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Mondi Monks<\/strong>: monaci che ti osservano e ti riportano al tuo interno. Apre il 25 aprile alle 10 la mostra personale di Monica Sgr\u00f2 al Battistero di Velate, in piazza Santo Stefano, Comune di Varese<\/strong>. L’artista milanese, classe 1973, espone per la prima volta una collezione di dieci anni di lavoro inedito<\/strong>.\u00a0<\/span>Al centro di questo capitolo della sua ricerca artistica queste forme archetipiche dal forte impatto spirituale, protagoniste dell\u2019indagine tra il sacro, l\u2019individuo e la collettivit\u00e0:\u00a0i monaci –\u00a0Monks<\/strong>.\u00a0<\/span><\/p>\n I Monks sono figure ieratiche che non hanno un ordine religioso preciso e nessun riferimento alla realt\u00e0<\/strong>. Il lavoro \u00e8 stato un\u2019ossessione visiva intima e quotidiana, che ha concretizzato una forma immaginale, tra individuo e sacralit\u00e0. Solo oggi l\u2019artista, a conclusione di tale processo, sente di poter esporre le proprie opere articolandole come percorso di maturazione dalla forma allo spazio di relazione.<\/span><\/p>\n “Tutto \u00e8 iniziato con la meditazione<\/strong> e con una ricerca interiore individuale. Dieci anni fa \u00e8 apparso il primo monaco. Un lavoro complesso, conflittuale, che \u00e8 durato un anno. Poi sono arrivato gli altri, moltissimi, e questi monaci, questi archetipi, perch\u00e8 nelle mie intenzioni non appartengono a nessuna religione, hanno iniziato ad accompagnarmi in ogni giornata. Tornavo dal lavoro e andavo da loro, per completarli, cambiarli, aggiurgene altri, rifarli. Sono stati una presenza. E ora, dopo dieci anni di lavoro<\/strong>, mi sono accorta che sono davvero una presenza: in qualunque luogo li collochi i Monks sanno reggere lo spazio, come se instaurassero un dialogo.”<\/p>\n Austeri, meditativi, ma anche accoglienti, comunicativi, i monaci di Monica Sgr\u00f2<\/strong> non possono non colpire il visitatore e mostrano con chiarezza l’incontro tra Arte e Spirito, quel luogo nella mente dell’uomo in cui non ci sono religioni, lingue, parole e distinzioni.<\/p>\n“E’ difficile per certe gallerie capire di quale tipo di arte si parli, perch\u00e8 non \u00e8 propriamente sacra, non appartiene davvero a una religione” spiega l’artista “Qui comunque stanno benissimo, il Battistero di Velate \u00e8 un luogo appropriato.”<\/p>\n
La mostra Mondi Monks si apre con l\u2019opera Camminamento<\/strong>, dipinto di grande formato posto a pavimento, sul quale il visitatore camminando procede verso l\u2019altare dove \u00e8 collocata l\u2019installazione Blu su Blu<\/strong>. Per collegarsi allo spazio l\u2019artista sistema alla base dell\u2019opera la pietra d\u2019altare, unica testimonianza del luogo sacro. \nIl colore dei Monks \u00e8 il blu scuro che rappresenta un codice identitario e simbolico in cui immergersi. Le prime sculture tendono alla definizione dell\u2019immagine che matura in sintesi nei successivi gruppi scultorei. \nL\u2019unica opera in pietra, Vasca rituale<\/strong> del 2012, anticipa il rito collettivo, come gesto di appartenenza, presente nell\u2019ultima opera. Qui l\u2019artista documenta la realizzazione della prima opera partecipata in feltro, Habitat-corpo<\/strong> (2013), ispirata all\u2019abito dei Monks. \nQuesto lavoro segna il passaggio all\u2019attuale ricerca artistica, in cui le pratiche partecipate di lavorazione della lana generano progetti sociali, inseriti in contesti pubblici e privati.<\/p>\n Monica Sgr\u00f2, docente e artista, fonda la sua ricerca su metodologie artistiche, educative e relazionali. Conduce workshop tematici e laboratori in cui emergono la sensibilit\u00e0 e la visione pedagogica steineriana. Nel 2013 fa confluire i diversi aspetti del suo lavoro scultoreo nella pratica artistica partecipata. La sua prima azione d\u2019infeltritura avviene con l\u2019opera Habitat-corpo, creata trasformando la lana in feltro. Nel 2017 realizza l\u2019opera site-specific<\/em> Soglia d\u2019Attenzione<\/strong>, per l\u2019Abbazia di Santa Giustina a Sezzadio (AL). L\u2019identit\u00e0 della sua ricerca artistica si rivolge a istituzioni pubbliche e private, scuole e associazioni per la ri-costruzione del tessuto sociale<\/p>\n La mostra, a cura di Carla Tocchetti, sar\u00e0 aperta al Battistero di Velate da mercoled\u00ec 25 aprile a domenica 29 aprile<\/strong> con i seguenti orari (sempre alla presenza dell’artista):\u00a0<\/span>25 aprile mercoled\u00ec festivo orario 10-18 \/\u00a0<\/span>27 aprile venerd\u00ec orario 14-18 \/ 28 aprile sabato orario 10-18 \/ 29 aprile domenica 10-17\u00a0<\/span><\/p>\n Vernissage mercoled\u00ec 25 aprile con giornata aperta. Musica alle ore 16 e a seguire brindisi. Workshop esperienziale gratuito con l’artista sulla lavorazione della creta sabato 28 aprile dalle 15 alle 18, per max 15 partecipanti. Indispensabile prenotarsi a <\/span>carlatocchetti@gmail.com<\/span><\/a><\/p>\nAlessia Zaccari<\/p>\n
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