{"id":44836,"date":"2018-05-09T08:30:02","date_gmt":"2018-05-09T06:30:02","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=44836"},"modified":"2018-05-09T18:19:08","modified_gmt":"2018-05-09T16:19:08","slug":"viaggio-nellinfinitamente-piccolo-con-il-foto-club-varese","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/viaggio-nellinfinitamente-piccolo-con-il-foto-club-varese\/","title":{"rendered":"Viaggio nell’infinitamente piccolo con il Foto Club Varese"},"content":{"rendered":"
E\u2019 dal 1972<\/strong> che il Foto Club Varese \u00e8 testimone dell\u2019amore per la Fotografia<\/strong> di un gruppo di amici che hanno intrapreso un percorso affascinante. Dal 2004<\/strong> il presidente Giuseppe di Cerbo<\/strong> dirige le attivit\u00e0 del Foto Club con entusiasmo e con il desiderio di renderlo una realt\u00e0 autonoma a Varese e nella Provincia: un\u2019Associazione Culturale. Sono nati cos\u00ec eventi come il riuscito \u201cOktoberfoto<\/strong>\u201d – dedicato alla fotografia amatoriale – e momenti di incontro in ricordo di grandi professionisti. <\/p>\n Il presidente Di Cerbo spiega che l\u2019appuntamento di gioved\u00ec 10, dal titolo “Viaggio nell’infinitamente piccolo – il bello nella ricerca\u201d<\/strong>, \u00absar\u00e0 una serata di proiezione di audiovisivi nel corso della quale la dottoressa Marina Protasoni, ricercatrice dell\u2019Universit\u00e0 dell\u2019Insubria<\/strong> con la quale abbiamo una convenzione<\/strong>, ci far\u00e0 vedere tutto quello che l\u2019occhio umano non riesce a vedere e che \u00e8 visibile solo con il microscopio. La dottoressa Marina Protasoni<\/strong>, Ricercatore in Anatomia umana nella Scuola di Medicina e Microscopista sottolinea che \u00abL\u2019idea della serata \u00e8 proprio quella di raccontare che l’infinitamente piccolo \u00e8 bellissimo<\/strong> e che fare ricerca \u00e8 bello in s\u00e9, non soltanto per la passione che uno ci mette o per i risultati che possono essere conseguiti.<\/p>\n Le immagini che presenteremo sono meravigliose: potrebbero essere esposte come quadri<\/strong>. – sottolinea Protasoni \u2013 Vogliamo mostrare il bello della ricerca<\/strong>, perch\u00e9 molti non sanno quanto possa essere bello l’infinitamente piccolo. Entreremo negli organi e nei tessuti, entreremo addirittura nella cellula vedendo tutti gli organelli che la costituiscono.<\/p>\n <\/p>\n Parleremo della storia della microfotografia in ambito medico e biologico<\/strong>, a partire dal momento in cui si \u00e8 cominciato a\u00a0 fotografare a livello di microscopio. Seguiremo il passaggio dalla fotografia microscopica su pellicola, stampata su carta, a quella digitale.<\/p>\n Il SEM ha la caratteristica di utilizzare come fonte di luce un fascio di elettroni<\/strong> invece di una lampadina. Ha una capacit\u00e0 di risoluzione molto pi\u00f9 alta rispetto a quella di un microscopio normale e, quindi, ci consente di vedere sempre pi\u00f9 nel dettaglio. <\/p>\n Com\u2019\u00e8 nato l\u2019incontro con il Foto Club Varese<\/strong>? \u00abDa un motivo personale \u2013 dice sorridendo la ricercatrice -: mio marito quest’anno si \u00e8 iscritto al Foto Club e \u00a0ha raccontato del mio lavoro e delle microfotografie fatte con il microscopio a scansione, scatenando un grande entusiasmo. Sono felice di portare la mia esperienza e di raccontare fuori dall’Universit\u00e0 quello che facciamo<\/strong>\u00bb.<\/p>\n L\u2019innovazione tecnologica in ambito scientifico porta grandi vantaggi perch\u00e9 \u2013 come sottolinea la Protasoni – \u00abLa ricerca \u00e8 sempre una cosa buona<\/strong>\u00bb. <\/p>\n \u00abQuest\u2019ultimo consente ingrandimenti addirittura superiori a quelli del SEM, – spiega Protasoni – ma rimane bidimensionale<\/strong>. Entrambe queste macchine, mostrando l’interno delle cellule, ci hanno permesso non solo di valutare com\u2019\u00e8 fatta una cellula dal punto di vista scientifico, ma anche di capire come si modifica in caso di malattia o di patologie. Per esempio, osservando i mitocondri, che sono le centrali energetiche delle nostre cellule, si pu\u00f2 vedere se sono giusti di forma e dimensioni o se sono modificati; questo potrebbe essere sintomo di qualcosa che non va\u00bb.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n \u00abIo mi occupo esclusivamente di ricerca e non di diagnostica. \u2013 conclude la dottoressa \u2013 Le nostre linee di ricerca studiano il tessuto connettivo, la cartilagine e l\u2019osso, ma lavoriamo anche insieme a diverse Universit\u00e0 ed Enti\u00bb.<\/p>\n Gioved\u00ec sera, quindi, ci lasceremo conquistare non solo dall\u2019evoluzione della scienza, ma anche dalle incredibili immagini catturate da un obiettivo altamente specializzato<\/strong>.<\/p>\n Sono fotografie, la materia dei sogni del Foto Club Varese<\/strong>.<\/p>\n Chiara Ambrosioni<\/p>\n Viaggio nell’infinitamente piccolo – il bello nella ricerca<\/strong> E\u2019 dal 1972 che il Foto Club Varese \u00e8 testimone dell\u2019amore per la Fotografia di un gruppo di amici che hanno intrapreso un percorso affascinante. Nato come club amatoriale guidato da Franco Pontiggia, \u00e8 diventato di anno in anno un punto di riferimento del settore raccontando il Mondo della Fotografia attraverso mostre, testimonianze e un […]<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":44873,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[418,12,51],"tags":[409,538,539],"yoast_head":"\n
\nNato come club amatoriale guidato da Franco Pontiggia<\/strong>, \u00e8 diventato di anno in anno un punto di riferimento del settore raccontando il Mondo della Fotografia<\/strong> attraverso mostre, testimonianze e un grande impegno divulgativo.<\/p>\n
\nUna delle cifre vincenti del Club \u00e8 certamente lo sguardo attento e curioso sulla realt\u00e0 che ci circonda riletta – per\u00f2 \u2013 attraverso l\u2019obiettivo fotografico<\/strong>.<\/p>\n
\nSi \u00e8 quindi creato un collegamento tra due appuntamenti organizzati dal Foto Club, perch\u00e9 l\u2019obiettivo ci consente di guardare \u201coltre\u201d, verso l\u2019infinitamente grande dello spazio<\/strong>, del cielo screziato dalle aurore boreali, ma anche verso l\u2019infinitamente piccolo<\/strong> catturato dal SEM, il Microscopio a Scansione Elettronica\u00bb.<\/p>\n
\nIl Microscopio a Scansione con cui lavoro ha gi\u00e0 20 anni, ma arriva fino a 400.000 ingrandimenti e pu\u00f2 osservare le strutture in tre dimensioni<\/strong>! Otteniamo quindi non delle sezioni o \u201cfette\u201d, ma delle immagini tridimensionali che ci rendono conto non soltanto delle dimensioni di larghezza e lunghezza, ma anche di altezza e di profondit\u00e0<\/strong>\u00bb.<\/p>\n
\nInsieme con il SEM, il Microscopio a Scansione, si utilizza il \u201cfratello\u201d TEM, il Microscopio Elettronico a Trasmissione<\/strong>.<\/p>\n
\ncon Marina Protasoni, medico, Ricercatore in Anatomia umana nella Scuola di Medicina dell’Universit\u00e0 dell’Insubria. Microscopista
\nGioved\u00ec 10 maggio, ore 21
\nVia Monte Golico 14\/16 Varese – ingresso libero<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"