{"id":46408,"date":"2018-08-17T11:39:47","date_gmt":"2018-08-17T09:39:47","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=46408"},"modified":"2018-08-09T10:16:22","modified_gmt":"2018-08-09T08:16:22","slug":"turisti-a-casa-propria","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/turisti-a-casa-propria\/","title":{"rendered":"Turisti a casa propria"},"content":{"rendered":"
\u00a0\u00a0 Busto Arsizio –<\/strong> L’edificio che ospita la prestigiosa pinacoteca civica di origini settecentesche, fu tra XVII secolo e il XVIII dimora dei conti Marliani, proprietari del feudo e successivamente residenza Cicogna, tra 1799 e 1822. Era il 1960 quando il “Museo civico storico artistico” di Busto Arsizio venne istituito con apposita deliberazione del Comune. Gi\u00e0 dall’anno precedente era attivo un comitato con il compito di dare forma all’idea di un Museo che custodisse in s\u00e9 tutte le testimonianze storiche, ma soprattutto artistiche, entrate a far parte del patrimonio municipale. Per diversi anni, per\u00f2, l’idea rimase sulla carta in mancanza di una sede adeguata che ospitasse i reperti e le opere d’arte. Nel decennio seguente gli amministratori lavorarono per dare alla collezione una sede definitiva: venne individuato Palazzo Marliani Cicogna, di propriet\u00e0 Comunale. Negli anni a seguire fu anche sede degli uffici comunali e distrettuali. Solo intorno alla met\u00e0 degli anni ’80 del secolo scorso, grazie ad un intervento di restauro una parte dello storico palazzo venne adibita a Museo. Il 3 maggio 1990, vennero presentate e aperte al pubblico le prime otto sale del palazzo in cui trovarono collocazione una cinquantina di opere tra dipinti, disegni, documenti e sculture. A partire da questo momento, il patrimonio civico venne suddiviso in due settori: da una parte la collezione museale, dall’altra le opere destinate a rimanere negli uffici e nelle sale di rappresentanza del Municipio. Al nucleo iniziale grazie alle donazioni e agli acquisti dell’Amministrazione si aggiunsero altre opere. Tra i preziosi lasciti si ricordano quelli di Gaetano Crespi Legorino (1991) e la donazione Don Marco Rossi (1994). Inoltre si pu\u00f2 ammirare un prezioso nucleo di sculture e dipinti, dal Cinquecento al Novecento, di scuola lombarda eseguite da Giuseppe Nuvolone, Biagio Civiche Raccolte d’Arte – Palazzo Cicogna,<\/strong><\/p>\n piazza Vittorio Emanuele II. Info: T. 0331 635505 La Redazione<\/p>\n
\nBellotti, Giuseppe Bossi. Ed ancora, Francesco Hayez, Ernesto Treccani, Innocente Salvini, Arturo Tosi e, tra i pi\u00f9 recenti, Dino Baranzelli, Giuseppe Rebesco e Aldo Alberti.
\nDal 1996, inoltre, l’istituzione dei Premi di pittura della Citt\u00e0 di Busto Arsizio permise occasioni di confronto sulle tendenze pi\u00f9 attuali che port\u00f2 a creare una nuova sezione dedicata all’arte contemporanea. Nel 2002 nuovi interventi di restauro resero possibile il raddoppio degli spazi espositivi, l’apertura di depositi attrezzati per le opere, spazi di servizio per archivi e biblioteca nonch\u00e9 un’area per le mostre temporanee. Dalle rassegne dedicate agli artisti
\nlocali della prima met\u00e0 del Novecento, a quelle di valore storico, che hanno mostrato immagini, ricerche e documenti inerenti il territorio, sino a quelle di valore didattico e ai laboratori a tema, proposti alle scuole e alle famiglie, per far vivere la collezione attraverso un approccio ludico e istruttivo. “Palazzo Cicogna – afferma Manuela Maffioli assessore alla Cultura – \u00e8 la sede delle nostre Civiche Raccolte. Uno spazio nel quale si pu\u00f2 ammirare la collezione e dove vengono esposti i lavori lasciati, dopo mostre o Premi, in donazione permanente all’Amministrazione comunale. E’ uno dei due musei di Busto (l’altro \u00e8 quello del Tessile ndr) ed \u00e8 una delle Domus della Cultura”.
\nIntanto, nella piazza antistante Palazzo Cicogna, si stanno concludendo i lavori di riqualificazione. In autunno inoltrato si riaprir\u00e0 alla citt\u00e0 con un nuovo scenario: dalla pavimentazione, alle aiuole fino alla fontana con suggestivi giochi d’acqua.<\/p>\n
\nOrari al pubblico: marted\u00ec, mercoled\u00ec e gioved\u00ec 14.30 – 18; venerd\u00ec 9.30-13 \/14.30-18; sabato 14.30 – 18.30 e domenica 15-18.30<\/p>\n