‘ISLANDA – tra Cielo e Terra’<\/strong> dice di se stesso: \u201cl’esperienza mi ha portato anche ad affrontare tematiche differenti quali la fotografia creativa, ambientale, aerea. Amo l’arte in tutte le sue forme e ritengo che in ogni immagine sia necessario cercare un minimo di qualit\u00e0, originalit\u00e0 ed espressione. L’espressione di una impressione”.<\/p>\n <\/p>\n
\u201cNonostante l\u2019avvento della tecnologia, \u2013 prosegue – la fotografia \u00e8 sensazione, creativit\u00e0 ed interpretazione<\/strong> e, nel mio caso, amo scattare e lasciare l\u2019immagine come si presenta. Bisogna stimolare le emozioni, i sensi di coloro che osservano la tua fotografia dato che la fotografia, come dice Susan Sontag sono \u201c\u2026nubi di fantasia e pillole d’informazione\u201c <\/em>e lasciano la <\/em>libert\u00e0 di interpretazione. La mia attivit\u00e0 ha avuto numerosi riconoscimenti anche attraverso mostre e concorsi internazionali , pubblicazioni su cataloghi, libri e riviste del settore\u201d.<\/p>\nA 26 anni dal suo progetto audiovisivo Lupidi ha realizzato un volume fotografico su una terra magica e lontana. Come \u00e8 nato l\u2019amore per l\u2019Islanda<\/strong>? \u201cHo sempre avuto un grande spirito d\u2019avventura e, quando fotografo, amo anche rischiare pur di fare una immagine diversa, che possa essere guardata e non solo vista. Ho sempre avuto un interesse particolare per i paesi estremi e non turistici.<\/p>\n <\/p>\n
Mi interessano certi segmenti della natura per violarne i segreti pi\u00f9 profondi, attimi che mi aiutano ad essere me stesso a superare i tanti momenti che la quotidianit\u00e0 ci assegna<\/strong>. Ho scoperto l\u2019Islanda durante il mio viaggio di nozze, nel 1989, e da quel momento ho instaurato un “legame indissolubile” che mi ha portato dapprima a collaborare con l‘Ente turistico Islandese<\/strong>, con pubblicazioni su cataloghi, volumi, mostre, incontri, eventi; successivamente con il console Islandese di Milano<\/strong> e la rivista di bordo della compagnia di bandiera Icelandair<\/strong>\u201d.<\/p>\n <\/p>\n
Le immagini del volume catturano una terra in continuo mutamento. \u201cSono il frutto di quattordici esperienze di viaggio<\/strong> fatte in ogni periodo dell\u2019anno. Inoltre la mia esperienza fotografica si \u00e8 anche spinta verso Norvegia, Svalbard, Faroe, Francia, Spagna, Romania, Danimarca, Olanda e Nuova Zelanda\u201d.<\/p>\n <\/p>\n
Una vita in viaggio, in continuo movimento, che si fissa proprio in questi scatti, che \u00a0– attraverso la fotografia – diventano memoria\u00a0e conoscenza. \u201cLa fotografia rappresenta un modo di osservare il mondo, di valutarne la bellezza, la drammaticit\u00e0<\/strong>. Una pausa contemplativa e uno strumento culturale attraverso il quale si realizza il nostro rapporto con il mondo.<\/p>\nQuale l\u2019apporto della tecnica? \u201cIl mezzo tecnico<\/strong> pu\u00f2 contribuire a realizzare una immagine perfetta. Oggi l’illimitata possibilit\u00e0 offerta dalla tecnologia e dai softwares di postproduzione \u00a0consente di ottenere un prodotto\u00a0 sicuramente valido e privo di difetti, ma credo che \u00a0l’essenza sia il concetto, l’interpretazione che fa di preziosa e personale ogni singola foto<\/strong>\u201d.<\/p>\n <\/p>\n
“Da tempo sognavo di raccogliere le mie immagini in un progetto editoriale<\/strong>, che ha preso il via nel 2016, dopo anni di lavoro \u00e8 divenuto realt\u00e0, grazie a una coedizione francese e canadese e con l\u2019apporto, nella prefazione, della First Lady islandese ( che in realt\u00e0 \u00e8 canadese) e delle poesie della scrittrice contemporanea Sigurbj\u00f6rg \u00derastard\u00f3ttir”.<\/p>\nE\u2019 stato quindi pubblicato a fine 2017 \u2018ISLANDA – tra Cielo e Terra\u2019<\/strong>, che ha gi\u00e0 venduto 4000 e andr\u00e0 in ristampa la prossima estate.<\/p>\nQuesta sera alle 18 Max Lupidi presenter\u00e0 il suo volume presso la libreria UBIK di Busto Arsizio<\/strong>.<\/p>\nChiara Ambrosioni<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Massimo Lupidi ha sempre amato ritrarre ci\u00f2 che lo circondava ed \u00e8 autodidatta. Ha scelto la fotografia come professione nel 1992, quando ha vinto un premio delle Nazioni unite durante l’Earth Summit di Rio de Janeiro. ArteVarese ha seguito la sua carriera e la sua vittoria grazie agli articoli del compianto Riccardo Prina, che di […]<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":43685,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,37,12,13,1],"tags":[],"yoast_head":"\n
Fotografia: 'Islanda tra Cielo e Terra' - ArteVarese.com<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n