima.<\/p>\n Anche Maddalena Fossati<\/strong>, che da poco \u00e8 Direttrice de \u201cLa Cucina Italiana<\/strong>\u201d, una delle riviste pi\u00f9 antiche e prestigiose del settore, l\u2019unica ad avere una vera cucina all\u2019interno per preparare e valutare le ricette di cui tratta, ha scelto di pubblicare ogni numero una ricetta che viene dal mondo dei libri. Ricordiamo che \u201cLa Cucina Italiana\u201d, fondata nel 1929 da Umberto Notari e dalla moglie Delia<\/strong>, aveva un comitato di degustazione tra cui vi era anche F.T. Marinetti. Scrittore che personalmente non stimo molto dal punto di vista culinario, non foss\u2019altro che per quella sua affermazione blasfema di abolire la pastasciutta<\/em>, definita da lui assurda religione gastronomica italiana. Come avrete capito, io senza pasta non ci so stare!<\/p>\n Infine, da segnalare l\u2019intervento, sempre dottissimo, forse un po\u2019 snob (ma compiaciuto di esserlo), di Hans Natuzzi<\/strong>, di cui \u00e8 stato letto, dal bravo attore Claudio Marconi<\/strong>, un brano del suo libro giallo che ha per protagonista il commissario Melis e la ricetta della pasta \u2018ncasciata<\/em>.<\/p>\n <\/p>\n Insomma, un libro da leggere e da seguire per la preparazione di ricette originali di scrittori famosi, oltre che da guardare con attenzione per la ricchezza di immagini, riproduzioni di foto originali, documenti inediti e disegni realizzati da John Alcom<\/strong>.<\/p>\n Mangiarsi le parole. 101 Ricette d\u2019autore. A cura di Luca Clerici, Edizioni Skira, 216 pagine, 63 colori eB\/n, cartonato, 29 \u20ac. <\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Piatto ricco, mi ci ficco. E il piatto, ai giorni nostri, \u00e8 proprio quello, meno che metaforico, della cucina. Un settore che invade anche in maniera assillante, se non molesta (ma di \u201cmolestie gastronomiche\u201d ancora non si pu\u00f2 parlare) la vita di ogni giorno, dopo aver occupato con una certa arroganza quasi tutti i media. […]<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":43595,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,13,45],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nE l\u2019altro a tema<\/strong>, dove si tratta pi\u00f9 specificamente di ricette collegate ad alcuni specifici obiettivi: a sfondo afrodisiaco, dietetico, rosa (piatti creati da donne), ecc.<\/p>\n