{"id":44153,"date":"2018-04-11T13:30:09","date_gmt":"2018-04-11T11:30:09","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=44153"},"modified":"2018-04-11T08:04:05","modified_gmt":"2018-04-11T06:04:05","slug":"colazione-a-istanbul-con-enrico-porro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/colazione-a-istanbul-con-enrico-porro\/","title":{"rendered":"Colazione a Istanbul con Enrico Porro"},"content":{"rendered":"
In occasione del brunch che si \u00e8 tenuto domenica 8 aprile presso il <\/span>Cubet<\/b><\/span>, \u00a0lo spazio espositivo milanese dell\u2019associazione <\/span>Exfabbricadellebambole, <\/i><\/span>abbiamo incontrato l\u2019artista piemontese <\/span>Enrico Porro<\/b><\/span><\/a>. Ecco cosa ci ha detto.<\/span><\/p>\n Sei un\u2019artista autodidatta, interessato in particolare allo studio della figura femminile. Come si \u00e8 sviluppata negli anni la tua produzione?<\/span><\/strong><\/p>\n Io disegno da quando sono ragazzino, ho iniziato alle scuole medie. La mia professoressa di educazione artistica \u00e8 stata la prima che mi ha commissionato delle opere. Mi ha chiesto di realizzare delle caricature delle altri docenti. La professoressa di francese \u00e8 rimasta cos\u00ec traumatizzata dalla sua che mi ha impedito di completarla. Nel<\/span> 2011<\/b><\/span> ho iniziato a esporre presso una <\/span>galleria d\u2019arte di Bra<\/b><\/span>. In seguito per tre anni ho collaborato con il <\/span>museo MIIT<\/a> di Torino<\/b><\/span>. Tramite la <\/span>collettiva Artenergy<\/b><\/span> sono entrato in contatto con l\u2019associazione <\/span>Exfabbricadellebambole<\/span><\/strong>. Si trattava di un\u2019esposizione su selezione e per partecipare avevo inviato tre lavori. Da allora sono rappresentato da questa realt\u00e0 milanese che investe sui giovani artisti.<\/span><\/p>\n Puoi parlarci delle opere che hai realizzato per la mostra \u201cColazione a Istanbul\u201d? Che tecnica hai adottato per realizzarle?<\/span><\/strong><\/p>\n Ho lavorato con metodo di notte per produrre i lavori esposti. La musa \u00e8 la mia fidanzata Daniela, che ho ritratto in 300 fotografie,<\/b> veri e propri studi preparatori ai dipinti. Nelle opere emerge sempre qualcosa di distintivo: i tatuaggi di Daniela sono svelati uno alla volta. Ogni dipinto ha previsto almeno tre revisioni. In alcuni lavori il viso viene solo accennato, perch\u00e9 la scelta \u00e8 quella di porre l\u2019accento su altri particolari come le mani o l\u2019abito damascato. La tecnica esecutiva<\/b> adottata prevede l\u2019utilizzo di tela grezza ricoperta da una mano di malta bianca, realizzata da me. Si tratta di una malta al quarzo, ottenuta con polvere di quarzo, colla e tinta bianca acrilica. Dopo una prima spatolata che essicca in circa dieci ore ho dato una mano di grigio, ho realizzato il disegno a carboncino e per creare i rilievi dorati ho adoperato una siringa sterile. <\/span><\/p>\n Tutti i tuoi ritratti femminili sono contraddistinti da abiti damascati dorati. Perch\u00e9?<\/span><\/strong><\/p>\n Il damascato \u00e8 una mia ossessione<\/b>. Tra i cinque e i dieci anni sono cresciuto con mia nonna, che ha la casa piena di tessuti, tovaglie, tendaggi, tappeti persiani. La mia infanzia \u00e8 legata a questi ricordi. <\/span><\/p>\n Cosa ci puoi dire della tua partecipazione all\u2019asta che si \u00e8 tenuta lo scorso 10 marzo presso il Cubet?<\/span><\/strong><\/p>\n Sicuramente il bilancio \u00e8 stato positivo, le mie opere hanno avuto diverse alzate. Ho battuto all\u2019asta due opere: \u201cGold water\u201d,<\/b><\/i> un disegno su carta stropicciata 80×80 cm raffigurante delle mani ricoperte da una pioggia d\u2019oro e \u201cPer l\u2019ultima volta\u201d<\/b><\/i> un quadretto 20×20 cm con cui avevo partecipato a una collettiva lo scorso Natale. Replicheremo a settembre e, compatibilmente con le tempistiche della mia attivit\u00e0, cercher\u00f2 di partecipare nuovamente. <\/span><\/p>\n Ringraziamo Enrico Porro per la disponibilit\u00e0 dimostrata e per averci fatto viaggiare nel suo universo pittorico popolato di figure eleganti, fluttuanti, fasciate in abiti damascati.<\/span><\/p>\n