{"id":44059,"date":"2018-04-07T13:30:15","date_gmt":"2018-04-07T11:30:15","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=44059"},"modified":"2018-04-06T23:27:06","modified_gmt":"2018-04-06T21:27:06","slug":"un-te-al-museo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/un-te-al-museo\/","title":{"rendered":"Un t\u00e8 al museo"},"content":{"rendered":"
E\u2019 facile pensare a un antico servizio da t\u00e8 chiuso all’interno della vetrinetta di un museo. Pi\u00f9 difficile \u00e8 immaginare che, aperta la vetrina, qualcuno ne estragga una tazzina e la usi come spunto per un vero t\u00e8 pomeridiano. In questo caso, oltre alle voci degli ospiti, dovremmo immaginare la bevanda e il suo profumo che si diffonde per le stanze del museo. <\/span><\/span><\/span><\/p>\n Tutt\u2019altro che immaginazione, <\/span><\/span>Tea Room<\/b><\/i><\/span><\/span> \u00e8 la proposta del <\/b><\/span><\/span>Museo della Ceramica \u2013 Giuseppe Gianetti <\/b><\/i><\/span><\/span>per il sabato pomeriggio saronnese a Villa Biffi. In collaborazione con<\/span><\/span> Speziando<\/i><\/span><\/span>, negozio di t\u00e8 e spezie, dopo i primi due incontri sui colori e le tipologie di t\u00e8 abbinate ai diversi momenti della giornata, il percorso <\/span><\/span>si concluder\u00e0 il 14 aprile<\/b><\/span><\/span> con <\/span><\/span>i t\u00e8 aromatizzati e profumati<\/b><\/span><\/span>. Mara De Fanti, direttrice e conservatrice del museo, descrive questa particolare iniziativa: \u201cNel corso di questi appuntamenti, che prevedono la degustazione di alcune tipologie di t\u00e8, spieghiamo al pubblico la storia di questa bevanda, soprattutto attraverso l\u2019osservazione dei nostri servizi di maiolica e porcellana\u201d. <\/span><\/span><\/span><\/p>\n <\/span><\/span><\/span><\/p>\n Al <\/span><\/span>cuore dell\u2019iniziativa<\/b><\/span><\/span> c\u2019\u00e8 <\/span><\/span>una collezione di preziose ceramiche del Settecento, europee e asiatiche, che comprende servizi da tavola disegnati per il t\u00e8, il caff\u00e8 e la cioccolata<\/b><\/span><\/span>. \u201cIn questi appuntamenti approfondiamo questa parte della nostra collezione. <\/span><\/span>Il pubblico, invitato a consumare del t\u00e8, viene a conoscenza dell\u2019origine di questo rito, di come si beveva il t\u00e8 nelle corti settecentesche, o nelle case regie e di qui, poi, mostriamo alcuni pezzi<\/b><\/span><\/span>. Sono io stessa a prelevarli dalle vetrine per permettere di ammirarli da vicino\u201d.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n Accanto a mostre temporanee, collezioni permanenti ed eventi, il museo ha a cuore la didattica<\/b><\/span><\/span>. Il processo di realizzazione di un\u2019opera in ceramica \u00e8 complesso, per questo, accanto ai <\/span><\/span>workshops di<\/b><\/span><\/span> ceramica Raku<\/b><\/span><\/span>, nel 2017 \u00e8 stato avviato anche un<\/span><\/span> corso sulla sua modellazione<\/b><\/span><\/span>. \u201cOgni volta <\/span><\/span>si sperimentano tecniche differenti e si producono oggetti di vario tipo che alla fine vengono cotti nel nostro forno. <\/b><\/span><\/span>La didattica \u00e8 per noi fondamentale, perch\u00e8 consente di approcciare un’arte ancora poco nota. \u2013 prosegue la De Fanti \u2013 Una delle ragioni \u00e8 che, all’interno della storia dell’arte, fino al Novecento <\/span><\/span>la ceramica \u00e8 stata poco studiata<\/b><\/span><\/span>\u201d. I laboratori e le visite guidate al Museo hanno proprio lo scopo di avvicinare il pubblico anche a quest’arte. Un ulteriore motivo che ne spiegherebbe il ruolo secondario, si fonda su un pregiudizio antico: \u201cLa ceramica <\/span><\/span>\u00e8 sempre stata considerata un\u2019arte minore perch\u00e9 nasce dall\u2019idea dell\u2019<\/b><\/span><\/span>utilizzo<\/b><\/i><\/span><\/span>, cosa che invece manca nelle arti maggiori.<\/b><\/span><\/span> \u2013 osserva la curatrice – Se, invece, pensiamo a un quadro non ci viene in mente un utilizzo. Quello della <\/span><\/span>manualit\u00e0 avvilente, <\/i><\/span><\/span>\u00e8 uno scoglio non ancora superato\u201d<\/span><\/span>. <\/i><\/span><\/span>Ma degli elementi presenti in museo si coglie soprattutto il ruolo di rappresentanza, di pubblicit\u00e0 per le case nobiliari che li possedevano in quel dato momento storico<\/b><\/span><\/span>: \u201clo scopo principale di questi oggetti non era certo l\u2019uso, ma la dimostrazione dell\u2019importanza del loro possessore. <\/span><\/span>Inoltre <\/b><\/span><\/span>\u2013 sottolinea <\/span><\/span>– le stesse maioliche e porcellane richiedono abilit\u00e0 tecniche cos\u00ec impressionanti che, dal punto di vista esecutivo, non hanno nulla di meno rispetto alle <\/b><\/span><\/span>arti maggiori<\/b><\/i><\/span><\/span>\u201d. Sulle tavole di Villa Biffi, oltre a un corposo gruppo di Meissen, prima manifattura a proporre nel Settecento la ceramica in Europa, si sono posati anche un piccolo nucleo orientale proveniente da Cina e Giappone ed elementi afferenti dal resto d\u2019Europa. Un\u2019incantevole collezione di oltre 700 pezzi ben nota all\u2019estero.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n <\/span><\/span><\/span><\/p>\n Di recente, un gruppo di opere pittoriche \u00e8 giunto ad impreziosire Villa Biffi. Il ragionier De Paoli, amministratore della famiglia Biffi, ha lasciato in donazione sia quadri della corrente del Novecento che chiaristi. \u201cSaronno \u00e8 sede di un centro studi proprio dedicato al Chiarismo, cos\u00ec abbiamo pensato di presentare al pubblico anche questi dipinti”. Durante gli incontri serali della rassegna <\/span><\/span>Raccontare l\u2019arte<\/b><\/span><\/span>, il 19 aprile, il 3 e il 17 maggio, le relatrici Nicoletta Colombo, Lorella Giudici ed Elena Pontiggia affronteranno<\/span><\/span> i temi della natura morta, del paesaggio e della figura umana con parallelismi riguardanti la collezione di ceramiche<\/b><\/span><\/span>\u201d. <\/span><\/span><\/span><\/p>\n Le tre serate, in collaborazione con il Centro Studi sul Chiarismo Francesco De Rocchi e la partecipazione di Pier Rosa De Rocchi, saranno un sentito ringraziamento per la donazione ricevuta e un gesto di profondo affetto nei confronti della citt\u00e0. <\/span><\/span><\/span><\/p>\n Michela Sechi <\/span><\/span><\/span><\/p>\n TEA ROOM.<\/b><\/span><\/span> La stanza del t\u00e8 <\/i><\/span><\/span><\/span><\/p>\n Sabato 14 aprile ore 17.00: <\/span><\/span><\/span><\/p>\n T\u00e8 aromatizzati e profumati. <\/b><\/span><\/span>T\u00e8 nero e vaniglia, T\u00e8 verde del bosco e dei folletti, Rooibos indian dream.<\/span><\/span><\/span><\/p>\n RACCONTARE L\u2019ARTE.<\/b><\/span><\/span> Incontri<\/i><\/span><\/span><\/span><\/p>\n Gioved\u00ec 19 aprile, 3 maggio e 17 maggio ore 20.30<\/span><\/span><\/span><\/p>\n L\u2019ATELIER DEL MUSEO<\/b><\/span><\/span>. Corsi per adulti e ragazzi<\/span><\/span><\/span><\/p>\n Corso di modellazione della ceramica<\/b><\/span><\/span><\/span><\/p>\n Workshop Ceramica Raku<\/b><\/span><\/span><\/span><\/p>\n Sabato 14 e 28 aprile<\/span><\/span><\/span><\/p>\n Sabato 12, 19 e 26 maggio* (raku)<\/span><\/span><\/span><\/p>\n *incontro con cottura 3\/4 ore<\/span><\/span><\/span><\/p>\n Per informazioni, costi e prenotazioni:<\/span><\/span><\/span><\/p>\n segreteria@museogianetti.it<\/u><\/span><\/span><\/span><\/a> Tel\/Fax 02 9602383 <\/span><\/span><\/span>www.museogianetti.it<\/u><\/span><\/span><\/span><\/a><\/p>\n \n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" E\u2019 facile pensare a un antico servizio da t\u00e8 chiuso all’interno della vetrinetta di un museo. Pi\u00f9 difficile \u00e8 immaginare che, aperta la vetrina, qualcuno ne estragga una tazzina e la usi come spunto per un vero t\u00e8 pomeridiano. 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