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Milano – Fino al 16 settembre sar\u00e0 possibile visitare l\u2019antologica di Pino Pinelli. Pittura oltre il limite, (Catania, 1938), prima mostra di un maestro della Pittura Analitica.\nIl percorso, che raccoglie oltre 40 opere realizzate in cinquant’anni di lavoro, si snoda in nove ambienti: otto a Palazzo e uno alle Gallerie d’Italia di piazza della Scala dove troneggia “I cinque movimenti”, un’installazione inedita dell’artista. Il racconto di Pinelli appartiene a un genere di pittura che si esprime attraverso la monocromia, il superamento della forma-quadro, il valore sensibile del colore e della disseminazione. Una corrente artistica che prende avvio negli anni ’60 dello scorso secolo quando in Italia si assiste alla nascita di una vera e propria rivoluzione stilistica. Il quadro, inteso come insieme di tela e cornice, viene avvertito dagli artisti come un limite.
\nQuesta stagione porta Pinelli a creare, intorno agli anni ’70, un lavoro che destruttura l’opera attraverso la divisione di un perimetro in elementi che definiscono il vuoto della parete. L’attenzione dunque si concentra sull’intera superficie e i diversi elementi della pittura disegnano e modificano lo spazio. La variabilit\u00e0 delle forme segna la molteplicit\u00e0 delle soluzioni all’interno dell’opera e il muro diventa un tutt’uno con essa.
\nCiascuna sala di Palazzo Reale ha la sua peculiarit\u00e0 dove poter cogliere, dai colori e dalle forme, il dialogo che Pinelli affronta con alcuni paradigmi della modernit\u00e0, del ‘900. Un esempio \u00e8 quella dedicata al “rosso, giallo e blu” che rimanda a Mondrian.
\nPino Pinelli, unico della famiglia a lasciare la Sicilia negli anni 60, si trasferisce a Milano per fare l’artista. Tante le difficolt\u00e0 vissute nella citt\u00e0 meneghina, ma ne valsero la pena anche perch\u00e8 “qui viveva il grande maestro Fontana” che il giovane artista siciliano ammirava in modo particolare. Fatiche e lunghe attese soprattutto per uno che veniva da” fuori” come, racconta, – i sette lunghi anni per la tanto desiderata visita in studio di Guido Ballo, critico e storico dell’arte a cui mostrare i propri lavori.
\nLa mostra, a cura di Francesco Tedeschi, \u00e8 visitabile sino al 16 settembre nei seguenti orari: luned\u00ec 14.30-19.30; marted\u00ec, mercoled\u00ec, venerd\u00ec e domenica 9.30-19.30; gioved\u00ec e sabato 9.30-22,30. Ingresso gratuito. All\u2019interno del percorso, sar\u00e0 proiettato un video documentario \u201cLa Luce di Pino Pinelli. La vita e le opere di un maestro italiano\u201d (2016), di Mimmo Calopresti sull\u2019arte del maestro siciliano.<\/p>\n
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La rassegna si inserisce nel percorso con il quale Palazzo Reale, per il terzo anno consecutivo, esplora nella programmazione estiva l\u2019arte contemporanea. La proposta di questa edizione si rafforza con la collaborazione del Museo del Novecento presentando quattro artisti: con Pino Pinelli, Agostino Bonalumi e Alik Cavaliere a Palazzo Reale, Agostino Ferrari al Museo del Novecento.<\/p>\n