{"id":45391,"date":"2018-06-03T16:11:35","date_gmt":"2018-06-03T14:11:35","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=45391"},"modified":"2021-01-25T11:01:57","modified_gmt":"2021-01-25T10:01:57","slug":"il-pianoforte-a-rullo-del-museo-appenzeller-di-bodio-lomnago","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-pianoforte-a-rullo-del-museo-appenzeller-di-bodio-lomnago\/","title":{"rendered":"Il pianoforte a rullo del Museo Appenzeller di Bodio Lomnago"},"content":{"rendered":"
Che siate appassionati di musica o di antiquariato, ora Varese ha da offrirvi qualcosa di pi\u00f9. Recentemente \u00e8 infatti arrivato al Museo Appenzeller di Bodio Lomnago un esemplare di pianoforte a rullo<\/strong>. Si tratta di un pezzo raro<\/strong>: in Italia se ne trovano solo cento esemplari. I pianoforti a rullo sono un esempio di strumento musicale automatico, il cui esponente pi\u00f9 celebre \u00e8 il carillon<\/strong>. Il funzionamento \u00e8 lo stesso: al suo interno \u00e8 presente un cilindro di legno su cui sono collocate sporgenze metalliche che, quando il rullo \u00e8 messo in rotazione, azionano i martelletti corrispondenti che vanno a percuotere le corde del pianoforte. I pianoforti a rullo come quello di Bodio erano nati per un uso \u201ccommerciale\u201d, ossia la riproduzione musicale nelle sale da ballo e nei locali: ogni rullo aveva in \u201cmemoria\u201d un certo numero di brani<\/strong> (dieci, in questo caso) e occorreva, una volta scelto il brano tramite una manovella numerata, inserire la moneta. Questa, cadendo nell’apposito contenitore, sbloccava il cilindro che, tramite una molla, iniziava a girare riproducendo il brano scelto. Terminato il brano, il cilindro si bloccava. Un funzionamento assai simile a quello dei ben pi\u00f9 celebri juke-box.<\/span><\/p>\n Questi strumenti musicali ebbero la massima fortuna a inizio Novecento, nel periodo delle esposizioni universali precedenti la prima guerra mondiale, e il loro declino coincise con l’avvento \u00a0del grammofono e dei dischi in vinile. Si tratta quindi di oggetti pregevoli anche dal punto di vista artistico: i mobili in legno che contengono il meccanismo e le corde sono spesso, come nel caso dello strumento di Bodio, decorati secondo le caratteristiche proprie dello stile liberty.<\/span><\/p>\n Il pianoforte a rullo del Museo Appenzeller \u00e8 stato donato a Liborio Rinaldi, fondatore e curatore della struttura, da alcuni amici che lo possedevano da tempo ma che non hanno saputo dare dettagli su come lo strumento sia arrivato in casa loro. L’unica certezza \u00e8 raccontata dal legno stesso che riveste lo strumento: su una delle tavole frontali \u00e8 incisa in eleganti caratteri la dicitura \u201cOTTINA E PELLANDI \u2013 NOVARA\u201d, che identifica questo strumento come proveniente dalla bottega dei fratelli Ottina Pellandi, tra i primi in Italia a produrre questo tipo di pianoforti. L’attivit\u00e0 dei fratelli Ottina Pellandi risale al primo decennio del Novecento, il periodo \u2013 come ho detto sopra \u2013 di massima diffusione del pianoforte a rullo: non \u00e8 irragionevole ritenere che lo strumento di Bodio abbia pi\u00f9 di un secolo di vita.<\/span><\/p>\n Il Museo Appenzeller di Bodio Lomnago \u00e8 un museo etnografico fondato da Liborio Rinaldi<\/strong>, che ne \u00e8 attualmente l’unico curatore. Esso raccoglie cinquantamila oggetti legati alla cultura materiale e al vivere quotidiano, esposti tematicamente in pi\u00f9 stanze. Durante la visita \u00e8 possibile osservare e interagire con i numerosi pezzi esposti, in modo da poter verificare in prima persona l’evoluzione degli stili di vita ed entrare in contatto con oggetti di un passato che per molti \u00e8 sconosciuto. <\/span><\/p>\n Il Museo Appenzeller occupa le ex scuderie del conte Puricelli ed \u00e8 visitabile gratuitamente previo appuntamento.<\/span><\/p>\n <\/p>\n Stefano Crosazzo<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Che siate appassionati di musica o di antiquariato, ora Varese ha da offrirvi qualcosa di pi\u00f9. Recentemente \u00e8 infatti arrivato al Museo Appenzeller di Bodio Lomnago un esemplare di pianoforte a rullo. Si tratta di un pezzo raro: in Italia se ne trovano solo cento esemplari. I pianoforti a rullo sono un esempio di strumento […]<\/p>\n","protected":false},"author":7,"featured_media":45397,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[417,91,327],"tags":[641,642,640],"yoast_head":"\n