http:\/\/video.artevarese.com\/servizi-artevarese\/2018\/04\/21\/gavirate.mp4<\/a><\/video><\/div>\nLa chiesa di San Giovanni Evangelista a Gavirate<\/strong> ha voluto riprendere la tradizione di cambiare la pala d\u2019altare secondo il tempo liturgico. Don Maurizio Cant\u00f9<\/strong>, prevosto della citt\u00e0, ha accolto con gioia la proposta di Luigi Barion<\/strong> di arricchire la parrocchiale di una nuova tela che raffigura \u201cun Cristo del 2000<\/strong>\u201d.<\/p>\n <\/p>\n
\u00abPoter esporre quadri nuovi, contemporanei, in una chiesa antica come la nostra \u00e8 una cosa interessante e molto bella<\/strong>. \u2013 sottolinea don Maurizio – Bisogna per\u00f2 stare attenti a non creare un contrasto troppo evidente e a rispettare il luogo per come \u00e8 stato pensato originariamente\u00bb.<\/p>\nMatteo Salsano<\/strong>, l\u2019artista, ha fissato sulla tela il momento della salita al cielo: Ges\u00f9 – vigoroso, pieno di luce, bello – frantuma le pietre del sepolcro, mentre i legionari cadono tramortiti; non \u00e8 in piedi, secondo la raffigurazione pi\u00f9 comune, ma si sta alzando ed \u00e8 ancora simbolicamente posato sulla terra, in tutta la sua umanit\u00e0. Lo illumina il candore sacrale del lenzuolo che lo avvolge.<\/p>\n <\/p>\n
\u00abQuello di Salsano \u00e8 un \u201cCristo risorto\u201d particolare. \u2013 afferma Barion – Pur allacciandosi a quello che \u00e8 il Vangelo e alla parte storica, l\u2019artista non si \u00e8 appoggiato all\u2019iconografia classica e ha raffigurato un Cristo moderno<\/strong>. Ha mantenuto l\u2019aspetto pi\u00f9 tradizionale con le pietre spaccate e i centuroni nelle loro divise e ha giocato con i colori mostrando la terra di Israele sullo sfondo\u00bb.<\/p>\n <\/p>\n
Salsano – che si \u00e8 formato pittoricamente lavorando a fianco dell\u2019eclettico Remo Bianco che, a sua volta, era stato vicino a Filippo De Pisis – \u00e8 consapevole di essersi preso una grande responabilit\u00e0 nel realizzare una Resurrezione. \n<\/strong> \u00abUn conto \u00e8 dipingere in modo istintivo, soprattutto per se stessi. – afferma – Altro \u00e8 lavorare per un committente, sapendo che l\u2019opera verr\u00e0 collocata dietro l\u2019altare in una chiesa cos\u00ec importante, edificata nel 1300. E\u2019 stata un\u2019esperienza meravigliosa<\/strong>: ho realizzato la prima bozza che \u00e8 piaciuta, poi \u00e8 come se il quadro si fosse dipinto da solo. Il pennello correva sulla tela e il risultato era proprio quello che volevo!\u00bb.<\/p>\n <\/p>\n
Barion ricorda con emozione il momento in cui la pala \u00e8 stata scoperta davanti ai fedeli<\/strong>. \u00abLa messa della notte di Pasqua ha una procedura liturgica molto articolata. Inizialmente la chiesa era buia, poi ha iniziato a illuminarsi, lentamente. \nQuando don Maurizio ha detto \u201cIl Cristo \u00e8 risorto\u201d la luce ha mostrato la pala con i suoi colori e la sua bellezza.<\/p>\n \nE\u2019 stato un momento molto intenso, tra il grande stupore e il piacere dei fedeli! Da allora l\u2019opera \u00e8 illuminata ed \u00e8 possibile entrare in San Giovanni in ogni momento della giornata per ammirarla<\/strong>\u00bb.<\/p>\n <\/p>\n
Chiara Ambrosioni<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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Un Cristo del 2000 a Gavirate - ArteVarese.com<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n