{"id":43819,"date":"2018-03-29T13:29:25","date_gmt":"2018-03-29T11:29:25","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=43819"},"modified":"2018-03-30T10:00:34","modified_gmt":"2018-03-30T08:00:34","slug":"larte-partecipativa-di-fabio-forti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/larte-partecipativa-di-fabio-forti\/","title":{"rendered":"L\u2019arte partecipativa\u2019 di Fabio Forti"},"content":{"rendered":"
\u201cArteFortiLab\u201d, cos\u00ec si intitola la mostra del pittore Fabio Forti<\/strong> alla galleria \u201cCascina dell\u2019arte\u201d di Ezio Foglia a Busto Arsizio. <\/p>\n Ognuno apporta un contributo artistico<\/strong> \u201cqualcosa che \u00e8 celato in tutti noi\u201d, secondo Forti, \u201cuna creativit\u00e0 che va stimolata attraverso i colori, i segni, la materia e il risultato \u00e8 sorprendente\u201d. \u201cIl tutto nasce da quando ero molto piccolo, da quando con la grafite trascorrevo gran parte delle mie giornate a realizzare degli schizzi su carta\u201d ricorda Forti. E poi le esperienze di vita vissuta all\u2019estero hanno ridestato una curiosit\u00e0 sopita e provocato l\u2019incontro tra culture nuove, idee concettuali e artistiche diverse. <\/p>\n Diviso negli ultimi anni tra l\u2019Italia e la francofona Ginevra, dove ora risiede, Forti ha sviluppato un punto di vista inconsueto<\/strong>, attento alla quotidianit\u00e0, al tempo che scorre e alla natura che tutto modifica e trasforma anche sulle pareti intorno a noi, sui muri delle citt\u00e0. Inaugurata da pochi giorni, alla presenza dell\u2019assessore alla cultura di Busto Arsizio, Manuela Maffioli, la mostra rimarr\u00e0 aperta sino al 7 aprile.<\/p>\n Valentina Bigai<\/p>\n
\nStucchi, tecniche miste su tela, d\u00e9collage e una forma di \u201carte partecipativa<\/strong>\u201d per la quale il visitatore, alla fine del percorso espositivo, diventa egli stesso autore di un\u2019opera collettiva.<\/p>\n
\nIl curatore, Ettore Ceriani<\/strong>, riconosce nei quadri di Forti un\u2019arte materica, informale che trae spunto e ispirazione anche dagli espressionisti statunitensi degli anni \u201950 come J. Pollock<\/strong> e F.Kline<\/strong>, per citarne alcuni tra i pi\u00f9 conosciuti.<\/p>\n
\nNei suoi stucchi le forme geometriche, l\u2019architettura, l\u2019equilibrio cromatico che rimandano agli insegnamenti della scuola tedesca di arte e di design, Bauhaus<\/strong>.<\/p>\n
\nSulle tele dell\u2019artista, i giorni che passano e gli effetti delle intemperie, si ritrovano nei colori sbiaditi, nei materiali che perdono o acquistano volume, ne les affiche, <\/em>frammenti di manifesti e locandine acquisiti rielaborati dall\u2019artista.
\nIl suo ultimo progetto AID, visibile sul sito www.arteforti.com<\/a>, coniuga l\u2019arte all\u2019interior design.<\/p>\n