http:\/\/video.artevarese.com\/servizi-artevarese\/2018\/04\/07\/architettitravoltiecitta3.mp4<\/a><\/video><\/div>\n\u201c<\/span>Se le cartografie sono identificative delle citt\u00e0,\u00a0<\/i><\/span><\/span>i volti lo sono dell’uomo, cos\u00ec la citt\u00e0 si personifica\u201d<\/i><\/p>\n Luisa Garzonio \u00e8 prima pittrice e poi architetto<\/strong>. Inizia l’attivit\u00e0 espositiva negli anni novanta e dal 1996 fa parte dell’Associazione Liberi Artisti della provincia di Varese. Nel 2012 espone presso l’Urban Center di Milano, Volti e citt\u00e0, e presso gli spazi della Libreria Bocca.\u00a0\u00a0Realizza opere dove i volti sono sovrapposti a cartografie della citt\u00e0. Oggi, dopo un’intensa attivit\u00e0 di ritrattista, la ricerca \u00e8 orientata verso forme pi\u00f9 libere, in cui il volto coesiste con il senso dinamico del gesto. La struttura \u00e8 sempre fondamentale nell’immagine e dietro un’apparente libert\u00e0 si cela un attento lavoro di misure e di costruzione. <\/strong><\/span><\/span><\/span><\/p>\n\u201cVedo un viso e vorrei mettergli dentro un palazzo!\u201d <\/span><\/span><\/span>(Luisa Garzonio)\u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0<\/span><\/span><\/span>\u00a0<\/span><\/span><\/span><\/p>\n La citt\u00e0 diventa quindi un volto<\/strong> nelle opere della Garzonio, i visi una personificazione della realt\u00e0.\u00a0<\/span><\/span><\/span>Il mio maestro, spiega l’artista, \u00e8 l’architetto Moretti,\u00a0<\/span><\/span><\/span>che mi ha infuso<\/span><\/span><\/span>\u00a0la passione per le opere impossibili<\/strong>, dicendomi\u00a0<\/span><\/span><\/span><\/p>\n–\u00a0<\/span><\/span>A furia di disegnarle, le cose\u00a0<\/i><\/span><\/span>accadono –<\/i><\/span><\/span><\/p>\n <\/p>\n
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Luisa Garzonio opera nel suo studio di Corgeno di Vergiate ed \u00e8 architetto presso i<\/span><\/span><\/span>l Comune di Milano.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n <\/p>\n
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La ricerca artistica di Stefano Canziani, trentenne, si concentra sulle relazioni tra architettura e libere impressioni attraverso lo strumento del fotomontaggio.\u00a0<\/strong><\/span><\/span><\/span>Edifici reali, soprattutto della citt\u00e0 di Milano<\/strong>, sono decontestualizzati e immersi in un’atmosfera onirica e surreale<\/strong>.\u00a0\u00a0 Diversi i temi affrontati nelle sue opere: tendenze architettoniche, rappresentazioni critiche, tematiche ambientali e visioni ironiche.\u00a0<\/span><\/span><\/span>Alcuni simboli dello skyline milanese ritornano frequentemente, come la Torre Velasca, completata nel 1957, il Duomo, la Torre Unicredit.<\/strong><\/p>\n La riflessione sulle forme in rapporto con l’immaginario e la dimensione onirica pervade l’opera di Canziani, ispirato da una bellissima riflessione di Calvino:<\/span><\/span><\/span><\/p>\n\u201c<\/em>L’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose [..] Lo sguardo percorre le vie come pagine scritte: la citt\u00e0 dice tutto quello che devi pensare, ti fa ripetere il suo discorso [..] come veramente sia sotto questo fitto involucro di segni, cosa contenga o nasconda, l’uomo esce dalla citt\u00e0 senza averlo saputo. Fuori s’estende la terra vuota fino all’orizzonte, s’apre il cielo dove corrono le nuvole. Nella forma che il caso e il vento danno alle nuvole l’uomo \u00e8 gi\u00e0 intento a riconoscere figure: un veliero, una mano, un elefante.\u201d<\/em> (Italo Calvino, Le citt\u00e0 invisibili<\/em>)<\/span><\/span><\/span><\/p>\nStefano Canziani<\/strong>, classe 1988, si \u00e8 laureato nel 2013 <\/span><\/span><\/span>con Angelo Torricelli.\u00a0 Ha collaborato con lo studio Monestiroli, fa parte del team Alhadeff Architects con sede a Milano e Londra ed \u00e8 assistente del laboratorio di Composizione Architettonica del Politecnico di Milano. Nel 2016 ha esposto al \u201cFuori Salone\u201d a Milano e ha vinto un concorso promosso da Edison con il progetto Grafriend, diventato poi un cortometraggio realizzato con i registi Gabriele Mainetti e Andrea Segre.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n <\/p>\n
Alessia Zaccari<\/p>\n
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La mostra \u00e8 visitabile fino al 18 Aprile\u00a0<\/strong><\/span><\/p>\npresso l’Ordine degli Architetti di Varese<\/a>,<\/span><\/p>\nvia Gradisca 4, dal luned\u00ec al venerd\u00ec dalle 9 alle 18.<\/span><\/p>\nTel 0332 812601<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"E’ aperta dal 4 al al 18 Aprile presso l’Ordine degli Architetti di Varese la mostra Arch + Art che presenta le opere di due architetti e artisti, Luisa Garzonio, con \u201cVoltographie\u201d e Stefano Canziani, con \u201cET…ET Realismo Onirico\u201d. http:\/\/video.artevarese.com\/servizi-artevarese\/2018\/04\/07\/architettitravoltiecitta3.mp4 \u201cSe le cartografie sono identificative delle citt\u00e0,\u00a0i volti lo sono dell’uomo, cos\u00ec la citt\u00e0 si […]<\/p>\n","protected":false},"author":7,"featured_media":44029,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,56,15,51],"tags":[300],"yoast_head":"\n
Architetti tra volti, torri e citt\u00e0 [VIDEO] - ArteVarese.com<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n