{"id":44384,"date":"2018-04-20T13:30:33","date_gmt":"2018-04-20T11:30:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=44384"},"modified":"2018-04-20T14:01:13","modified_gmt":"2018-04-20T12:01:13","slug":"facce-da-leggere-marina-alessi-in-sala-veratti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/facce-da-leggere-marina-alessi-in-sala-veratti\/","title":{"rendered":"“Facce da leggere”- Marina Alessi in sala Veratti"},"content":{"rendered":"

Ken Follett, Roberto Saviano, Mario Monicelli, Sophie Kinsella, Margaret Mazzantini, Mauro Corona, Donato Carrisi sono solo alcuni degli scrittori immortalati<\/strong> dallo scatto\u00a0<\/span>di Marina Alessi<\/strong>.\u00a0\"\"<\/p>\n

Con la sua Giant Camera Polaroid<\/strong>, una macchina fotografica di cui esistono solo cinque esemplari al mondo<\/strong>, la fotografa milanese ha dato alla luce “Facce da Leggere”<\/strong>, un’esposizione fotografica aperta in sala Veratti a Varese ancora fino a domenica 22 Aprile.\u00a0<\/strong><\/p>\n

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Istantanee, click veloci, puliti e puri, anime in mostra catturate in formato\u00a050×60 dalla Polaroid Giant Camera compongono l’esposizione inserita all’interno del Festival Fotografico Europeo<\/span>\u00a0e mostrano l’essenza e la semplicit\u00e0 di grandi nomi del panorama culturale italiano e internazionale. La mostra \u00e8 parte di un progetto che ha prenso vita nel corso di sei edizioni del <\/span>Festivaletteratura di Mantova<\/b> e ha portato Marina Alessi a scattare istantanee a ben 282 autori del mondo della scrittura, del cinema e del teatro. \u00a0\"\"<\/span><\/p>\n

Marina Alessi<\/strong> \u00e8 una fotografa specializzata in ritratti<\/strong> nel mondo delle arti sceniche, della cultura e dello spettacolo e collabora con l’agenzia Photomovie e con Vanity Fair.<\/span><\/p>\n

Come nasce la passione per la fotografia e quando hai deciso che questa sarebbe diventata il tuo lavoro?<\/b><\/p>\n

Il tutto nasce presto, dal liceo, dopo il quale ho intrapreso la via dell’Istituto Europeo di Fotografia a Roma, l’equivalente di una laurea breve in fotografia. Oggi fa parte del gruppo IED.<\/span><\/p>\n

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Facce da Leggere \u00e8 in grado di far incontrare gli sguardi dello spettatore con quegli degli artisti ritratti, come fosse un muto dialogo, tu cosa provi quando sei dietro l’obbiettivo?<\/b><\/p>\n

Una grande emozione e mi piace quell’energia che si crea dalla concentrazione di tutti. Facce da Leggere \u00e8 poi speciale, non solo perch\u00e9 \u00e8 stato realizzato con la Giant Camera, di cui ne esistono solo cinque esemplari al mondo, ma anche perch\u00e9 \u00e8 l’unico progetto realizzato con questo tipo di stampa basato su scrittori e letteratura.<\/span><\/p>\n

“Nel corso della mia vita avrei dovuto lasciarmi scattare solo fotografie con la polaroid.\u00a0<\/span><\/i>So bene che sono materiale deperibile e che il tempo le logora e le deteriora fino a farle scomparire dalla faccia della terra, ma esiste qualcosa di pi\u00f9 simile a ci\u00f2 che \u00e8 la vita stessa?” (Alicia Gim\u00e9nez-Bartlett)<\/span><\/i><\/p>\n

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Quando si parla di polaroid si tende a pensare alla stampa classica, piccola, mentre tu hai un esemplare rarissimo. Raccontaci un po’ di questa macchina: cos’ha di particolare e, soprattutto, perch\u00e9 l’hai scelta?<\/b><\/p>\n

Intanto, come dicevo, ce ne sono cinque al mondo e solo questo \u00e8 sinonimo di unicit\u00e0 e poi \u00e8 un’istantanea, \u00e8 l’emozione di un attimo. La Giant Camera ti fa muovere indietro nel tempo perch\u00e9 il procedimento dello scatto e dello sviluppo \u00e8 come quello delle vecchie macchine fotografiche con il telo, lo specchio e la pompetta. E’ una polaroid di quelle che si spellicolano, che si aprono e nel giro di poco tempo hai il risultato. Trattasi di 150kg di macchina per dieci minuti di lavoro, un tempo che comprende il dialogo con la persona che deve essere ritratta, l’impostazione dei fuochi e dell’inquadratura, lo scatto e lo sviluppo. Non \u00e8 come una foto stampata con la stampante, \u00e8 un’emozione. Le persone con davanti questa grande macchina offrono l’immagine privata pi\u00f9 che quella pubblica, si sentono a loro agio.\u00a0\"\"<\/span><\/p>\n

“Facce da Leggere”<\/i><\/b> \u00e8 una delle esposizioni di cui si compone la settima edizione del <\/span>Festival Fotografico Europeo<\/b>, una manifestazione ideata e curata dall’<\/span>AFI – Archivio Fotografico Italiano<\/b>, patrocinata dalla provincia di Varese e da numerose amministrazioni comunali. Il Festival propone un dialogo tra le persone e il mondo attraverso gli scatti esposti nelle varie mostre, permettendo di viaggiare con l’animo e di conoscere nuove realt\u00e0 e differenti punti di vista.\u00a0<\/span>Molte le mostre ed i workshop presenti sul territorio tra Varese e Milano. Molti gli spazi messi a disposizione, a volte, poco conosciuti al visitatore come, ad esempio, <\/span>Sala Veratti a Varese, dove \u00e8 ospitata fino a domenica 22 “Facce da leggere”.\"\"<\/b><\/p>\n

Questa sala, la cui costruzione avvenne nel 1599, era il refettorio del convento di Sant’Antonino costruito in citt\u00e0 su volere degli stessi varesini nella seconda met\u00e0 del 1500. La comunit\u00e0 aveva disposto circa trecento scudi d’oro per la costruzione del complesso, per impedire che le monache di Luvinate prendessero la via di Milano, seguendo le disposizioni di Carlo Borromeo e del Concilio di Trento. La sala \u00e8 affrescata dai fratelli Baroffio e da Pietro Antonio Magatti. Prende il nome dalla famiglia Veratti, che la acquist\u00f2 \u00a0e ne fece la propria abitazione quando l’imperatore Giuseppe II soppresse il monastero.\u00a0<\/span>Oggi \u00e8 una sala espositiva e tra le tante mostre passate di qui vi \u00e8 oggi quella della fotografa <\/span>Marina Alessi<\/b>.<\/span><\/p>\n

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La mostra \u00e8 visitabile dal <\/span>Venerd\u00ec alla Domenica con i seguenti orari: 10 – 12.30 e 14.30 – 18.30.<\/b><\/p>\n

Domenica 22 Aprile dalle 16.30 alle 18.30<\/b>, in chiusura della mostra,\u00a0<\/strong>sar\u00e0 presente la stessa Marina Alessi, lieta di accompagnare i visitatori in una visita guidata e di brindare con loro. \u00a0<\/b><\/p>\n

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Ileana Trovarelli<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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